Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

«Ritorno Berlusconi è ritorno populismo», da www.unita.it

Bersani a Domenica In: «Potevo andare alle elezioni otto, dice mesi fa quando eravamo sull’orlo del baratro». Il segretario del Pd ribadisce che «si va a fine legislatura». «Sono preoccupato di questa posizione di Berlusconi perché di populismi ne abbiamo già un bel po’». «Ci rivolgiamo con apertura ad un centro che non si lasci incantare dai pifferi del populismo». Matteo Renzi piace a destra? «La destra è in crisi, tanti elettori interpretano novità e hanno avuto intenzione di giocare a casa nostra non avendo le primarie». Lo dice Pier Luigi Bersani a ‘Domenica in’. «Ora mi fa piacere che le primarie si terranno anche ne centrodestra», dice Bersani, «vorrei che le facesse anche Grillo, nessuno può stare in un tabernacolo». «Renzi non sia convinto di dar per nuove ricette già viste negli anni 80 o 90, sia nei meccansimi di comunicazione sia nei contenuti». Lo ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani, intervistato a ‘Domenica in’ su Raiuno. «Il Pd – ha aggiunto – è pieno di difetti, ma è l’unica carta …

"Bersani: progressisti alleati con i moderati", di Simone Collini

Quando la deputata franco-canadese Axelle Lemaire lo presenta come «l’ange de la boue», l’applauso dei delegati si fa più sonoro che sulle parole «ministre» o «secrétaire». L’«angelo del fango» Pier Luigi Bersani sorride sorpreso mentre si avvicina al microfono e ringrazia gli «chers amis, chers camarades» riuniti a Tolosa per i congresso del Partito socialista francese. I collaboratori del leader Pd giurano che loro non c’entrano con l’uscita della giovane Lemaire, che la storia di quando nel ‘66 Bersani andò a spalare il fango nella Firenze alluvionata è arrivata Oltralpe senza spinte da parte loro. Però è in tema. Perché «solidarité» è parola che torna, negli interventi di Bersani, del presidente della tedesca Spd Sigmar Gabriel, di Ségolène Royal, del neosegretario del Ps Harlem Désir. Il concetto è: la linea del rigore rimane un punto fermo, ma la «solidarietà» non può mancare e allora servono anche misure per creare occupazione, che favoriscano la redistribuzione delle ricchezze, che creino maggiore equità. Un discorso che vale tanto per l’Europa quanto, nel ragionamento che fa Bersani, per l’Italia. …

"Bersani: «Riforme radicali per il Paese», di Nini Andriolo

Puntare su «una strategia di crescita» da «mettere in movimento a livello europeo», così Bersani durante il vertice di ieri a Palazzo Chigi. Puntare sullo sviluppo, quindi, anche attraverso modifiche alla legge di stabilità che avvantaggino «i ceti medi e quelli popolari». Così il leader Pd, mentre il premier è convinto che «prima di porsi problemi sulla distribuzione della ricchezza» l’Italia «debba porsi il tema di come non restare troppo indietro nella creazione di ricchezza». Riforme strutturali, su queste insiste Mario Monti. «Il moderatismo non è l’atteggiamento adatto a descrivere ciò che serve al Paese in questo momento – ha spiegato ieri durante la presentazione del libro di Bruno Tabacci – Non c’è affatto bisogno di politiche moderate, ma di politiche e riforme radicali». In questi giorni, però, è la legge di stabilità il tema all’ordine del giorno. Monti per primo si rende conto che «non si può andare avanti» con un provvedimento che «da una parte dà e dall’altra toglie», spiegano dal Pd. «Nel dialogo con le forze politiche si troveranno soluzioni più plausibili», …

"Spezzare il Pd è un delitto politico", di Cristoforo Boni

Quando si passa alle vie legali non è mai buon segno. E’ vero che la litigiosità cresce un po’ ovunque. Ma è inutile addolcire la pillola: c’è un linguaggio demolitorio, un’aggressività dei toni unita, un vittimismo esasperato, un’implicita delegittimazione in alcune parole d’ordine che spinge le primarie in zona di pericolo. Sarebbe bene darsi una regolata. A meno che qualcuno non abbia davvero intenzione di provocare una rottura postuma. C’era un tempo in cui si diceva tutto il bene possibile delle primarie. Che avrebbero portato consensi ed entusiasmo, senza alcuna controindicazione. Le primarie sono un segno distintivo del Pd, della sua idea di democrazia e anche del suo desiderio di cambiamento del sistema politico: ma le primarie contengono rischi. E in talune occasione hanno prodotto sconfitte e lacerazioni. Bisogna dunque tenere la guardia alta. E mantenere un certo grado di coesione tra i competitori: la condivisione minima riguarda proprio la responsabilità dell’impresa. Se oggi c’è tanta attenzione sulle primarie, questa è dovuta certamente al fatto che il Pd è il solo «partito» rimasto in campo. …

