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Opposizioni: "Saremo in Aula, ma non voteremo il Rendiconto dello Stato"

Vertice delle Opposizioni alla Camera per decidere strategia comune. Presenti i capigruppo di PD, Idv, Udc, Fli oltre ad una delegazione dei Radicali. Intanto, come dice Finocchiaro: “Balletto del pallottoliere e del toto-fiducia sulla pelle dei cittadini e delle imprese italiani”. I Gruppi delle Opposizioni non parteciperanno al voto sul Rendiconto generale dello Stato, che si terrà oggi pomeriggio alla Camera, ma saranno in Aula per garantire il numero legale.

“Il messaggio che arriva dalle Opposizioni è: ‘contatevi”. Così il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ha spiegato la decisione delle opposizioni, presa durante la riunione dei capigruppo di PD, Idv e Terzo polo, oltre ad una delegazione dei Radicali.

Vertice che si è tenuto alla Camera per decidere la strategia e una linea comune da tenere in Aula.

“Abbiamo deciso che staremo in Aula ma non parteciperemo al voto – ha spiegato Dario Franceschini capogruppo del PD – perché il Paese e chi ci guarda deve verificare in modo incontestabile se Berlusconi ha ancora la maggioranza per governare”.

In merito ai possibili scenari che si profilano dalla crisi di governo, le ipotesi e le dichiarazioni della maggioranza che si susseguono sono molteplici, spesso contraddittorie o addirittura fantasiose, a dimostrazione che il governo non sa davvero più che direzione seguire.

“Bossi auspica Alfano premier? Ha commentato Nico Stumpo, responsabile Organizzazione della Segreteria nazionale del PD. “Si magari con Calderoli vicepremier. Ecco, a questo punto l’unica cosa da dire è stop alle telefonate!”

Secondo Anna Finocchiaro, presidente del Gruppo del PD al Senato, “dopo le parole di Bossi, Berlusconi si deve dimettere. Nemmeno la Lega lo sostiene più, e non è più accettabile il balletto del pallottoliere e del toto-fiducia sulla pelle dei cittadini e delle imprese italiani”.

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