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"Tanto a pochi e poco a tanti, prof compresi nel poco", di P.A. da La Tecnica della Scuola

Lavoce.info fa il punto sulle retribuzioni nel pubblico impiego, dimostrando, dati alla mano, che in Italia le retribuzioni dei parlamentari, dirigenti ministeriali, diplomatici, e dei giudici della corte costituzionale tendono ad essere ben più alte di quelle dei loro colleghi britannici o tedeschi: agli alti livelli, la pubblica amministrazione italiana è una fonte di notevoli privilegi. E le retribuzioni ai bassi livelli? Basse.
I confronti internazionali, specificano gli espert della Voce.info, non sono facili, perché è spesso complicato trovare due persone con esattamente le stesse qualifiche e le stesse mansioni. La Voce considera due categorie di dipendenti pubblici i cui livelli stipendiali sono quasi perfettamente comparabili in Italia e Gran Bretagna: insegnanti e vigili del fuoco.
Noi riportiamo solo la categoria dei docenti
In Italia la remunerazione dipende solo dall’anzianità. In Gran Bretagna vi sono 6 livelli all’interno della “Main Scale”, e 3 livelli all’interno dell’ “Upper Pay Scale”. Al contrario dell’Italia, il passaggio di livello è condizionato a una valutazione.
Il confronto è fatto esaminando lo stipendio medio tabellare italiano di un insegnante delle scuole primarie (le vecchie “elementari”), di un insegnante laureato delle scuole secondarie, e di un dirigente scolastico (i vecchi “presidi”).
Poi sono state esaminate tutte le spese accessorie e indennità varie, esclusa la “RIA”, la retribuzione individuale di anzianità.
In altra colonna sono indicate le medie corrispondenti per la Gran Bretagna (mentre i dati britannici distinguono tra dirigenti di scuole primarie e secondarie, la distinzione non è disponibile per l’Italia), quindi “In rapporto al Pil procapite” che è più alto in Gran Bretagna.
La conclusione è incontrovertibile: le remunerazioni medie degli insegnanti sono più basse in Italia, sia in termini assoluti che in rapporto al Pil procapite. La differenza si attenua, e anzi si inverte, nel caso dei dirigenti scolastici: la media in termini assoluti è simile nei due paesi, ma in rapporto al Pil è più alta in Italia.
In una seconda tabella è stato supposto che in Italia un insegnante inizi a lavorare a 24 anni come insegnante di ruolo (ovviamente questo non avviene quasi mai, ma questo fornisce il limite superiore alla carriera di un insegnante italiano, e rafforza le nostre conclusioni).
In Gran Bretagna l’insegnante inizia nella Main Scale al grado M1, ipotizzando tre traiettorie: la linea rossa (“solo main scale”) assume che l’insegnante progredisca dal grado M1 al grado M6 della Main Scale in 20 anni e lì si fermi; la line arancione (“main and upper scale”) assume che l’insegnante progredisca fino al Grado M6 della Main Scale dopo 10 anni e poi continui fino al grado U3 dell’Upper Scale; la linea blu (“progressione regolare”) assume che l’ insegnante progredisca dal grado M1 al grado U3 a intervalli di lunghezza uniforme. In tutti i casi si è assunto che l’ insegnante vada in pensione a 65 anni.
Come si vede, la traiettoria italiana è sempre sotto quella britannica.
CONCLUSIONI
Da precedenti lavori pubblicati in questa serie di articoli si può concludere, scrive Lavoce.info, attendibilmente che i dirigenti pubblici italiani sono ben pagati e, nei casi che abbiamo studiato, più dei loro colleghi britannici o tedeschi.
Ai livelli più bassi dell’amministrazione pubblica, invece, l’evidenza empirica (anche qui nei due casi che abbiamo studiato) suggerisce l’opposto: i dipendenti pubblici italiani sono meno pagati dei loro pari grado britannici. La differenza, nel caso della scuola, si attenua e si inverte a livello di dirigenti scolastici.
Una parte di questo differenziale potrebbe essere spiegata con il fatto che gli insegnati britannici, al contrario di quelli italiani, sono sottoposti a valutazione e hanno un orario contrattuale maggiore. Ma, anche tenendo conto di questi fattori, riteniamo che la conclusione principale sia incontrovertibile: mentre ai livelli alti della pubblica amministrazione i dirigenti italiani sono pagati più dei loro colleghi britannici, ai livelli più bassi non c’è alcuna evidenza di una sproporzione significativa. Al contrario vi è qualche evidenza che i dipendenti della statali italiani siano pagati meno dei loro colleghi britannici.

La Tecnica della Scuola 20.02.14