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Napolitano: "A Barletta sciagura inaccettabile Ora accertare con rigore le responsabilità", da repubblica.it

Il capo dello Stato esprime solidarietà alle famiglie delle vittime del crollo e torna sulla piaga degli incidenti sul lavoro. Sollecita ancora una volta “a tenere sempre alta la guardia”. Schifani: “Fare chiarezza”. Vendola: “Non si devono accettare queste morti”. La Regione Puglia stanzia 200 mila euro. “L’inaccettabile ripetersi di terribili sciagure, laddove si vive e si lavora, impone l’accertamento rigoroso delle cause e delle responsabilità, e soprattutto l’impegno di tutti, poteri pubblici e soggetti privati, a tenere sempre alta la guardia sulle condizioni di sicurezza delle abitazioni e dei luoghi di lavoro con una costante azione di prevenzione e vigilanza”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna sul tema degli incidenti sul lavoro e lo fa con toni ancora una volta molto duri in un messaggio al sindaco di Barletta, dove ieri quattro operaie e la figlia dei titolari di un maglificio sono morte nel crollo di una palazzina 1.

Profondamente colpito dal tragico bilancio della sciagura, Napolitano ha espresso al sindaco Nicola Maffei, “sentimenti di commossa e affettuosa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime” e rivolto ai feriti “gli auguri di una pronta guarigione, manifestando all’intera comunità di Barletta, già duramente colpita negli anni da analoghi gravi eventi, la solidarietà di tutto il Paese”.

La tragedia ha suscitato grande emozione. “In questo momento di sgomento e dolore desidero innanzitutto far giungere ai familiari delle vittime il mio accorato cordoglio, unitamente a quello dei colleghi senatori, e un sentito augurio di pronta guarigione a coloro che sono stati coinvolti
in questa sciagura”, ha affermato il presidente del Senato, Renato Schifani. “Desidero nel contempo sottolineare la necessità – ha aggiunto – che sia fatta luce sulle cause del crollo, non solo perché simili eventi non abbiano più a ripetersi, ma anche affinché vengano accertate le cause di un così grave evento e individuare le eventuali responsabilità. Questa tragedia, che riguarda sia la garanzia di sicurezza delle civili abitazioni che il rispetto delle regole sulle condizioni dei luoghi di lavoro, deve essere un severo monito per tutti affinché resti alta l’attenzione su rilevanti ed essenziali aspetti del vivere civile”.

Il governatore della Puglia Nichi Vendola ha convocato una seduta straordinaria della giunta regionale che ha deciso di stanziare in favore del comune di Barletta 200mila euro. Un “contributo concreto” per le famiglie delle vittime, per far fronte alle prime necessità. In particolare, la somma sarà destinata a sostenere i familiari delle vittime, delle famiglie rimaste senza abitazione, sia per il crollo sia per l’evacuazione degli edifici confinanti. “Non aggiungere dolore a dolore, disagio a disagio – ha detto dopo una riunione con il sindaco di Barletta e l’assessore regionale alle opere pubbliche, Fabiano Amati, coordinatore regionale della Protezione civile. Poi, dopo un sopralluogo sul luogo della sciagura, ha aggiunto: “Fare memoria delle tragedie perché cose come queste, e come tutte quelle di questo tipo, avrebbero potuto essere evitate. Non è possibile accettare morti annunciate come quelle di ieri”. “Stiamo diventando bravi nella gestione delle emergenze – ha concluso Vendola – ma dobbiamo lavorare per prevenirle, per combattere il partito del cemento e investire sulla riqualificazione delle periferie”.

“Il crollo della palazzina a Barletta è una tragedia che lascia sgomenti. Esprimo il cordoglio mio del partito alle famiglie delle vittime”, afferma il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani. “L’assenza di sicurezza – ha proseguito – il lavoro in nero per pochi euro 2, i controlli che fanno acqua: troppe volte abbiamo dovuto assistere a tragedie come questa. Spetta naturalmente alla magistratura fare luce sulle responsabilità. Ma bisogna che il nostro Paese ritrovi il senso delle priorità. La dignità del lavoro e la sicurezza sul lavoro sono elementi ineliminabili di un Paese civile”.

Per il capogruppo dell’Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, “sul crollo di Barletta è necessario stabilire subito la verità e accertare le responsabilità, come chiede anche il presidente Napolitano, per poi agire di conseguenza in modo da evitare che possano ripetersi tragedie simili”. “Al dolore per le cinque giovani donne – si legge in una nota dell’esponente Idv – che hanno perso la vita e al cordoglio per le famiglie si aggiunge la rabbia per una tragedia prevedibile, annunciata, che ripropone ancora una volta la centralità del problema della sicurezza nell’edilizia abitativa e sul lavoro”. “Sono tante le domande che esigono una risposta – ha concluso Belisario – ma, in attesa che la magistratura faccia chiarezza sull’accaduto, è necessario che la politica si attivi subito, sia a livello locale che nazionale, perché troppi sono in Italia gli edifici a rischio crollo che bisogna mettere in sicurezza al più presto”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: “Bisogna individuare le cause del crollo di questa palazzina e perseguire i responsabili della tragedia di Barletta. Si può parlare di veri e propri omicidi annunciati. Qui ci sono delle precise responsabilità delle istituzioni preposte ai controlli che vanno subito accertate. Ha ragione il presidente della Repubblica Napolitano quando parla di sciagura inaccettabile. Insieme alle cause del crollo non sono chiare le condizioni nelle quali si svolgeva il lavoro in questo maglificio. Per questo la magistratura deve fare piena luce”.

Il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere ha sottolineato che la sciagura è “un’ulteriore tragica dimostrazione di come non basta scrivere le regole sulla carta, queste vanno applicate con celerità ed efficacia”. “Tutelare la sicurezza dei cittadini e il lavoro – ha aggiunto il sindacalista – è un dovere degli organismi preposti alla vigilanza e alla prevenzione. Tocca alla magistratura ricostruire le cause e le responsabilità ma non è più accettabile che la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro siano considerate alla stregua di un qualunque adempimento burocratico”.

Amaro il commento del capo della Protezione Civile Franco Gabrielli che rimarca come “oggi come al solito piangiamo altre vittime” ma fino a ieri “nessuno sapeva, nessuno vedeva”. “Quante altre situazioni di questo tipo ci sono in Italia? – ha continuato Gabrielli – Edifici pericolanti, frane imminenti, territori sconquassati”. Per evitare nuovi disastri, però, “c’è una sola alternativa, che si chiama responsabilità. Di tutti. Un procedimento inverso alla ricerca di una responsabilità generalizzata perché in un sistema complesso come il nostro la responsabilità comincia dai proprietari, da chi è tenuto al controllo del territorio”. Poi Gabrielli ha concluso: “Adesso accederemo al sistema penale, che è ormai l’unica agenzia di controllo che funziona in questo Paese e aspetteremo le prossime vicende, le prossime vittime”.

da www.repubblica.it