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"Vertice sull’articolo 18. Pressing di Bersani Monti prova a chiudere" di Nini Andriolo

Un lungo incontro riservato con Bersani, prima del vertice annunciato per la tarda serata di ieri con Casini, Alfano, Passera, Catricalà e Fornero. Monti rientra dalla Cina e tenta di dipanare la matassa dell’articolo 18 con l’obiettivo di recarsi oggi al Quirinale e inviare la riforma al Senato già nelle prossime
ore. L’appuntamento con il segretario Pd, che aveva tenuto il punto sul reintegro per i licenziamenti economici illegittimi, si annunciava come il più delicato. Il testo messo a punto nei giorni
scorsi da Elsa Fornero introduce «limature» che «complicano, e non semplificano» lo stesso progetto originario. La nuova formulazione consentirebbe il reintegro nel caso in cui il giudice dovesse accertare i motivi discriminatori del licenziamento. Al lavoratore,
in sostanza, non spetterebbe più l’onere della prova. Ma verrebbero introdotti nel provvedimento criteri macchinosi per impedire «abusi». Meccanismi che, appunto, rischierebbero di annebbiare un principio che Bersani aveva ribadito più volte: «il lavoratore deve essere pienamente padrone dei propri diritti».
Fino al pomeriggio di ieri, di fronte alle reciproche aperture tra Pd e Pdl, il governo non sembrava intenzionato a tornare sui propri passi e a sposare pienamente la tesi del «reintegro». Dopo aver decretato la «chiusura della partita» sull’articolo 18, non
era facile per il governo cedere al pressing della maggioranza e delle organizzazioni sindacali per modificare il testo nella formulazione annunciata.
IL RISERBO DURA UN ATTIMO
«Il 23 marzo hanno voluto troncare la trattativa – spiega Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil – Il risultato è che per settimane non si è avuto alcun testo di legge… ». Ieri pomeriggio Monti ha voluto incontrare Bersani, riservatamente, a Palazzo Giustiniani. Dopo un incontro con il ministro Passera, il premier ha lasciato Palazzo Chigi dall’ingresso secondario, senza scorta e senza l’abituale Lancia Thesis. Il faccia a faccia con il segretario Pd, nell’ufficio di Monti al Senato, però, è divenuto di dominio pubblico immediatamente, anche per le misure di sicurezza rafforzate nella zona di Palazzo Madama. Bersani ha ribadito la necessità di applicare il modello tedesco, prevedendo nella riforma dell’articolo 18 il reintegro anche per motivi economici. Monti avrebbe affermato che il governo non opporrebbe ostacoli se la maggioranza dovesse trovasse un’intesa in Parlamento. Durante la giornata di ieri il premier aveva incontrato, altrettanto riservatamente, anche Elsa Fornero. Il testo della riforma «dal mio punto di vista è praticamente pronto», aveva dichiarato il ministro. «Sento in giro ottimismo eccessivo sulla possibilità di risolvere tutto oggi (ieri, ndr) – scriveva su Twitter il Pd Enrico Letta – Occhio ai boomerang, poi è più complicato».

L’Unità 04.04.12