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Indignati, Finocchiaro: "Non servono nuove leggi ma un altro Governo"

“Non servono nuove leggi, occorre applicare quelle che ci sono gia’ “. Lo dice Anna Finocchiaro a Maroni e a Di Pietro in una intervista all’Unità a proposito delle violenze di sabato scorso a Roma e in riferimento agli annunci fatti dal Ministro degli Interni. “La violenza di sabato è una violenza ingiustificabile. Detto questo, però, vorrei suggerire a Di Pietro di stare molto attento a quello che afferma. Intanto la legge Reale è in parte ancora nel nostro ordinamento, dal momento che è vietato usare i caschi durante le manifestazioni. Poi, aggiungo che può essere fuorviante spostare l’attenzione su questo punto perché le vere questioni sono altre.

Il primo obbligo che gravava sul governo era quello della prevenzione e mi chiedo se c’è stata. In queste ore magistratura e forze dell’ordine stanno effettuando perquisizioni, perché non lo hanno fatto prima? Sentiremo domani (oggi, ndr) cosa ci dirà Maroni. La seconda questione è il modo in cui le forze di polizia sono chiamate a fronteggiare situazioni come questa: negli ultimi tre anni è stato tagliato di un terzo il loro bilancio. Dagli arretrati agli straordinari, alla formazione e alla dotazione di mezzi e strumenti, le forze di polizia stanno vivendo uno dei momenti più drammatici della storia repubblicana. Il feeling di Di Pietro con Maroni sull’inasprimento delle norme rischia di spostare l’attenzione dai problemi fondamentali”.

“Roma è l’unico posto del mondo dove ha avuto la meglio la violenza. Quello che è paradossale e inaccettabile – continua la senatrice del PD – è che tutta la discussione si stia spostando su un tema che è certamente importante ma che sta oscurando del tutto le questioni che la piazza pacifica ha posto e che lo stesso Draghi ha riconosciuto. Nessuno si chiede quali conseguenze dobbiamo trarre, non dai disordini dei criminali, perché di criminali si tratta, ma dal fatto che centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze erano in piazza perché vogliono una politica diversa, lavoro, il minimo della cittadinanza…”. “Questa situazione è la conclamazione del fallimento dell’attuale governo. E’ un’altra delle ragioni per cui ogni giorno che questo governo resta in carica è un giorno perduto per il Paese.

Quanto sia profondo il disagio nella società è talmente chiaro che solo chi non vuole accorgersene può sottovalutare il livello di sofferenza. Questo è un popolo che, a parte quei criminali che abbiamo visto in azione, manifesta pacificamente, ma non accorgersi di quello che sta accadendo è molto pericoloso”. E in riferimento alle parole di Giuliano Amato che ieri ha parlato di democrazia italiana malata di fascismo la Finocchiaro conclude, “Amato ha ragione. I germi di una deriva di destra, che usa le parole dell’anti-istituzionalismo e dell’antipolitica sono gia’ in circolo da tempo. Per questo dobbiamo voltare pagina e farlo velocemente. Lo dobbiamo ai ragazzi e alle ragazze italiane che chiedono futuro”.

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