attualità, politica italiana

Dopo “forza gnocca” ora c'è “forza condono”

Nonostante le smentite di facciata, l’ipotesi di un condono tombale cresce all’interno della maggioranza. Cicchitto afferma che le polemiche non lo intimidiscono ma non sa bene quale sia l’effetto del condono. Letta: “E’ risibile pensare che sia lo strumento per abbattere il debito”. Fassina: “Si umiliano lavoratori e imprenditori che, nonostante la crisi, continuano a fare faticosamente il loro dovere”. Ora non si capisce se è una questione di implosione personale di Berlusconi o di esplosione della sua maggioranza. Ogni giorno, incuranti delle sorti e delle difficoltà in cui versa il Paese, il premier e i suoi compagni di merenda continuano a giocare a “buoni e cattivi” sorretti dalla solita stampa di famiglia che tira fuori dossier e accuse verso il traditore quotidiano. La questione del nuovo condono tombale è l’ennesimo esempio lampante.

Nonostante le smentite di Palazzo Chigi (una in più, una in meno, non si riescono più a contare), i veti da parte della Lega e la contrarietà del ministro del Tesoro, il tema condono resta all’ordine del giorno. Il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto ha ribadito perentorio che “le polemiche non ci intimidiscono”. Un plurale maiestatis che non si sa bene a chi sia riferito: subito il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero si è smarcato definendo il condono “non praticabile”; dello stesso parere anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che ha definito il condono come una “resa dello Stato rispetto alla legalità”.

Ma dietro tutte le versioni di facciata occorre ricordare che è proprio il concetto di condono che fa parte di questo governo. È nella sua essenza, nel suo modo di agire e di pensare. Non potendo risolvere i problemi si aggirano e si rimandano a chi dovrà arrivare. Molto meglio parlare di condono e distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica che varare il decreto sviluppo (chissà che fine ha fatto??). Tanto la priorità numero uno rimane sempre la stessa: immunizzare Silvio Berlusconi da ogni possibile attacco. È da questa esigenza che si apre anche la nuova settimana politica che bloccherà il Parlamento sul ddl intercettazioni e sulla prescrizione breve!

“Non cerchino dalle parti del Pdl di inventare ragioni nobili per introdurre la più ignobile delle norme fiscali, cioè il condono”. Questo è stato il primo commento di Enrico Letta, vicesegretario del PD. “E’ risibile – ha continuato – pensare che sia lo strumento per abbattere il debito. Basti pensare che l’ultimo condono fatto dal governo per i capitali portati all’estero le casse dello Stato hanno incassato una cifra dell’ordine di un quattrocentesimo del debito da ridurre. Il debito deve essere ridotto con interventi coerenti e ambiziosi e di ben altra entità. E un governo come questo, privo ormai di qualunque credibilità e forza politica, non può farcela. La verità è che il condono al quale il Pdl oggi apre, smentendo l’impegno solenne di ieri di Palazzo Chigi, è una scelta che distrugge la credibilità dello stato nella lotta all’evasione fiscale e riconferma l’ambiguità del governo su questo tema cruciale”.

Per Stefano Fassina, responsabile economico del Partito Democratico gli “elevati standard di legalità e di civismo non sono mai stati carattere distintivo del centrodestra di Berlusconi, Bossi e della loro cricca. Tuttavia, l’insistenza dell’on. Cicchitto a favore dell’ennesimo condono è un pessimo messaggio per la credibilità e l’affidabilità politica dell’Italia ma soprattutto umilia lavoratori e imprenditori che, nonostante la crisi, continuano a fare faticosamente il loro dovere. Dobbiamo combattere l’evasione, recuperare gettito e abbassare le aliquote effettive. Soltanto così l’Italia può uscire dal tunnel mentre questo Governo porta ogni giorno più indietro il Paese”.

“I condoni – ha continuato Fassina – danno un po’ di gettito subito ma ne fanno perdere enormemente di più negli anni successivi, a causa della caduta della compliance determinata dall’attesa di ulteriori condoni. Insomma, un condono per ridurre il debito pubblico ne comporterebbe l’aumento. Berlusconi e Bossi hanno bisogno di un’altra lettera di Trichet o Draghi per fermarsi oppure qualcuno nella maggioranza ha ancora un minimo di senso di responsabilità per evitare altri danni al Paese? In Parlamento faremo di tutto quanto in nostro potere per evitare l’ennesimo colpo di Berlusconi, Bossi e la loro cricca contro la legalità e contro i lavoratori e le imprese che faticosamente fanno il loro dovere”.

Per Alberto Losacco, parlamentare PD “Cicchitto continua a difendere un provvedimento immorale e dannoso quale il condono. Il sottosegretario Casero assicura che mai si imboccherà una simile strada. Le loro posizioni dimostrano chiaramente l’esistenza di uno scontro durissimo all’interno della maggioranza, posizioni inconciliabili che paralizzano l’azione del governo e che pagano gli italiani. Mentre va in scena questa battaglia di potere, che ha il suo epicentro nel ministro Tremonti, il Dl sviluppo slitta ancora. E’ la dimostrazione del fatto che il governo procede in ordine sparso non sapendo come reperire le risorse necessarie. L’unica cosa che sembra essere chiara è la continua riproposizione del condono con cui si strizza l’occhio a quelle condotte illegali che sembrano stare tanto a cuore a questa maggioranza come nel caso delle quote latte. La verità è che il dl sviluppo è divenuto un fantasma sfuggente, inconsistente quanto il governo che sta cercando di evocarlo”.

A.Dra

www.partitodemocratico.it