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Governo battuto alla Camera con Berlusconi presente

Governo è stato battuto ed è andato sotto su articolo 1 del rendiconto generale del bilancio dello Stato. Presenti alla Camera Berlusconi e tutto il governo. Napolitano chiede chiarimenti. Bersani: “Dopo la decisione della Giunta per il Regolamento e il messaggio del Presidente della Repubblica, l’unico chiarimento possibile sono le dimissioni del Governo” Franceschini: “Prenda atto che la sua maggioranza non c’é più”. E’ la 91esima volta che il governo viene battuto dall’inizio della legislatura

A seguito della bocciatura del governo sull’articolo 1 del rendiconto generale dello Stato è intervenuto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano con una nota ufficiale del Quirinale: “Il voto di ieri ha riflessi istituzionali, serve una risposta credibile di premier e Parlamento”

Intanto la giunta per il regolamento riunita per valutare come procedere dopo il voto parlamentare, ha ritenuto che “il rendiconto generale dello Stato non può andare avanti nell’iter parlamentare perché la bocciatura dell’articolo 1 preclude i restanti articoli. Quindi l’iter del rendiconto può essere considerato concluso”.

Immediato il commento del segretario del PD, Pier Luigi Bersani: “Dopo la decisione della Giunta per il Regolamento e il messaggio del Presidente della Repubblica, l’unico chiarimento possibile sono le dimissioni del Governo”.

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Governo è stato battuto ed è andato sotto sull’articolo 1 del rendiconto generale del bilancio dello Stato. Presenti alla Camera Berlusconi e tutto il governo.

Le opposizioni hanno chiesto al Governo in coro di prenderne atto.

“Mi aspetto che Berlusconi si convinca ad andare al Quirinale”. Così Pier Luigi Bersani ha commentato la bocciatura del governo alla Camera. “Un governo bocciato sul consuntivo non può fare l’assestamento e un governo che non può fare l’assestamento è un governo che non c’è più”, ha detto il segretario del PD ai cronisti.

Quanto accaduto oggi aggiunge alle “ragioni politiche della crisi anche ragioni strutturali. Berlusconi si convinca ad andare al Quirinale”, sottolinea il segretario del Pd.

“Noi oggi siamo stati molto abili – ha osservato Bersani- se guardate all’evoluzione delle votazioni. E comunque noi siamo stati bravi, ma loro hanno problemi. Berlusconi è arrivato in aula” non avendo compreso la situazione, “ha sottovalutato i problemi perché ormai ha perso il polso dei suoi”.

Il capogruppo PD Dario Franceschini ad un Berlusconi terreo: “prenda atto che la sua maggioranza non c’é più. Le dimissioni adesso sono un fatto dovuto”.

“E’ la 91esima volta che il governo è stato battuto dall’inizio della legislatura e la presenza in Aula del presidente del Consiglio, che ha cercato di andare in soccorso alla sua maggioranza, rende questa sconfitta di un altissimo significato politico”. Lo ha dichiara il responsabile d’Aula della Camera per il gruppo del PD, Erminio Quartiani.

“Ma anche nel merito non si può sottovalutare che con la bocciatura dell’articolo 1 del Rendiconto generale dello Stato vengono meno tutti i conti dell’amministrazione pubblica e delle sue aziende. In piena crisi economica, la maggioranza non riesce a difendere la propria politica economica”.

Alla votazione, in Aula si è registrato un 290 pari. La maggioranza richiesta però era di 291 voti. La seduta sul rendiconto è stata sospesa e riprenderà domani mattina.

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Per Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del PD, “dopo quello che è avvenuto alla Camera, le dimissioni del governo Berlusconi sono un atto dovuto al Parlamento e al Paese. Con la bocciatura dell’articolo 1 del Rendiconto generale dello Stato vengono meno i presupposti stessi della contabilità pubblica. Si tratta di una bocciatura grave davanti alla quale Berlusconi può fuggire dall’aula della Camera, ma non dai suoi doveri di Premier di fronte alle istituzioni e ai cittadini”.

“Il fatto che non abbia votato il ministro Tremonti – ha proseguito Anna Finocchiaro – insieme con altri rappresentanti di importanti dicasteri e anche il ‘responsabile’ Scilipoti, la dice lunga sulla coesione e sull’armonia che regna nella maggioranza e sulla tenuta del governo. Questo Esecutivo è finito. Oggi non lo diciamo solo noi, ma lo dicono anche i numeri in Parlamento. Mi auguro che Berlusconi abbia quel rigurgito di responsabilità che finora non ha dimostrato di avere”.

da www.partitodemocratico