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Dl Semplificazioni: come lo abbiamo migliorato

I 16 punti dove il decreto è migliorato alla Camera grazie agli emendamenti del PD
PROGRAMMA TRIENNALE TAGLIA-COSTI P.A. Per far fronte ai costi gonfiati del settore pubblico abbiamo previsto un programma triennale di taglio dei costi della pubblica amministrazione (P.a) attraverso la riduzione degli «adempimenti ridondanti» o «eccessivi» rispetto alle «esigenze di tutela degli interessi pubblici». Il testo dell’emendamento prevede che entro 90 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento la presidenza del Consiglio dei ministri emani un decreto con il «Programma 2012-2015 per la riduzione degli oneri amministrativi gravanti sulle amministrazioni pubbliche nelle materie di competenza statale».

Programma che viene poi verificato dal parlamento visto che «entro il 31 gennaio di ogni anno il ministro della Pubblica amministrazione rende comunicazioni alle Camere sullo sviluppo e sui risultati delle politiche di semplificazione nell’anno precedente».

MARCA DA BOLLO TELEMATICA. Prevista la marca da bollo per via telematica. «Al fine di consentire ai cittadini e imprese di assolvere per via telematica a tutti gli obblighi connessi all’invio di un’istanza a una pubblica amministrazione o a un qualsivoglia ente», si legge nell’emendamento, «sono stabilite le modalità per il calcolo e il pagamento dell’imposta di bollo per via telematica anche attraverso l’utilizzo di carte di credito, di debito o prepagate». Una misura che consente di evitare che, come accade in molti casi, la documentazione debba essere inviata non solo on line ma anche per via cartacea per adempiere al pagamento della marca da bollo.

PAGAMENTO MULTE ONLINE. Si prevede l’obbligo per le amministrazioni di pubblicare sul proprio sito i codici Iban sui quali il cittadino può fare il versamento per sanzioni per via telematica.. La norma scatta entro un mese e mezzo dall’entrata in vigore del dl semplificazioni.

OK A USO PERMESSI INVALIDI IN TUTTA ITALIA. I permessi di parcheggio per gli invalidi varranno anche fuori dal comune di residenza. L’emendamento stabilisce che con un decreto del ministro dei Trasporti, previo parere della conferenza unificata, sono disciplinate le modalità per il riconoscimento della validità su tutto il territorio nazionale del contrassegno invalidi.2

DURATA DELLE ESENZIONI DEI MALATI CRONICI. L’emendamento in materia di “durata” delle esenzioni dal pagamento delle prestazioni sanitarie per i malati cronici è di grande impatto per la vita di molti cittadini. Ad oggi, sono stabilite a livello nazionale le tipologie di patologie croniche o malattie rare cui è associata l’esenzione dal pagamento di tutte (o di parte) delle prestazioni sanitarie. Tuttavia non è fissata, per ciascuna esenzione, la relativa durata. Questo viene successivamente fatto in alcune Regioni, ma non in tutte, con la conseguenza per i cittadini di dover ripetere ogni anno gli adempimenti necessari per ottenere l’esenzione; anche in presenza di cronicità che non sono, purtroppo, suscettibili di miglioramento clinico o di risoluzione. Con la disposizione introdotta invece, la durata delle esenzioni verrà definita a livello nazionale.

ACQUSIZIONE D’UFFICIO DEL DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA. La novità consiste nel fatto, non poco rilevante per le imprese, che “nell’ambito dei lavori pubblici e privati dell’edilizia, le amministrazioni pubbliche acquisiscono d’ufficio il documento unico di regolarità contributiva”.

SANITÀ DIGITALE. Abbiamo approvato un emendamento che prevede, nei piani sanitari nazionale e regionali, l’utilizzo e l’implementazione delle risorse, delle soluzioni e delle tecnologie informatiche di rete, come nello specifico l’uso della cartella clinica elettronica e dei sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle strutture da parte dei cittadini che possono essere un eccellente contributo per migliorare la qualità dell’assistenza medica, ridurre i costi e favorire l’autonomia delle persone.

