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Stagisti, partite Iva e precari "La nuova legge non ci aiuterà", di Filippo Santelli

Parla a nome dei giovani chi questa riforma del lavoro l´ha pensata. Mario Monti ha assicurato che «ridurrà la disoccupazione e limiterà il precariato». Ma parla a nome dei giovani anche chi, per motivi diversi, la critica. Secondo Susanna Camusso «tradisce le nuove generazioni». Mentre per Emma Marcegaglia ostacolerà le aziende che vogliono assumere nuovi dipendenti. Manca la voce dei diretti interessati, i giovani. Ma fuori dai canali ufficiali, in rete, si scopre che le associazioni “di categoria” esistono. E che le perplessità sono tante.
«Erano tutti d´accordo: ridurre le tipologie contrattuali. Sono rimaste 46». Ilaria Lani, 34 anni, è responsabile Politiche Giovanili della Cgil. Da un anno dirige il gruppo “Precari non + disposti a tutto”, il cui sito è un luogo di dialogo tra giovani lavoratori. La riforma indica l´apprendistato come via prevalente di inserimento alla professione. «Positivo», commenta Lani, «che per le aziende cresca il costo dei tempi determinati. Il rischio però è una fuga verso contratti atipici, comunque più convenienti». Il ddl contiene una serie di norme a difesa dei precari, ma «efficaci solo su abusi già compiuti. Ci voleva una deterrenza più forte».

Le finte partite Iva
Le chiamano “finte partite Iva”, lavoratori dipendenti camuffati da autonomi. «Circa 900mila in Italia, molti under 35», spiega Paola Ricciardi, 30enne animatrice del sito “Iva sei partita”. Il ddl dispone che vengano stabilizzati in presenza di due su tre condizioni: almeno il 75% del reddito dallo stesso committente, più di sei mesi di rapporto e una postazione fissa in sede. «Al datore di lavoro basterà però indicare un progetto per trasformarli in co.co.pro., altro rapporto autonomo che non riconosce la subordinazione». Sugli atipici rischiano di scaricarsi molti dei costi extra dei contratti precari. I contributi saliranno dal 27 al 33%, «ma la riforma non fissa minimi tabellari», obietta Ricciardi. «Probabile che il lordo resti uguale mentre scenda il netto percepito».

GLISTAGISTI
«Una rivoluzione». Il sito “La repubblica degli stagisti” esulta per le novità in tema di tirocini. La fondatrice Eleonora Voltolina, 33 anni, spiega: «C´è il rimborso spese obbligatorio e sanzioni per chi viola le norme». Ogni anno sono più di 500mila i giovani in stage. Per evitare che le aziende li usino come forza lavoro mascherata Fornero aveva annunciato regole ferree, tra cui il divieto di stage post-universitari. Il ddl rimanda tutto ad un decreto da varare entro sei mesi. Un errore secondo Voltolina: «nel frattempo lo stage farà concorrenza all´apprendistato. E le ispezioni sono davvero poche».

ESClusi dall´aspi
Un sostegno al reddito universale, di tipo europeo. Di questa promessa del governo Eleonora Voltolina non vede traccia nel testo della riforma. «Ecco il vero tradimento», dice, «nei periodi in cui non lavorano i giovani continueranno a dipendere dai genitori». La nuova Aspi, l´assicurazione per l´impiego, ha la stessa platea del vecchio sussidio di disoccupazione. «E per gli atipici resta l´una tantum, somma ridicola a cui accedono in pochi». Un punto su cui Mattia Pirulli, 30 anni, responsabile giovani della Cisl, concorda: «Il sostegno va rafforzato. Ma i principi della riforma sono buoni, valorizza le forme di ingresso al lavoro più stabili». Resta il Parlamento: «un´opportunità per migliorarla», conclude. «Sono fiducioso».

La Repubblica 08.04.12