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"Imu, governo pronto a trattare con i Comuni e il Pd vuole portare la detrazione a 300 euro", di Valentina Conte

Una patrimoniale mascherata. Un balzello di Stato, travestito da imposta comunale. Gli attacchi dei sindaci, allarmati per il forte disagio sociale che il ritorno dell´Imu sta provocando tra i cittadini, alla fine colgono nel segno. Il governo si dice pronto a ridiscutere il meccanismo dell´imposta con i Comuni. Il governo è pronto a cambiare l´Imu. Prima che la rabbia dei sindaci si trasformi in sciopero fiscale o, peggio, in ulteriori rincari per recuperare risorse altrove, l´esecutivo si prepara a riconsegnare l´imposta nelle mani dei Comuni. Non da subito, però. Occorrerà attendere il 18 giugno, temuta scadenza dell´acconto, per verificare se l´obiettivo di gettito previsto per quest´anno – 21,4 miliardi – sia o meno realistico. Dopodiché si aprirà un confronto tra governo ed enti locali per restituire al territorio l´imposta. A partire, però, dal 2013.

LO SCONTRO POLITICO
La tensione politica, intanto, non si placa. Maroni cavalca l´ipotesi di azzerare l´Imu nei Comuni a guida leghista e minaccia Monti. «Stia attento ad accusare Lega e sindaci di coprire gli evasori», ha tuonato ieri da Marcon, nel veneziano. «Non far pagare l´Imu sulla prima casa non è evasione, ma protesta fiscale. Se Monti continuerà a dire stupidaggini, ne risponderà penalmente». In realtà, l´ipotesi leghista di azzerare l´aliquota è impraticabile perché contro la legge. Tuttavia i Comuni con i conti non in rosso, possono aumentare le detrazioni fino ad annullare di fatto l´imposta sulle prime case, a patto che l´aliquota sulle seconde sia del 7,6 per mille e non più alta. Come ha fatto Peschiera del Garda.

LA PROPOSTA DEL PD
In tema, Stefano Fassina rilancia l´emendamento presentato dal Pd al Salva-Italia di dicembre. Ovvero alzare la detrazione da 200 a 300 euro per prime case che valgono meno di 1,2 milioni di euro. «Consentirebbe di eliminare l´imposta per due terzi di proprietari di immobili con valore modesto o medio», dice il deputato pd. Il segretario Bersani propone di affiancare all´Imu alleggerita e restituita ai Comuni «un´imposta personale sui grandi patrimoni mobiliari». Mentre Alfano, segretario pdl, chiede ai sindaci “azzurri” di applicare l´aliquota ordinaria, il 4 per mille, senza rialzi, e al governo di eliminare l´Imu sulla prima casa dal 2013.

VERSO UN´IMU PIÙ “COMUNALE”
Cambiare pelle all´Imu sembra dunque possibile. Già due giorni fa il sottosegretario all´Economia Ceriani aveva aperto alle ipotesi caldeggiate da tempo dall´Anci, l´Associazione dei Comuni italiani. Ovvero destinare la quota che oggi lo Stato incassa sull´Imu seconde case (9 miliardi, metà del gettito) al Fondo sperimentale di riequilibrio, il nuovo bacino federalista che assicura i trasferimenti agli enti locali. «Riportare l´Imu erariale nel Fondo», dice Ceriani. O, come seconda ipotesi, «sdoppiare l´Imu creando però una nuova imposta e prevedendo così un´Imu comunale e un´Imu erariale, ben distinte». Quanto ribadito anche ieri, da Graziano Delrio, presidente Anci: «Il governo faccia un patto con i cittadini: scorpori la sua parte e dica come la impiegherà». «Chiediamo che l´Imu torni ai Comuni, non solo nel gettito, ma anche nella disciplina», aggiunge Angelo Rughetti, segretario generale Anci, «con più poteri ai sindaci di esentare poveri e monoreddito».

RIMBORSI IVA
Una prima boccata d´ossigeno per i contribuenti arriva, intanto, dall´Agenzia delle Entrate, pronta a rimborsare 2,2 miliardi di crediti Iva a circa 11 mila tra imprese, artigiani e professionisti. I primi 400 milioni partiranno già nei prossimi giorni, i restanti dalla seconda metà di maggio. In totale, si punta a restituire alle partite Iva 3,1 miliardi quest´anno, il 14% in più del 2011.

La Repubblica 05.05.12