TELECOMUNICAZIONI. LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI ACCESSORI SULL’ULTIMO MIGLIO. In Italia, Telecom Italia detiene oltre il 97% delle linee fisiche di accesso ai clienti finali, dopo oltre 10 anni dall’avvio del processo di liberalizzazione. Ciò impone agli operatori alternativi di poter accedere a tale infrastruttura essenziale in modo condizionato ed a costi molto alti. Vi è, dunque, un vincolo per gli operatori concorrenti di acquistare tali servizi unitamente al servizio di affitto della risorsa fisica, nonostante Telecom Italia affidi poi normalmente la gestione di tali attività accessorie ad aziende esterne. L’accoglimento della nostra proposta favorisce l’avvio di un processo di liberalizzazione di tali servizi accessori a beneficio dei consumatori, che potrebbero avere vantaggi sia in termini economici che qualitativi, ma anche per le aziende fornitrici di tali servizi che potrebbero ricevere commesse non solo da Telecom Italia ma anche dagli operatori alternativi.

CERTIFICATO ANTIMAFIA. In base alle nuove regole introdotte dal gruppo Pd le amministrazioni, anziché aspettare la documentazione dell’impresa, dovranno sempre acquisire d’ufficio i certificati antimafia.

AUTOCERTIFICAZIONE IMMIGRATI. Dal 1 gennaio 2013 anche gli stranieri regolarmente residenti nel nostro Paese potranno usufruire a pieno titolo della possibilità di autocertificazione e questo inciderà molto positivamente sui tempi di rinnovo dei permessi di soggiorno.3

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO. La semplificazione dei controlli sulle imprese non si applicherà in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il rischio sarebbe stato quello di diminuire i controlli e la loro efficacia in un momento nel quale gli incidenti mortali si susseguono.

PREMIALITÀ PER LE PMI. Tra i criteri di selezione dei progetti di ricerca da finanziare sono previste misure premiali per quelli presentati da piccole e medie imprese.

BENI DI INTERESSE TURISTICO CONFISCATI ALLA MAFIA. Abbiamo corretto il decreto legge, nel rispetto del codice antimafia, prevedendo che anche questi beni siano affidati agli enti e alle associazioni a titolo gratuito e non oneroso come previsto dal decreto.

SCUOLA. Il Pd rivendica di aver sollevato come l’articolo 50 del decreto semplificazioni fosse totalmente insufficiente a dare risposte all’offerta formativa delle scuole. La proposta approvata, che il Pd giudica solo un primo timido inizio, introduce due elementi di novità: la prima riguarda la possibilità di mettere a disposizione del ministero dell’Istruzione una parte dei risparmi derivati dai tagli di organico della Gelmini e la seconda l’impegno del governo a ricontrattare con i concessionari dei giochi la destinazione di una parte delle risorse ricavate per la scuola in analogia a quanto già avviene per i beni culturali.

DIGITALIZZAZIONE E RIORGANIZZAZIONE. Le funzioni legate alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, “funzioni ICT”, nei comuni saranno obbligatoriamente ed esclusivamente esercitate in forma associata da parte dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti. Il limite demografico minimo che l’insieme dei comuni, che sono tenuti ad esercitare le funzioni ICT in forma associata, deve raggiungere è fissato in 30.000 abitanti.

AGENDA DIGITALE. Abbiamo approvato gli obiettivi che la cabina di regia per l’agenda digitale, istituita ne decreto, deve perseguire tra cui si ricordano, in particolare, la promozione del paradigma dei dati aperti (open data) quale modello di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, al fine di creare strumenti e servizi innovativi, il potenziamento delle applicazioni di amministrazione digitale (e-government) per il miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese, per favorire la partecipazione attiva degli stessi alla vita pubblica e per realizzare un’amministrazione aperta e trasparente nonché la promozione della diffusione e del controllo di architetture di cloud computing per le attività e i servizi delle pubbliche amministrazioni.

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