Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

“Una risposta politica a questa crisi”, di Stefano Menichini

Gli incidenti, le sassaiole, le provocazioni contro le forze dell’ordine, le cariche con i loro eccessi: tutto questo fa parte di un rito pericoloso e vano, estenuante, immodificabile nei decenni. Che invece la protesta contro le politiche di austerità conquisti una dimensione continentale, e richiami nelle piazze tante persone e tantissimi giovani, anche questo certo ha una sua ritualità però segna un cambio di clima in Europa. Parlando dell’Italia, si può dire così: le politiche di rigore di bilancio non potranno che protrarsi nel tempo. Hanno però bisogno di essere rielaborate, corrette, proposte e difese davanti al paese da un governo e da un parlamento radicalmente rilegittimati. La necessità di una investitura popolare è stata fin qui evocata rifacendosi a valori generali, importanti ma astratti. Qui, oggi, emerge concretissima una primaria esigenza politica: gli italiani – anche quelli che protestano, per certi aspetti soprattutto loro – hanno bisogno e diritto di associare le scelte che li riguardano a una classe politica e di governo democraticamente eletta. Credo che quando Bersani avverte che non potrebbero nascere …

“L’età delle primarie”, di Nadia Urbinati

Tenere insieme divisione e unità è un compito politico difficile, ma imprescindibile. A questo servono le regole democratiche, scritte e costituzionalizzate in previsione del disaccordo, non dell’armonia. La ricerca di costituire leadership democratiche passa attraverso la pratica del disaccordo e aspira a raggiungere un esito che benché unitario non è mai affossamento delle divisioni. Lo abbiamo appreso seguendo le recenti elezioni americane che, con sorpresa di molti osservatori stranieri, hanno rivelato al mondo un paese diviso eppure unito. Un mistero che di misterioso ha in effetti molto poco, se non il fatto che la divisione politica e ideologica è condizione per consentire la formazione di un’unità del potere di decisione. Chi meglio riesce in questo, conquista la leadership. Il sistema presidenziale e federale si adattano meglio a questa politica della concordia discordante rispetto a quello parlamentare, che è più pluralista e propenso a promuovere coalizioni invece che convergenze verticali intorno a un leader. La leadership democratica nelle democrazie parlamentari segue altre logiche che non sono, o sono raramente, personalistiche (il Parlamento, scriveva Max Weber, soffoca …

“Il Pd e la prova per i giovani”, di Alfredo Reichlin

La politica cammina in fretta. Il problema che già si pone è cominciare a pensare ciò che sarà il Pd. È vero che siamo ormai i garanti e la forza portante della democrazia italiana e che, come dice Bersani, a questo punto «non ci ammazza più nessuno». Ma la vicenda delle primarie ha reso chiaro che anche una intera fase della vita del Pd si è conclusa. Di fatto, questo nuovo rapporto con la gente ha già avviato un ricambio di gruppi dirigenti. Non per caso alcune componenti, tra cui quella cattolica ma anche quella che si rifà a una cultura più socialista, hanno avviato nuove riflessioni su se stesse e sul proprio ruolo. Comunque sia, le cose camminano in fretta. È chiaro che il Pd sarà presto sottoposto a una prova di governo (o di opposizione) molto impegnativa. Non nascondiamocelo. Si tratterà di ripensare il modi di essere di uno Stato vicino allo sfascio e di una società disgregata come quella italiana in rapporto alla necessità di adeguarsi a una realtà europea sempre più …

“La vittoria interna di Bersani”, di Rudy Francesco Calvo

È andata come voleva lui: un centrosinistra che dà collettivamente una buona prova di sé, concentrandosi più sui contenuti che sugli scontri personali, presentandosi come una forza di governo affidabile, allontanando il terribile ricordo dell’Unione eterogenea e litigiosa. La soddisfazione espressa a caldo da Pier Luigi Bersani si è rafforzata ieri, quando a mente fredda ha letto i commenti sui giornali, ha dato un’occhiata alle statistiche sui social network, ma soprattutto lo hanno informato dell’inaspettato boom di ascolti su Sky e Cielo: «Quella delle primarie è stata una scelta giustissima e ieri sera ne abbiamo avuto la prova». Una scelta che il segretario del Pd prese nello scorso mese di maggio praticamente da solo, costretto a superare le resistenze della stragrande maggioranza dei dirigenti del suo partito. Gli stessi che l’8 giugno hanno approvato la decisione in sede di direzione nazionale, gli stessi che lo sostengono in questa corsa e che lunedì sera gli hanno inviato i complimenti via sms, ma anche gli stessi costretti a ingoiare i gazebo come un rospo, a subire l’offensiva …

