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"Questa emergenza deve essere percepita nella sua reale gravità", di Manuela Ghizzoni

Traccia dell’intervento di Manuela Ghizzoni in aula di Montecitorio per illustrare la situazione sull’alluvione nella provincia di Modena
Signor presidente,
Intervengo per rappresentare all’assemblea la situazione drammatica vissuta in queste ore dalla bassa modenese a causa dell’inondazione che da domenica ha messo nuovamente in ginocchio alcuni dei comuni già colpiti, solo 20 mesi fa, da un forte sisma.
La rottura dell’argine del Secchia, domenica mattina, ha trasformato la ricca e fertile pianura modenese in un estesissimo lago, con una lughezza di oltre 20 km. Dopo le ripetute e violente scosse, è arriva l’acqua a portare nuova distruzione e morte.
C’è infatti ancora un disperso: Giuseppe Salvioli. Lo slancio nei soccorsi, nella notte di domenica, gli è stato fatale. A lui e alla sua famiglia esprimiamo la nostra vicinanza.
Le conseguenze dell’inondazione sono gravissime: i comuni di Bastiglia e Bomporto sono stati completamente allagati e allagamenti hanno interessato ampie zone dei comuni di Modena, San Prospero, Medolla, Camposanto, con evidenti danni al patrimonio residenziale, alle strutture pubbliche e alle attività produttive, commerciali e di servizio.
Sono diverse migliaia le persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni, sono 3000 gli ettari di terreno agricolo inondati e quindi le colture seminative sono andate distrutte, 200 le aziende agricole seriamente danneggiate mentre nei caseifici è stata sospesa la produzione di parmiggiano reggiano. Sono poco meno di 2000 le aziende medie e piccole allagate, con le scorte deteriorate e i macchinari danneggiati.
Sono 2500 gli addetti sospesi dal lavoro ma in realtà la stima più vicina al reale parlano di 5000.
Questa é la situazione, oggi, del modenese, e credo di interpretare un sentimento diffuso tra i nostri concittadini, nell’affermare che a questa nuova devastazione ci pare non sia concessa adeguata informazone. Temiamo che questa nuova emergenza non sia percepita nella sua reale gravità.
Faremo quindi la nostra parte per sostenere la richiesta dello stato di emergenza da parte della Regione Emilia-Romagna, e la accompagneremo con le richieste dello stop delle scadenze fiscali, sia per le famiglie sia per le imprese, dell’adozione di tempestivi ammortizzatori sociali per tutelare i lavoratori e le attività produttive e un adeguato risarcimento per chi ha subito danni. Non possiamo permetterci di perdere un solo posto di lavoro, dopo quelli ceduti per la crisi e per il terremoto.
Aggiungo che quanto accaduto non può essere ascritto alla categoria dell’inevitabile. I fatti modenesi non posso essere affrontati affidandosi al fatalismo. Dobbiamo farlo invece con la politica. Ecco perché chiediamo che la manutenzione del territorio sia posta in cima alle priorità del Governo.
Quanto fatto con la legge di stabilità é un primo passo, ma troppo timido per impostare la necessaria strategia nazionale contro il dissesto idrogeologico e di miglioramento ecologico del territorio. Occorre poi valutare attentamente l’efficacia operativa delle istituzioni deputate ad intervenire nella manutenzione del suolo e dei corsi d’acqua.
Parole, anche in questa Assemblea ne abbiamo pronunciate tante, ora il Paese attende risposte concrete.

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