Veltroni per l’Italia, «un Paese che va amato, non usato»
«Domenica comincerà la primavera dell’Italia». Un Paese che va «amato, e non usato». A Roma, Walter Veltroni chiude la campagna elettorale del Partito Democratico con un messaggio di speranza e un forte appello al voto. Anzi, tre. Agli elettori “storici” del centrodestra che vivono con disagio al pensiero di un altro quinquennio con Berlusconi, ai possibili astensionisti, perché «chi si astiene finisce sempre per favorire lo schieramento che gli è più lontano». E agli elettori della Sinistra Arcobaleno, perché certo «ogni voto è utile, ma ora il confronto per la leadership del Paese è fra il Pd e la destra». Un triplice appello per provare a cavalcare l’onda della rimonta. Veltroni crede nella vittoria: «Sono ottimista – dice – il cambiamento si può fare». Se la partita si giocasse nelle piazze romane, non ci sarebbe storia. Alla «sparuta assemblea di pochi intimi» riunita giovedì pomeriggio al Colosseo per ascoltare Berlusconi e Fini, risponde una piazza del Popolo gremita come non mai. Ad ascoltare il leader del Pd, decine di migliaia di persone, centocinquantamila, secondo gli …