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"Il diritto di cittadinanza è segno di un Paese civile"

Avviata sabato 22 e domenica 23 ottobre, la raccolta firme a sostegno delle due proposte di legge del PD di iniziativa popolare, per riformare la norma sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto amministrativo agli stranieri residenti in Italia.Questo fine settimana, sabato 22 e domenica 23 ottobre, il Forum immigrazione del PD sarà in diverse piazze italiane per raccogliere le firme a sostegno delle due proposte di legge di iniziativa popolare per riformare la norma sulla cittadinanza e introdurre il diritto di voto amministrativo agli stranieri residenti in Italia.

“E’ un segno di giustizia riconoscere a chi vive regolarmente nel nostro Paese questi diritti, che sono alla base di un Stato inclusivo e civile”, ha dichiarato Livia Turco, annunciando la mobilitazione del PD a sostegno della campagna “l’Italia sono anch’io”, campagna di iniziativa popolare che vuole portare in Parlamento la modifica della legge sulla cittadinanza e quella sulla partecipazione politica, passo decisivo per costruire un Paese effettivamente inclusivo, in cui giustizia, rispetto delle regole e riconoscimento dei diritti ritornino ad essere le parole d’ordine”.

“Chi nasce e cresce in Italia è italiano. Noi continueremo con le nostre iniziative finché il Parlamento italiano non voterà a favore di questa riforma che non solo è giusta- ha aggiunto Turco – ma è anche necessaria in un Paese in cui il 7% della popolazione è straniero e dove sono nati e cresciuti circa un milione di ragazzi che hanno genitori stranieri”.

Domenica 23 ottobre, dalle 10.00, Livia Turco, con Marco Pacciotti, coordinatore del Forum Immigrazione, Khalid Chaouki, responsabile Nuovi cittadini, Marco Miccoli, segretario del PD di Roma e alcuni rappresentanti di associazioni che operano nel settore, saranno nel cuore del quartiere multietnico di Roma, sull’isola pedonale del Pigneto per raccogliere le firme e continuare a sensibilizzare le persone su questi temi.

“L’Italia di oggi è cambiata con la presenza dei quasi cinque milioni di uomini e donne che hanno scelto di vivere qui. I loro figli che nascono e crescono nel nostro Paese vanno considerati italiani”, ha sostenuto Marco Pacciotti. “Riconoscere loro questo diritto è un segno di civiltà e la presa di coscienza dell’avvenuto cambiamento della composizione socio-demografica dell’Italia, come recentemente ricordato dal rapporto Istat. Questi nuovi italiani rappresentano una realtà e una risorsa. Garantire loro pari diritti e opportunità significa quindi investire sul nostro futuro e lavorare per costruire una società più aperta e coesa. Le proposte del PD vanno nella direzione opposta a quelle vessatorie dell’attuale governo che continua ad alimentare l’idea che gli immigrati presenti in Italia e i loro figli siano solo un problema”.

“Noi siamo per un’Italia giusta in cui le regole e i diritti vengono rispettati da tutti, dagli italiani come dagli immigrati. Nelle società civili e mature, che inevitabilmente si aprono al multiculturalismo – ha aggiunto Chaouki – chi accoglie deve farlo puntando sulla forza della certezza del diritto, sulla capacità di cittadini e classe dirigente di essere esempio di legalità e moralità e sulla capacità di condividere con i nuovi residenti quelli che sono i valori fondanti della comunità“.

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