"Spezzare il Pd è un delitto politico", di Cristoforo Boni

Quando si passa alle vie legali non è mai buon segno. E’ vero che la litigiosità cresce un po’ ovunque. Ma è inutile addolcire la pillola: c’è un linguaggio demolitorio, un’aggressività dei toni unita, un vittimismo esasperato, un’implicita delegittimazione in alcune parole d’ordine che spinge le primarie in zona di pericolo. Sarebbe bene darsi una regolata. A meno che qualcuno non abbia davvero intenzione di provocare una rottura postuma. C’era un tempo in cui si diceva tutto il bene possibile delle primarie. Che avrebbero portato consensi ed entusiasmo, senza alcuna controindicazione. Le primarie sono un segno distintivo del Pd, della sua idea di democrazia e anche del suo desiderio di cambiamento del sistema politico: ma le primarie contengono rischi. E in talune occasione hanno prodotto sconfitte e lacerazioni. Bisogna dunque tenere la guardia alta. E mantenere un certo grado di coesione tra i competitori: la condivisione minima riguarda proprio la responsabilità dell’impresa. Se oggi c’è tanta attenzione sulle primarie, questa è dovuta certamente al fatto che il Pd è il solo «partito» rimasto in campo. …

Bersani: «Le regole delle primarie non le ho fatte da solo», di Valentina Longo

Le regole per le primarie «sono regole che abbiamo deliberato all’unanimità. Adesso ci sono i garanti che devono farle rispettare: le regole non le ho fatte io, sono in mano ai garanti ». La risposta all’attacco per le vie legali sulle regole sferrato dal comitato per Renzi arriva in serata, quando il Pier Luigi Bersani sta per dare il via alla conferenza stampa insieme al presidente della Spd, Sigmar Gabriel, in visita a Roma fino a domani quando incontrerà Mario Monti. Già prima Roberto Speranza aveva chiarito che la trasparenza è il « valore irrinunciabile», per dare «forza alla partecipazione. Chi va a votare alle primarie – dice il coordinatore della campagna di Bersani – contribuisce a una scelta decisiva per l’Italia e per il centrosinistra», precisazione necessaria, «visto il ricorso presentato dal comitato per Renzi». Ma l’appuntamento all’hotel Nazionale non lascia altro spazio alle polemiche sulle primarie. Il leader democratico riparte dal lavoro fatto in quest’ultimo anno con Gabriel e gli altri leader progressisti, quello che li portò a firmare il 17 marzo scorso …

"Con Bersani, per il lavoro e lo sviluppo", di Cesare Damiano e Pierpaolo Baretta

Noi riteniamo che il lavoro rappresenti un elemento centrale della nostra identità politica e sociale e che la sua valorizzazione sia il motore di una crescita di qualità, l’unica che può portare il paese fuori dalla crisi attuale. Crediamo che sia importante che il Partito Democratico, come ha fatto Pierluigi Bersani nella Carta di Intenti, sia in grado di avanzare una proposta che assuma il riconoscimento della risorsa umana come elemento, non solo simbolico, di definizione di un programma di governo di centrosinistra capace di riformare il paese. In questa ottica pensiamo che sul piano sociale sia indispensabile costruire una proposta che, mentre prosegue nell’impegno assunto da questo governo in Europa e sul piano internazionale per la difesa dell’Italia dall’aggressione dei mercati, dia un chiaro segno di cambiamento sul terreno dello sviluppo e del welfare. Proponiamo di assumere come obiettivo la costruzione di uno stato sociale di profilo europeo. Dobbiamo puntare ad una politica di incentivi allo sviluppo che batta la logica del puro rigore e le politiche restrittive di stampo liberista, così come occorre …