Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Bersani: "La scuola pubblica è il cuore del nostro programma". E pensa all'8 per mille per l'edilizia scolastica

“Se saremo chiamati a governare, restituire all’istruzione le risorse, la stabilita’ e la fiducia sara’ il cuore del programma”. Pierluigi Bersani, in una lettera pubblicata da Repubblica, illustra il piano del suo partito per valorizzare la scuola pubblica. “Rilanciare la formazione” e’ la mossa chiave per far ripartire il Paese, dice il leader democratico. ”Dovremo investire in istruzione e diritto allo studio- aggiunge- larga parte delle risorse rese disponibili dalla lotta all’evasione fiscale e alla corruzione per riportare gradualmente l’investimento al livello dell’Ocse”. Per Bersani le emergenze sono innanzitutto tre: “La sicurezza delle scuole; la dispersionescolastica; la necessita’ di un nuovo sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti”. Dunque servono investimenti per ristrutturare le scuole e c’è anche la previsione che “i cittadini possano destinare l’8 x mille dello Stato all’edilizia scolastica”. Inoltre servono nuovi investimenti per la “formazione offerta ai docenti in servizio per rinnovare la didattica, nuove tecnologie, scuole aperte tutto il giorno, rilancio della formazione tecnica e professionale”. “Quello che serve- ribadisce il segretario Pd Pier Luigi Bersani in una lettera pubblicata …

Bersani prepara il rush finale: «La sfida è tra noi e la destra» , di Simone Collini

Domenica a Milano con Nichi Vendola e Bruno Tabacci, la prossima settimana a Palermo insieme a Matteo Renzi e Rosario Crocetta. E poi il passaggio in Campania domani e in Puglia sabato, perché se Lombardia e Sicilia saranno decisive per la conquista del Senato anche in queste altre due regioni non si può abbassare la guardia. Pier Luigi Bersani va al rush finale della campagna elettorale chiamando alla mobilitazione militanti, simpatizzanti ma anche i sindaci del Pd, e soprattutto lanciando questo messaggio: «In Italia abbiamo avuto destre stataliste, populiste, demagogiche, qualche volta autoritarie, ma mai liberali. Io intendo fare una rivoluzione liberale. Un po’ l’ho fatta – dice ricordando i provvedimenti adottati da ministro su mutui, energia, treni, assicurazioni – e ora intendo riprenderla». Bersani sa che la partita è sul filo di lana, che il vero avversario, Silvio Berlusconi, non ha chance di vittoria e che però a rischiare di mandare tutto all’aria è la presenza degli altri protagonisti in campo. Come Mario Monti, che pur sapendo quale intreccio ci sia tra regionali e …

Bersani in Lombardia: «Solo noi contro la destra», di Maria Zegarelli

Il centrosinistra va alla sfida finale per conquistare i voti che gli consentano di avere la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Bersani oggi sarà in Lombardia. Solo noi, dice, possiamo fermare la destra, il confronto vero è tra il centrosinistra e Berlusconi-Maroni. Il leader Pd non ha apprezzato i nuovi attacchi di Monti e ripete: guai a chi tocca la mia coalizione. Renzi a Novara: noi vogliamo vincere, dall’altra parte puntano solo a non farci governare. «Quello che dovevo dire l’ho detto: la mia coalizione è questa e non permetto a nessuno di toccarla». Ieri Pier Luigi Bersani è rimasto a Piacenza, in vista del tour di oggi nella Regione dove si gioca tutto, la Lombardia e dove intende rilanciare il suo appello a non disperdere voti e a lavorare sodo perché «la vittoria è ad un passo e possiamo farcela». Ma non ha gradito l’ultima uscita di Mario Monti che gli ha dato dell’«infantile» per aver definito una «vittoria di Pirro» quella dell’accordo Ue siglato dal premier uscente. Né gli sono piaciuti …