“Cinque sfidanti un vincitore”, di Curzio Maltese

Il vero vincitore del confronto televisivo è stato il Partito democratico che esce dalla campagna per le primarie con un’immagine nuova. Per il primo partito italiano, finalmente un’immagine moderna e perfino compatta. L’altra sera i cinque candidati erano o sembravano d’accordo su tutto o quasi, comunque molto di più di quanto immaginassero i cittadini abituati a considerare il Pd delle cento anime e altrettante correnti, in perenne rissa. Erano d’accordo contro, che è più facile. Contro Marchionne e il ministro Fornero, contro la rincorsa al centro di Casini, al quale soltanto Bersani ha lasciato aperto uno spiraglio. Ma erano d’accordo anche a favore, per esempio a favore delle unioni gay e di una riforma del mercato del lavoro per favorire l’inserimento di donne e giovani. Naturalmente rimangono le differenze e sono diverse le storie. Ma per la prima volta il Partito democratico ha dato l’impressione di aver finalmente identificato un common ground, un campo di valori condivisi da tutti, il comune denominatore che sembrava mancare ai tempi dei duelli rusticani fra Veltroni e D’Alema o …

“Legge elettorale, Pd e Pdl si parlano ma l’intesa è lontana”, di Simone Collini

Resta alta la tensione sulla riforma del sistema di voto. Casini: «Possibile compromesso sul premio al 10%». Ma i berlusconiani fanno muro. E’ ancora alta tensione sulla legge elettorale. Le distanze tra Pd e Pdl restano anche dopo gli ultimi contatti tra gli sherpa dei due partiti (Maurizio Migliavacca e Denis Verdini) e a meno che questa mattina non si riesca a trovare un’intesa in extremis, oggi pomeriggio la riunione della commissione Affari costituzionali del Senato farà registrare una nuova spaccatura che non sarebbe certo di buon auspicio in vista del passaggio in aula della discussione. L’Udc, dopo che all’ultima seduta ha votato insieme a Pdl e Lega l’introduzione della soglia minima del 42,5% per poter accedere al premio di governabilità, ha aperto al cosiddetto lodo D’Alimonte (rilanciato per primo dal Pd) e sta lavorando affinché i due principali partiti che sostengono Monti trovino un accordo su questo terreno. Il problema è che il Pdl non ne vuole sapere di prevedere un premio da assegnare al primo partito nel caso nessuna coalizione riesca a raggiungere …

“I sondaggi: Bersani in testa Renzi punta al ballottaggio”, di Marcella Ciarnelli

Le rilevazioni Tecnè danno al leader Pd un vantaggio di 14 punti che cala a 12 se al voto vanno oltre 2 milioni e mezzo di elettori. C’è un dato di fatto verificato a risultati acquisiti al termine di numerose consultazioni primarie. E cioè, conferma Carlo Buttaroni presidente dall’istituto di ricerca Tecnè, che «c’è un tasso di corrispondenza molto elevato tra gli elettori delle politiche e quelli delle primarie» e che «circa un elettore su quattro partecipa, presumibilmente, ad entrambe le consultazioni con un voto coerente». Di conseguenza è particolarmente interessante il sondaggio condotto da Tecné che fornisce i dati su quale candidato si accingono a scegliere gli elettori che in questi giorni stanno richiedendo il certificato elettorale. Il campione, raccolto su tutto il territorio nazionale e composto da soggetti maggiorenni, è rappresentativo per sesso, classi di età, area geografica ed è stato estratto in modo casuale dagli elenchi telefonici. Le interviste realizzate dal 6 al 9 novembre hanno riguardato duemila soggetti più un sovracampionamento di mille elettori di centrosinistra. FOTOGRAFIA DI UN FENOMENO «L’indagine …