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“Aids, l’Italia scopre la ‘tana’ del virus”, Il Resto del Carlino 03.03.15

Uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo di un farmaco che curasse il virus dell’Hiv, anticamera dell’Aids, era, fino ad oggi, il fatto che quando il virus penetra nella cellula da infettare scompare: se ne perdono le tracce. L’efficacia dei farmaci in commercio si ferma all’ingresso della cellula, con il risultato di rallentare l’evoluzione del virus ma non di debellarlo. Ora i ricercatori dell’Icgeb (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) di Trieste, coordinato dal genetista Mauro Giacca, hanno scoperto la tana’ del virus. DAI PRIMI anni 80, quasi 80 milioni di persone sono state infettate ma nemmeno una è guarita debellando il virus: nessuno era mai riuscito a spiegare dove finisse. Ora si è scoperto che il virus integra il proprio Dna vicino al guscio esterno che delimita il nucleo, in corrispondenza alle strutture del polo nucleare. La ricerca ha un rilievo enorme perché spiana la strada allo sviluppo di farmaci che potranno essere più efficaci, con un bersaglio più preciso da colpire. La scoperta è stata pubblicata sul sito di Nature ed è il frutto del lavoro dell’Icgeb, in collaborazione con Dipartimento Medicina dell’Università di Trieste, Università di Modena e Genethon di Parigi.