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“Libri di testo, un vero optional”, Antimo Di Geronimo

I libri di testo non saranno più obbligatori e potranno essere sostituti da strumenti alternativi. Nel biennio dei professionali sarà reintrodotta la geografia e l’orientamento degli alunni, nell’ultimo anno delle medie e nel biennio finale delle superiori, sarà obbligatorio e rientrerà nell’orario di lavoro.

Sono queste alcune delle disposizioni contenute nel disegno di legge di conversione del progetto di legge 104/2013, approvato dall’aula della camera il 31 ottobre scorso (1574-A). Il testo sarà in discussione al senato da domani, in vista dell’approvazione definitiva. Che dovrà avvenire entro l’11 novembre prossimo, pena la decadenza del decreto. Va detto, inoltre, che la Corte costituzionale, con la sentenza 360/96, ha precluso al governo la possibilità di reiterare i decreti legge. E dunque, l’imminenza del termine di decadenza induce a ritenere che il passaggio al senato dovrebbe essere meramente confermativo.

Formazione e fumo

L’aula di Montecitorio ha mitigato gli effetti della disposizione che puniva con la formazione coatta i docenti delle scuole i cui alunni avessero ottenuto voti bassi alle prove Invalsi. In ciò modificando la norma da precettivo-sanzionatoria a norma di indirizzo, rivolta ad una platea molto più ampia. Anche se qualifica la formazione come un vero e proprio obbligo. Resta confermata, inoltre, la norma che vieta l’uso delle sigarette elettroniche nelle scuole e nelle pertinenze. Ma la camera ha modificato la destinazione dei proventi derivanti dalle multe da applicare ai trasgressori.

I soldi delle sanzioni, inizialmente destinati al ministero della salute per studi sugli effetti derivanti dall’uso di sigarette elettroniche, adesso rimarranno alle scuole. E saranno destinati a finanziare attività formative finalizzate all’educazione alla salute. L’importo della sanzione andrà dai 25 a 250 euro per i meri trasgressori. E saranno raddoppiati per chi fumerà in classe. Ma se a trasgredire il divieto sarà il preside o il soggetto incaricato di far rispettare il divieto, l’importo della sanzione andrà da 200 a 2mila euro. Il provvedimento prevede anche lo stanziamento di 3,6 milioni per l’anno 2013 e di euro 11,4 milioni per l’anno 2014, per avviare in via sperimentale il prolungamento dell’orario di apertura delle scuole nelle aree a rischio dispersione. A questo proposito, il testo licenziato alla camera chiarisce che questi soldi serviranno anche per retribuire le attività aggiuntive del personale docente coinvolto. E quindi i relativi oneri non graveranno sul fondo di istituto.

Orientamento e rete

Ciò non vale, invece, per le attività di orientamento. Che in via ordinaria dovranno rientrare nell’orario d’obbligo (come peraltro avviene di solito). Ma se l’orario di lavoro ordinario non dovesse bastare, la nuova stesura elaborata dalla camera prevede che si attinga al fondo di istituto, previa contrattazione integrativa. Resta confermata anche la norma che prevede la possibilità per le Regioni di contrarre mutui trentennali destinati alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica per un importo di 40 milioni annui (art. 10). Idem per quanto riguarda l’introduzione della connettività wireless nelle scuole secondarie (con priorità per le superiori) per la quale è prevista un’autorizzazione di spesa il 2013 e il 2014, rispettivamente di 5 milioni di euro e di 10 milioni di euro. Il progetto di legge prevede, inoltre, l’introduzione di una sola ora di «geografia generale ed economica» in una delle due classi del primo biennio di quegli istituti tecnici e professionali nei quali la materia è stata completamente cancellata dalla riforma Gelmini. E ciò consentirà la formazione di 287 cattedre di geografia in più per le quali saranno stanziati circa 10 milioni di euro a decorrere dal 2014. Il dimensionamento scolastico avverrà in sede di conferenza unificata Stato-Regioni. Ma sempre senza sforare i vincoli di spesa.

Assunzioni e sostegno

Inoltre, l’articolo 15 del disegno di legge prevede che nel triennio 2014-2016 saranno disposte immissioni in ruolo nell’ordine di 27.872 docenti e 13.400 Ata. E in più saranno disposte 26.684 assunzioni a tempo indeterminato di docenti di sostegno, sempre nel triennio. L’aula della camera ha previsto anche l’unificazione delle aree del sostegno nelle superiori. Che si applicherà solo alle graduatorie di istituto: nel triennio 2014/2017 agli elenchi di II e III fascia e a partire dal 2017 anche alla prima fascia. Il testo varato dalla camera conferma la disposizione che prevede la riforma del reclutamento dei dirigenti scolastici tramite un corso concorso presso la scuola nazionale dell’amministrazione. Ma introduce una norma che prevede il previo esaurimento delle graduatorie degli ultimi concorsi. Il testo licenziato dalla camera reintroduce anche la valutazione del bonus maturità, ma solo per quest’anno. Affinché possano giovarsene gli studenti che stanno sostenendo le prove o le abbiano appena sostenute, in deroga al divieto previsto dal decreto 104, che avrà valore dal prossimo anno.

Inamovibilità

Salta il divieto di mobilità interprovinciale per 5 anni, fortemente voluto a suo tempo dalla Lega. Ma non del tutto, il vincolo rimarrà solo per 3 anni. Fatta salva la disciplina speciale contenuta nella legge 104/92 per i portatori di handicap e chi li assiste.

La norma abbassa il limite di permanenza coatta nella provincia di immissione in ruolo, ma non recepisce in toto la normativa comunitaria. Che peraltro, non solo vieta l’introduzione di preclusioni alla mobilità dei lavoratori, ma sancisce espressamente il cosiddetto diritto di stabilimento.

La norma sull’inamovibilità per i neoimmessi in ruolo, peraltro, già adesso è derogabile nel caso del genitore del figlio di età fino a 3 anni e in altri casi previsti dalla legge. Ulteriori deroghe, anche il limite dei 3 anni sono comunque previste dalla legge 104/92 in favore dei portatori per i portatori di handicap. Idem per quanto riguarda coloro che assistono un familiare portatore di handicap grave.

da ItaliaOggi 05.11.13