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Terremoto, deputati Pd “Alcune proposte su dove trovare i fondi”

Domani mattina poco dopo le 11.00 il Governo riferirà in Aula alla Camera sul terremoto. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata avanzano alcune proposte operative su dove reperire, almeno parte, delle risorse necessarie da indirizzare al recupero del patrimonio pubblico e privato danneggiato dal terremoto. Due, in particolare, le strade possibili: la cosiddetta “Legge Mancia” e gli avanzi di amministrazione di cui dispone l’Inail. Ecco la loro dichiarazione comune:
«Di ora in ora cresce l’ammontare complessivo del costo di questo terremoto. Non parliamo di quello, incommensurabile, in vite umane e feriti, ma di quello più propriamente economico. E’ chiaro che Governo, Enti Locali, Protezione civile dovranno mettere a punto una pluralità di strategie di intervento indirizzate al recupero del patrimonio pubblico, delle abitazioni private e delle unità produttive, ma è altrettanto evidente che occorre uno sforzo straordinario per reperire risorse da destinare alle aree colpite dal sisma. Domani mattina, alle 11.15, il Governo verrà in Aula alla Camera per riferire sulla situazione più complessiva. In quell’occasione, noi deputati modenesi del Pd, avanzeremo alcune specifiche proposte per trovare almeno una parte delle risorse necessarie. Si tratta di fondi che devono essere indirizzati, per la natura stessa dei capitoli di spesa presi in considerazione, al patrimonio pubblico e a quello storico-architettonico. Innanzitutto, crediamo si debba poter attingere ai fondi della cosiddetta “Legge Mancia”: si tratta di circa 200 milioni di euro, una parte di quelle risorse che non sono state ancora assegnate ai Comuni colpiti da altre calamità naturali. In seconda battuta, crediamo ci si possa indirizzare verso le potenzialità di investimento di Inail, ovviamente senza ridurre gli impegni già destinati da questo ente al territorio abruzzese. Inail, infatti, in questo momento, ha a disposizione degli avanzi di amministrazione di oltre 1 miliardo di euro. Una parte significativa andrà a L’Aquila, ma un’altra parte di quei fondi potrebbe essere destinata all’Emilia vista l’eccezionalità di quanto accaduto nelle nostre terre».