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Coan-Arb2, con i colleghi Baruffi e Patriarca abbiamo interrogato il ministro Poletti

Coan-Arb2

Una vicenda amara per un’ottantina di lavoratori, soprattutto donne che, da lunedì, si sono trovati inopinatamente sbarrati i portoni delle due aziende presso cui erano occupati. Il caso delle due aziende carpigiane Coan-Arb2 è ora approdato sul tavolo del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Insieme ai colleghi Pd delle Terre d’Argine Davide Baruffi ed Edoardo Patriarca abbiamo depositato in mattinata una interrogazione in cui si ricostruisce la situazione creatasi, sulla base della denuncia dei rappresentanti sindacali e dei resoconti giornalistici apparsi sui media locali, e chiedono al Governo “quali iniziative ritenga di assumere affinché sia pienamente ripristinata una condizione di pieno rispetto delle regole e siano tempestivamente tutelati i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori operanti presso le due aziende”. La vicenda delle due aziende è particolarmente dolorosa perché giunta del tutto inaspettata. “Nella mattina di lunedì 13 giugno – ricordiamo nel testo dell’interrogazione – i lavoratori e le lavoratrici hanno trovato chiusi gli stabilimenti, senza che alcuna comunicazione fosse pervenuta loro o alle organizzazioni sindacali; sempre senza comunicazione alcuna, nei giorni immediatamente precedenti la proprietà avrebbe trasferito fuori dagli stabilimenti della Strada ex Statale Romana, in cui operavano le due aziende, tutti i macchinari e gli strumenti della produzione; le stesse fonti riportano come macchinari e materiali sarebbero stati trasferiti presso un altro stabilimento di Carpi, in via Liguria, dove sarebbe intanto ripresa l’attività all’insaputa dei lavoratori dipendenti delle due società e dei loro rappresentanti”. Naturalmente ne è scaturita una denuncia alla Guardia di finanza da parte dei lavoratori, mentre contemporaneamente si apprendeva che il titolare aveva portato i libri in tribunale. “Il caso è all’attenzione dell’Amministrazione di Carpi – spieghiamo ancora nel testo – Il sindaco ha già incontrato i lavoratori, anche per fornire un supporto sociale alle famiglie maggiormente in difficoltà. Anche il Pd locale, come confermato dal segretario Reggiani, sta seguendo attentamente la vicenda che coinvolge tante donne in un momento economico difficile in cui il posto di lavoro è sempre più prezioso. Bene quindi mantenere alta l’attenzione a livello locale – concludiamo – ma abbiamo promosso anche l’interessamento da parte del Governo per tutelare innanzitutto lavoratori e lavoro. Francamente ci pare che la vicenda sia ingiustificabile sotto ogni punto di vista”.