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Martinelli: “Il governo non può trascurare i diritti civili”, di Laura Mateucci

Il responsabile Pd: proponiamo un istituto giuridico per garantire diritti e doveri delle coppie omosessuali «Troppe leggi arenate in Parlamento. L`attacco o la non tutela dei diritti civili è il primo passo per l`offensiva ai diritti sociali, per rendere negoziabili alcune delle conquiste del Novecento, come sta accadendo oggi con la discussione sull`articolo 18. L`Italia rispetto al resto d`Europa continua a vivere una condizione di inciviltà: anche i diritti basilari, direi naturali, stentano a venire riconosciuti».
Strade percorribili per uscirne?
«Diritti degli omosessuali, ricerca sulle cellule staminali, fecondazione assistita e testamento biologico: credo che su questi temi il governo Monti prima dello scadere del mandato un segnale lo dovrebbe dare. Appena si chiuderà la partita sulla trattativa lavoro, chiederò un incontro al ministro Fornero, che ha la delega alle Pari opportunità». Parla Ettore Martinelli, responsabile Diritti civili per il Pd, a una settimana da due segnali importanti sul tema: il rapporto approvato dal Parlamento europeo, col quale è stato chiarito che i governi dei Paesi me «definizioni restrittive di famiglia» e negare diritti agli omosessuali e ai loro figli, e la sentenza della Cassazione per la quale una coppia di fatto, nell`impossibilità legislativa a contrarre matrimonio in Italia, ha diritto a vivere la propria condizione con pari diritti rispetto alle coppie etero.
Una sentenza che ha reso evidente una volta di più il vuoto legislativo italiano, a fronte di normative codificate nel resto d`Europa. A che punto sono i lavori del Parlamento?
«Ci sono disegni di legge già depositati, il cui obiettivo è equiparare diritti e doveri delle coppie omosessuali a quelli delle coppie etero. In questo senso, i registri delle unioni civili nati in molte città (l`ultimo è di Napoli, Milano ci sta lavorando, ndr) sono un passaggio di sensibilizzazione, e possono funzionare da spinta per la politica nazionale. Il problema è che questo come altri temi relativi ai diritti civili sono stati derubricati dall`attività politica, perché si ritiene che un governo tecnico nato in un momento d`emergenza si debba occupare solo d`altro. Ma i diritti non sono una questione marginale, non si può restare fermi, quando peraltro tutto il resto d`Europa è molto più avanti di noi. Sull`Italia già gravano sanzioni Ue per il trattamento dei profughi, potremmo dover pagare questo vuoto legislativo anche sotto il profilo economico».
L`altro giorno un`altra aggressione omofoba, in un locale fuori Varese.
«In questi casi rileva che il Parlamento abbia bocciato in sede giuridica l`aggravante della motivazione omofoba nelle aggressioni. Scontiamo anche questo tipo di arretratezza».
Qual è la posizione del Pd, il punto di sintesi che tenga conto anche della sua anima cattolica?
«La discussione non è sul matrimonio (come aveva chiarito Rosy Bindi l`altro giorno, ndr): il Pd lavora ad un programma che, con qualsiasi alleanza elettorale, preveda un istituto giuridico che equipari coppie omosessuali ed etero quanto a diritti e doveri, andando oltre i Dico, e trattando punti quali la reversibilità della pensione, la possibilità di richiedere alloggi popolari, il diritto all`assistenza in ospedale al compagno malato.
Quanto all`anima cattolica, un invito: guardiamo tutti di più alla Chiesa e meno alle gerarchie ecclesiastiche. Ricordando che alcuni leader Dc degli anni 70 erano molto più avanti di quanto sia oggi la politica».

L’Unità 21.03.12