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“Fondi per esodati, polizia, bebè. Stabilità, più tempo alla mini Imu. Seconde case verso un rincaro”, di Valentina Conte

Notte di votazioni in commissione Bilancio della Camera. Al centro della sessione, gli articoli della legge di Stabilità sulla casa e le sue imposte, vecchie e nuove. Un emendamento, depositato ieri dal relatore del provvedimento Maino Marchi (Pd), sposta al 24 gennaio la data per pagare la mini-Imu. Si prende tempo, in attesa di capire se sarà possibile detrarre questa coda dell’imposta dalla nuova Iuc, che invece dovrebbe partire il 16 gennaio. Di sicuro, le aliquote della Tasi saliranno. Più probabile quelle sulla seconda casa (il tetto con l’Imu verrebbe portato all’11,6 per mille dal 10,6). Meno probabile un aggravio per le prime abitazioni. Ma si
discute ancora. E si vota ad oltranza perché il testo della legge arrivi in aula martedì.
Ieri il governo ha depositato i suoi 35 emendamenti e il relatore altri 20. Nel pacchetto dell’esecutivo finiscono alcune norme importanti sul cuneo fiscale, gli stadi, un fondo per i “nuovi nati”, la salvaguardia di altri 17 mila esodati (950 milioni stanziati fino al 2020), l’Inps (il “buco” Inpdap viene ripianato contabilmente). Mentre il relatore firma la sanatoria dei canoni demaniali pregressi dovuti dai balneari. Come anticipato da Repubblica, non si parla più di privatizzazioni delle spiagge. Né di cubature extra per chi realizzerà nuovi impianti sportivi. Non a caso il mondo del calcio ieri era in fibrillazione. «Mi auguro che in commissione si rifletta sui danni che la legge così concepita crea. È addirittura restrittiva», dice per tutti Claudio Lotito, presidente della Lazio. Per Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, l’emendamento «peggiora la normativa esistente ». Alla fine si è scelto il “modello inglese”: no a nuovi quartieri, ma possibilità di esercizi commerciali, solo «nei casi in cui ciò risulti strettamente necessario ai fini dell’equilibrio economico- finanziario del progetto», si legge nella relazione tecnica.
Per quanto riguarda il “bonus bebè”, in realtà si tratta del vecchio fondo Tremonti poi prorogato da Monti e le cui risorse residue ammontano a 22 milioni. Sarà rimpinguato successivamente dal governo e permetterà ai neo-genitori di contrarre prestiti fino a 5 mila euro, garantiti dallo Stato, da restituire in 5 anni. Il cuneo fiscale sarà invece tagliato grazie alle risorse extra da spending review, lotta all’evasione fiscale e «misure straordinarie », quali il rientro dei capitali dall’estero che il governo si appresta a definire entro gennaio. Diverse risorse vengono poi stanziate per le forze dell’ordine: Polizia (126 milioni in due anni per l’Expo più 100 milioni nel 2014 per gli straordinari), Vigili del Fuoco (21 milioni nel biennio). Il Sap (Sindacato autonomo di polizia) ringrazia Alfano «per aver mantenuto gli impegni». Forza Italia lamenta «risorse insufficienti». Il governo poi accelera i tempi per la rottamazione delle cartelle: i debitori dovranno saldare entro il 28 febbraio in un’unica soluzione (non più due, a giugno e settembre), senza interessi di mora. Infine, i fabbricati rurali ad uso strumentale saranno esentati dall’Imu a partire dal 2014. Mentre i terreni agricoli pagheranno un po’ meno, visto che il moltiplicatore Imu scende da 110 a 75.

La Repubblica 16.12.13