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Per i diritti degli studenti


Sono davvero orgogliosa del mio Ateneo (sono ricercatrice all’Università di Bologna, solo temporaneamente “prestata” alla politica). Ho appena letto un’agenzia che riporta il progetto di rimodulazione della contribuzione studentesca pensato dall’ateneo bolognese per favorire, ancora di più rispetto a quanto abbiamo già deciso con la Legge di Stabilità, gli studenti che appartengono alle fasce sociali meno abbienti. Il provvedimento sul sostegno al diritto allo studio, a cui ho lavorato dall’inizio della legislatura, non è stato apprezzato da tutti, ma come avevo previsto è in grado di fare da volano per moltiplicare gli interventi delle stesse università. Bologna ha perfettamente colto il senso, ma anche le possibilità che si dispiegavano. Per compensare gli atenei dei minori introiti derivanti dalla no tax area per studenti con ISEE inferiore a 13.000 euro, abbiamo previsto 105 milioni di euro, a regime. Bologna ha comunque deciso di rimodulare la contribuzione anche verso l’alto per rendere ancora più progressiva la tassazione. Bene, quindi, ora il nostro impegno è di continuare sulla strada intrapresa a favore del diritto allo studio universitario e fare ancora meglio.

Intanto vi allego il testo dell’agenzia:

ZCZC1867/SXR OBO16413_SXR_QBXJ R CRO S57 QBXJ Universita’: contribuzioni studentesche, a Bologna si cambia Progressivita’ e piu’ agevolazioni a fasce reddito medio-basse (ANSA) – Bologna, 15 MAR – Una “no tax area” fino a 23.000 euro di Isee, con esonero totale dei contributi studenteschi per iscriversi a qualunque corso di laurea; una serie di riduzioni progressive pensate per agevolare le famiglie con redditi medio-bassi; abolizione della tassa di laurea e riduzione dei costi di accesso ai test di ammissione. Sono le misure principali della proposta di modifica del sistema di contribuzioni studentesche a cui sta lavorando l’Alma Mater. Si migliora in tal modo notevolmente – spiega una nota dell’Ateneo bolognese – la quota di esenzione prevista a 13.000 euro della legge di stabilita’ 2017 per gli studenti fino a un anno fuori corso e che abbiano acquisito 10 crediti formativi se iscritti al secondo anno o 25 crediti formativi se iscritti ad anni successivi. E’ un impegno che l’Ateneo ritiene di poter raggiungere “anche attraverso la collaborazione di un gruppo di lavoro costituito ad hoc nell’ambito del consiglio degli studenti”. Sopra la soglia dei 23.000 di Isee partono inoltre una serie di riduzioni a favore degli studenti, senza differenze tra corsi di laurea e con una progressivita’ piu’ marcata rispetto a quanto imposto dalla legge di stabilita’, nell’obiettivo di assicurare equita’ di trattamento anche per le fasce di popolazione con redditi medi (rispetto all’attuale sistema di contribuzione, sono particolarmente avvantaggiate le famiglie con redditi Isee fino a 33.000 euro). Il costo previsto (sono stimati 5 milioni di euro in meno di entrate studentesche) potra’ essere assorbito attraverso un aumento del 5% degli importi massimi di contribuzione, comprensivo del periodico adeguamento al tasso di inflazione (per il 2017 pari all’1,5%). In termini reali, considerate le altre misure di risparmio proposte, l’incremento degli importi massimi si aggira intorno al 3%. Inoltre, questo incremento non si applichera’ ai corsi di laurea che hanno attualmente livelli di contribuzioni studentesche sensibilmente piu’ alti: tutti i corsi internazionali, i corsi di laurea in Mediazione linguistica interculturale e di laurea magistrale in Interpretazione, i corsi di laurea e di laurea magistrale in Biotecnologie e il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Odontoiatria. Non essendo ad oggi disponibile una mappatura delle posizioni reddituali delle famiglie degli studenti sulla quale effettuare simulazioni sul numero dei beneficiari delle diverse misure, la proposta sara’ attuata in via sperimentale per un anno. Per entrare in vigore, la manovra sara’ sottoposta al parere del Consiglio Studentesco (17 marzo) e del Senato Accademico (21 marzo) e dovra’ essere poi approvata dal Consiglio di Amministrazione (28 marzo). (ANSA). GIO 15-MAR-17 11:23 NNNN