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Scuole di frontiera: senza insegnanti nel regno della camorra

Angela Cortese, consigliere regionale PD Campania, denuncia la situazione di una scuola del napoletano: in tempi di crisi, qui i docenti rifiutano l’immissione in ruolo. “Sarebbe il caso che la Gelmini raccogliesse il grido di allarme che viene dalla scuola media Viviani di Caivano, dove ben diciassette cattedre sono rimaste vuote poiché i docenti sono spaventati dal dominio della camorra”. L’auspicio è di Angela Cortese, consigliere regionale del Pd e membro delle commissioni Cultura e Anticamorra.

“La preside Carfora chiami in soccorso il ministro, massima autorità in materia scolastica nel nostro Paese. Può darsi che, visitando finalmente una vera scuola di frontiera, la Gelmini si renda conto di cosa significhino e di quanto siano necessarie cose come tempo pieno e organico funzionale”, osserva la consigliera del Pd.

“In tempi così duri per i lavoratori della scuola – fa notare la Cortese -, ci sono insegnanti che rifiutano un’immissione in ruolo. Un assurdo che da solo già dice tutto sul contesto ambientale che sta intorno a quell’istituto. Le aule deserte della Viviani sono la sconfitta più lacerante per il sistema dell’educazione, che in zone ad alta densità camorristica sarebbe chiamato a svolgere un ruolo decisivo e dovrebbe, perciò, farsi trovare particolarmente pronto e forte. Invece, la desolante assenza dello Stato lascia campo libero al proliferare della malerba criminale”.

“La drammatica situazione del Parco Verde di Caivano è peraltro nota da tempo, come altre nella nostra regione – conclude Cortese, già assessore alla Scuola della Provincia di Napoli- In realtà come quella in cui opera la Viviani, con 13 piazze di spaccio, una presenza asfissiante della camorra e un welfare criminale che sostituisce in tutto e per tutto quello statale, l’insegnante è solo e per 1.200 euro rischia ogni giorno la vita. Un Paese veramente civile non può permettere che questo accada”.

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