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"Quota 96. Ghizzoni presenta alla Camera disegno di legge. Partiti tutti d'accordo. Che sia la volta buona?", da orizzontescuola.it

E’ stato presentato in data 15 marzo 2013, ma ancora da assegnare, il disegno di legge C. 249 che ha scopo di “Modifica all’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola”

Si tratta della cosiddetta “Quota 96”, quella categoria di lavoratori della scuola che, a seguito della riforma Fornero, non hanno potutto conseguire la pensione perché nella legge non è stato tenuto in alcun conto il fatto che nella scuola i lavoratori possono andare in pensione un solo giorno all’anno, il 1 settembre, indipendentemente dalla data di maturazione dei requisiti, per le giuste esigenze di funzionalità e di continuità didattica.

L’avvio delle procedure ricorsuali, dopo le sentenze favorevoli di vari giudici del lavoro e d’appello al CdS, si sono arenate a seguito della bocciatura da parte della Corte dei Conti per la riapertura dei termini per il pensionamento, non esistendo, a detta dei giudici, i presupposti per la richiesta di sospensione cautelare dei provvedimenti in questione.

Adesso la parola ritorna alla politica, dopo diversi tentativi di inserimento di un emendamento in varie leggi durante la precedente legislatura, l’On Ghizzoni, impegnata nelle vicende di Quota 96 fin dagli esordi, ha presentato una disegno di legge per rivedere i requisiti di accesso della legge Fornero.

Nel frattempo, durante la campagna elettorale, i docenti di Quota 96 hanno incassato l’impegno trasversale delle forze politiche, dal Partito Democratico, al Popolo delle Libertà, fino al Movimento 5 stelle.

Domani, queste forze di Governo e d’opposizione saranno ad una tavola rotonda presso il Teatro dell’Angelo a Roma, sperando sia la volta buona per risolvere questa ingiustizia.

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“QUOTA 96”, INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI SEL
di Pasquale Almirante

L’on Annalisa Pannarale di Sel ha depositato un’interrogazione urgente al Governo su Q 96. Solidarietà di Imposimato per la Tavola rotonda di domani, 22 maggio. Boccia (Pd):colmare in tempi brevi la lacuna su ‘quota 96’
In occasione della tavola rotonda di domani, 22 maggio, a Roma,(è disponibile la diretta Streaming) Quota 96 incassa un’interpellanza parlamentare dell’on. Annalisa Pannarale, deputata di Sel e segretaria della presidentessa della Camera dei deputati, Laura Boldrini. La Pannarale, nell’annunciare al personale della scuola la sua iniziativa, scrive pure: “L’interpellanza è più veloce del decreto e ha obiettivi diversi. Serve a preparare il parlamento all’eventuale approvazione del decreto predisposto dal governo. Avviene in commissione ed è più facilmente condivisibile nella preparazione della strada per l’approvazione del decreto stesso”.
Domani questa interpellanza al nuovo Governo di Enrico Letta (ricordiamo che nella scorsa legislatura ne furono presente altre sugli scranni della ministra Fornero e quindi senza successo) verrà letta e illustrata pubblicamente nel corso dei lavori della tavola rotonda, dove è prevista pure la presenza dell’on. Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
E Boccia, in un messaggio inviato alla tavola rotonda sui pensionandi della scuola, organizzato dal comitato civico Quota 96, ha scritto: “Non appena in Commissione Bilancio arriverà il primo provvedimento in materia pensionistica sarà mia priorità raccordarmi con il presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, per proporre al governo una modifica che colmi, in tempi brevi, la grave lacuna sui cosiddetti ‘Quota 96’. Già nei mesi scorsi ho avuto modo di seguire, in prima persona, l’importante battaglia portata avanti dal comitato civico degli esodati della scuola e mi sento di esprimere, ancora una volta, una forte vicinanza a tutti i lavoratori che si sono dovuti scontrare con quel “mostro esodati” creato dalla recente riforma Fornero. Non è mancato provvedimento che avesse attinenza con il tema delle pensioni nel quale il Partito Democratico non abbia tentato, con emendamenti appositi, di porre rimedio a questo evidente errore. E oggi, anche alla luce del nuovo esecutivo appena insediato, voglio ribadire il mio impegno perché questa vicenda trovi, finalmente, la giusta soluzione”.
Contestualmente Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, scrive al Comitato “Quota 96”: “Posso e voglio rassicurarvi dicendovi che rimango sempre accanto a voi nelle vostre sacrosante rivendicazioni. La grave ingiustizia da voi sofferta, cari amici, offende tutti i cittadini che credono nella giustizia e nell’uguaglianza sociale. Sono pronto a firmare una petizione in parlamento in base all’ex art. 50, qualora ve ne fosse la necessità, ma auguro a tutti voi di risolvere quanto prima questa ingiustizia e che già stasera i politici ospiti alla vostra Tavola Rotonda possano darvi sicure rassicurazioni in merito passando dalle promesse ai fatti concreti”.
Come è possibile constare dunque, qualcosa si muove a favore di questi lavoratori ingiustamente penalizzati dalla nuova legge sulle pensioni, che inopinatamente ha stravolto i progetti di vita e le aspettative future di circa 3500 persone impegnate nella scuola e che contavano su una legge precisa dello Stato.
Di grande importanza risultano le parole dell’on. Boccia che non solo riconosce lo sbaglio grave nella Legge Fornero che riguarda le pensioni della scuola, ma anche la necessità di porvi al più presto rimedio, in sintonia col giudice Imposimato che da sempre è stato vicino, suggerendo, consigliando, incoraggiando della giustezza della lotta, il Comitato “Quota 96”. Vorremmo sperare che finalmente questa paradossale e assurda vicenda trovi il suo giusto e immediato epilogo.

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