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Tagli ad auto e scorte, scontro pm-ministro Allarme anticamorra: "Stop caccia a Zagaria", di Dario Del Porto

Oggi pomeriggio alle diciotto si interromperà la caccia al siuperlatitante del clan dei Casalesi, pm anticlan senza auto nè scorta. Nitto Palma alla Procura: “Il problema straordinari non esiste solo qui” . La caccia al superlatitante del clan dei Casalesi Michele Zagaria si interrompe ogni pomeriggio alle 18. Da quel momento i pm dell’anticamorra restano a piedi. Senza autisti, né macchine blindate e senza scorta. Gli uffici invece chiudono tre ore prima, alle 15, quando il personale amministrativo termina l’orario e si allontana. “Si sono esauriti i fondi per pagare lo straordinario e adesso è tutto bloccato”, spiega il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho, che coordina il pool impegnato nelle indagini sulle cosche della provincia di Caserta.

I tagli alle risorse stanno mettendo in ginocchio la Procura. Ma da Ravello, dove ha preso parte a un convegno, il ministro della Giustizia Nitto Palma bacchetta le toghe napoletane per il caso Tarantini-Berlusconi su cui ha chiesto accertamenti agli ispettori (“a due giorni di distanza il processo si è sdoppiato, mi sembra una situazione paradossale”) e minimizza l’allarme sui tagli: “Il problema degli straordinari non esiste solo per Napoli ma anche per altre regioni d’Italia e altri uffici importanti, penso a Reggio Calabria. Non mi pare che altrove vi sia stata un’analoga protesta. Spero di poter risolvere rapidamente il problema – argomenta il Guardasigilli – ma all’epoca mia le uniche manifestazioni di questo genere avvenivano in presenza di fatti molto gravi. Come il mese di protesta che venne fatto alla Procura di Roma dopo l’assassinio di Mario Amato”.

Al ministro replica indirettamente il procuratore aggiunto Cafiero de Raho. “Per rendersi

conto della condizione di pericolo di molti magistrati napoletani non è necessario aspettare l’attuazione di eventi tragici come quello citato dal ministro. La situazione è molto grave – avverte – ai magistrati della Dda di Napoli accade ogni giorno di subire minacce o assistere a manifestazioni di forte astio se non addirittura a propositi di vendetta. Ecco perché auto blindate e tutela servono sempre. Per pagare gli straordinari agli autisti basterebbero 20 mila euro. Invece si obbligano magistrati esposti a muoversi senza protezione dopo le sei del pomeriggio e dunque a fare rientro anticipatamente a casa. Così non solo la ricerca di un latitante del calibro di Zagaria ma l’intera azione di contrasto alla criminalità viene fortemente penalizzata”.

Nella stessa situazione si trovano gli altri due pool in cui è suddivisa l’anticamorra, quello che indaga sui clan napoletani, coordinato dal procuratore aggiunto Alessandro Pennasilico, e quello competente per la fascia costiera diretto dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo. Lo stop allo straordinario del personale amministrativo riguarda invece tutta Procura. Per garantire l’apertura dell’ufficio intercettazioni anche la mattina del sabato si è reso necessario il distacco di personale da un’altra sezione. “Purtroppo sembra che nessuno sia interessato al problema – dice Cafiero de Raho – registro una pericolosa sottovalutazione di quanto sta accadendo. Anche il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica si è limitato a rinviare la questione al ministro. Ritengo che sia obbligo di tutte le istutizioni intervenire, cooperando fra loro, per scongiurare eventi pericolosi”.

La repubblica 16.10.11