"Basta «strane» maggioranze", di Claudio Sardo
No, il governissimo no. Se il Parlamento dovesse rispondere al voto di domenica e lunedì con la riproposizione della «strana» maggioranza, sarebbe un suicidio per il Paese e forse per le stesse istituzioni. Non c’è alcuna superbia, né disprezzo dei numeri in questa considerazione. Semplicemente l’alleanza tra Pd e Pdl verrebbe percepita come un patto difensivo e di potere, per di più precario e in contrasto con gli umori di fondo – la domanda di cambiamento, la sfiducia, la paura degli effetti sociali della crisi – che gli elettori hanno manifestato con forza. Se è vero che l’esito incerto delle elezioni ci ha drammaticamente spinto sulla via della Grecia, è ancora più vero che un governo di Grande coalizione oggi ci farebbe correre lungo quella strada verso un esito che purtroppo appare già segnato: la chiusura in un fortino dei partiti che hanno avuto esperienze di governo nazionale e la contrapposizione sempre più radicale delle forze anti-sistema, che verrebbero spinte a loro volta per inerzia in una dimensione sempre più anti-europea. Proprio la Grecia ha …