"Più parlamentari ma poche alla guida", di Valeria Fedeli

Grazie soprattutto alle scelte del Pd, che avrà il 40% di donne tra i parlamentari eletti, il prossimo Parlamento sarà rosa al 30%, il 10% in più che nella legislatura che sta terminando. Indubbiamente un risultato positivo, ma solo un dato di partenza. La crescita di pr senza femminile alla Camera e al Senato, infatti, non deriva da una generale consapevolezza dell’importanza del ruolo delle donne per il benessere economico e sociale del Paese. Basta guardare alle liste per cogliere immediatamente che a fronte del Pd che, come detto, con il 40% di elette porterà in parlamento almeno 154 donne, gli altri partiti hanno percentuali e valori assoluti decisamente più limitati, talvolta risibili, come l’Udc che ha solo 2 donne eleggibili, o Rivoluzione civile che ne ha soltanto 4. I dati che ricorda Di Vico, e con lui sondaggisti e ricercatori, dicono inoltre che quando si tratta di eleggere con la preferenza le donne sono ancor più marginalizzate, anche perché non si è costruita in Italia una valorizzazione positiva e una abitudine affinché le donne …

Bersani: batterò Berlusconi «Monti? Vittoria di Pirro», di Simone Collini

Alza le braccia al cielo, con i pugni chiusi, che è un po’ un incitamento a combattere in queste due ultime settimane di campagna elettorale e un po’ già un gesto di vittoria. Solo che questa volta, di fronte alle migliaia di persone che riempiono il Teatro Regio di Torino, Pier Luigi Bersani non lo fa dopo aver finito di parlare, come è successo in tante altre occasioni. Lo fa invece prima di aprire bocca. Ma non è poi così strano. Fino a questo momento, all’iniziativa titolata «Renaissance for Europe», sono andati al microfono leader di partito, capi di Stato e di governo progressisti provenienti da tutta Europa. E tutti si sono schierati col Pd, auspicato la vittoria del centrosinistra, lanciato la volata a Bersani per la corsa a Palazzo Chigi. Era scontato? Forse no, se per mesi c’è stato, in Italia, chi sosteneva che all’estero si tifava per un Monti-bis. Il videomessaggio inviato da François Hollande, gli interventi di Martin Schulz, Gerhard Schröder, Harlem Désir, Hannes Swoboda e tutti gli altri descrivono un quadro …

"Cambiare l’Italia, sfida europea", di Claudio Sardo

La dichiarazione di Torino, con il sostegno a Pier Luigi Bersani di tutti i leader progressisti europei, costituisce uno degli eventi più importanti di questa confusa campagna elettorale. E proietta il suo significato oltre il voto del 24-25 febbraio se, come speriamo, il segretario del Pd vincerà le elezioni e avrà il compito di guidare il governo italiano. Innanzitutto non è vero che l’Europa vuole Monti. Le cancellerie europee – come del resto ogni cittadino italiano dotato di buon senso – sanno perfettamente che la vera sfida da noi è tra la sgangherata e pericolosa destra di Berlusconi e la ricostruzione nazionale proposta da Bersani. Persino i leader conservatori, a partire da Angela Merkel, hanno voluto rendere pubblica la loro completa sfiducia verso il Cavaliere e l’accozzaglia Pdl-Lega, incoraggiando Monti ad entrare in gioco e contendere l’elettorato moderato, pur nella consapevolezza che oggi non è in grado di competere per il primato. L’Italia è parte dell’Europa. L’Italia può risollevarsi dalle macerie della seconda Repubblica solo se collegata all’Europa migliore. E l’Europa non riuscirà a riavere …

"La sinistra non deve chiudersi", di Alfredo Reichlin

Non serve questo gioco di reciproci veti tra Monti e Vendola. Nichi consentirà a un vecchio amico di ricordare che la sinistra italiana (quella vera, quella che cerca di cambiare la storia) non ragiona così, non parte dai veti sui nomi ma dalle cose. Dalle situazioni in cui combatte e dagli obiettivi che si pone. Non sto a ricordare che se l’Italia non si lacerò in una sorta di guerra civile tipo Grecia e si trasformò in una Repubblica con questa straordinaria costituzione democratica fu anche perché Togliatti fece il governo Badoglio. Consentendo così a noi, i giovani di allora, di prendere le armi non in nome di Stalin ma del Tricolore. Davvero i nomi non corrispondono alle cose. Così oggi. Hai ragione, caro Nichi, che non ci servono gli «inciuci». Il Pd e il tuo partito si sono messi insieme per cambiare l’Italia e farla più giusta. E questo faranno, sapendo però che la cosa è impossibile se non salviamo il Paese dal degrado sociale e dalla regressione storico-politica che incombe sul suo destino. …