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Pompei, Ghizzoni: Galan riferisca in parlamento su crollo

Ghizzoni: governo è in cortocircuito e mette a rischio finanziamenti europei
“Per Pompei Bondi o Galan pari son. È passato un anno ma nulla è cambiato e con l’arrivo delle prime piogge abbiamo un altro crollo che dimostra tutta la debolezza dell’intervento messo in campo dal Governo. Il crollo di oggi certamente il frutto di anni di incuria, ma soprattutto di scelte gestionali sbagliate, come il commissariamento fortemente voluto da Bondi e confermati dall’esecutivo. Galan riferisca immediatamente in parlamento”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta il nuovo crollo di Pompei, dove ha ceduto una parte del muro romano di cinta esterno situato in una parte a nord degli scavi, nella zona di Porta di Nola. “Alla luce degli allarmi di Villari, che solo poche settimane fa sollecitava interventi urgenti in vista delle imminenti piogge, il crollo assume un rilievo politico ancora maggiore: la mano destra del governo non sa cosa fa la sinistra e questo corto circuito rende meno credibile il nostro paese nelle sede istituzionali mettendo addirittura a repentaglio i finanziamenti europei. Alla Camera, Galan ci dovrà inoltre definitivamente dire se nel Dl sviluppo, che il governo stenta a varare, ci saranno o no i fondi annunciati per finanziare interventi per beni culturali e, segnatamente, per Pompei. E’ finito il tempo delle promesse, servono iniziative concrete”.

Roma, 22 ottobre 2011
UfficioStampa Pd – Camera

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“Pompei, crolla muro romano sequestrata area nord scavi”, da repubblica.it

I carabinieri di Pompei (Napoli) hanno sequestrato ieri sera una piccola area a nord degli scavi archeologici dove si è verificato il crollo di un muro romano realizzato con la tecnica “Opus incertum”. Il cedimento è avvenuto nei pressi di Porta di Nola vicino la cinta muraria della città antica. A crollare è stata la parte superiore di un paramento murario romano realizzato, appunto, in “opus incertum”, in una zona aperta al pubblico. A terra ci sono circa tre metri cubi di macerie. Il cedimento si è verificato a quasi un anno di distanza dal crollo della Schola Armaturarum e non ha provocato danni a persone nè ad altre strutture. In questo momento è in corso un sopralluogo del direttore degli Scavi, Antonio Varrone.

“Sto andando a Pompei, tra poco sarò lì, per il momento posso solo dire che il crollo è avvenuto ieri e io ne sono stato informato soltanto questa mattina. Questo è molto grave. Così le cose non funzionano”. Il sottosegretario ai Beni Culturali, con delega su Pompei, Riccardo Villari, interpellato dall’Adnkronos sul crollo di un’opera muraria all’interno degli scavi, non nasconde la sua irritazione per il modo in cui è stata affrontata la vicenda.

da www.repubblica.it