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Nuove spine per il vertice con la Merkel", di Marcello Sorgi

Troppe tasse, impulsi recessivi, corruzione ancora presente specie nel settore della Sanità, rischio di avvitamento dei conti dello Stato, se non si porrà un deciso rimedio al più presto. Dopo quello del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, è arrivato anche il monito a due voci del presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino e dell’alto magistrato, Luigi Mazzillo, che ha coordinato le sezioni riunite, incaricate di stilare il rapporto sulla finanza pubblica. Il quadro che ne è uscito, pur riconoscendo che le misure di contenimento adottate fin qui dal governo funzionano, è impietoso e allarmato. E non avrà certo rallegrato Monti, intento in una serie ininterrotta di contatti con i leaders europei, in vista dell’incontro del 22 giugno con Merkel e Hollande a Roma e del vertice di fine mese, da cui dovrebbe uscire una risposta definitiva sulla volontà e la capacità dell’Unione di convincere la Merkel ad abbandonare le sue resistenze e a collaborare per affrontare la crisi dell’eurozona che rischia di sfuggire al controllo.

I dati forniti dalla Corte dei conti sono drammatici: il sistema italiano sconta ancora un’evasione di oltre 46 miliardi di Iva e avrebbe bisogno di sgravi fiscali quasi pari per uscire dalla recessione. Il “rischio di avvitamento”, segnalato senza mezzi termini, nasce dal fatto che l’aumento delle tasse deciso dal governo, per cercare di mantenere gli impegni assunti con l’Europa, non ha finora portato, com’era auspicabile, un aumento del gettito. E ha invece determinato un calo del pil che rende ancora più squilibrati i conti italiani. Giampaolino e Mazzillo consigliano di ricorrere in tempi brevi a ulteriori vendite di patrimonio pubblico (che il governo fin qui ha preferito evitare, nella convinzione che con i mercati in difficoltà si tratterebbe piuttosto di svendite) e una forte riduzione della spesa pubblica, cosa che, malgrado la nomina del supercommissario ad hoc, Enrico Bondi, al momento ha obiettivi abbastanza limitati. Duro anche il richiamo sulla Sanità: senza una riorganizzazione e un’effettiva trasparenza, la corruzione non sarà mai sconfitta.

Dall’opposizione Lega e Idv brindano alla nuova denuncia dell’eccesso di carico fiscale, mentre Pd e Pdl sono più prudenti. E dal governo l’unico commento è quello del ministro responsabile della spending review, Piero Giarda, che ricorda come al momento all’ordine del giorno ci sia un ulteriore rialzo dell’Iva da ottobre. Il tono di Giarda lascia capire che sarebbe un miracolo, per come stanno andando le cose, riuscire ad evitarlo, lasciando dunque intatta la pressione fiscale senza doverla ulteriormente inasprire.

La Stampa 06.06.12