Anno: 2008

Veltroni per l’Italia, «un Paese che va amato, non usato»

«Domenica comincerà la primavera dell’Italia». Un Paese che va «amato, e non usato». A Roma, Walter Veltroni chiude la campagna elettorale del Partito Democratico con un messaggio di speranza e un forte appello al voto. Anzi, tre. Agli elettori “storici” del centrodestra che vivono con disagio al pensiero di un altro quinquennio con Berlusconi, ai possibili astensionisti, perché «chi si astiene finisce sempre per favorire lo schieramento che gli è più lontano». E agli elettori della Sinistra Arcobaleno, perché certo «ogni voto è utile, ma ora il confronto per la leadership del Paese è fra il Pd e la destra». Un triplice appello per provare a cavalcare l’onda della rimonta. Veltroni crede nella vittoria: «Sono ottimista – dice – il cambiamento si può fare». Se la partita si giocasse nelle piazze romane, non ci sarebbe storia. Alla «sparuta assemblea di pochi intimi» riunita giovedì pomeriggio al Colosseo per ascoltare Berlusconi e Fini, risponde una piazza del Popolo gremita come non mai. Ad ascoltare il leader del Pd, decine di migliaia di persone, centocinquantamila, secondo gli …

Londra, il Times appoggia Veltroni

«Una vittoria elettorale di Silvio Berlusconi farebbe forse più notizia e magari sarebbe più divertente, ma non c’è alcuna garanzia che se lui andasse di nuovo al potere l’Italia vedrebbe i miglioramenti di cui ha bisogno. Il Paese deve perseguire le riforme con ferma determinazione e rinnovato vigore. Gli italiani farebbero bene a votare per Walter Veltroni, il diavolo che non conoscono, piuttosto che per un diavolo che già hanno sperimentato». Si conclude così, con un esplicito appello al voto per il Pd, un editoriale che oggi il Times di Londra dedica nella sua edizione online all’Italia.

Spagna, ecco il governo Zapatero. Nove donne e otto uomini

Il nuovo governo socialista spagnolo schiera più donne ministro che uomini: 9 a 8. Dopo aver giurato per il secondo mandato davanti a re Juan Carlos, il premier Jose Luis Rodriguez Zapatero ha presentato il suo esecutivo. E per la prima volta nella storia politica della Spagna le donne sono più numerose degli uomini. Oltre ad essere in maggioranza, alle donne è andato anche il ministero della Difesa, che verrà assegnato a Carme Chacon, 37 anni. La donna, che aspetta un figlio, è una delle figure in ascesa all’interno del Partito Socialista. Diversi dei membri chiave del precedente governo resteranno al loro posto, come il ministro degli Esteri Miguel Angel Moratinos, il ministro dell’Economia Pedro Solbes e quello degli Interni Alfredo Perez Rubalcaba. Sono cinque i ministri nuovi e quattro quelli non confermati, come il dicastero del Lavoro, Jesus Caldera. Fra le novità, il Ministero dell’Uguaglianza affidato a Bibiana Aido, 31 anni, il ministro più giovane della democrazia spagnola e quello delle Scienze e dell’Innovazione, ruolo che sarà di Cristina Garmendia, 45 anni.

Carissime/i amiche/i,

sta calando il sipario su una campagna elettorale difficile ma esaltante, durante la quale, trascinati dalla tenacia di Walter Veltroni, centinaia di migliaia di italiane e di italiani sono scesi in piazza per manifestare il loro appoggio alla sua candidatura a premier e la loro adesione al Partito democratico. Negli occhi di molti si leggono la fiducia e la speranza dopo una rimonta sensazionale, che ci restituisce tutto l’ottimismo della volontà che ha animato in queste settimane migliaia di democratiche e democratici. Negli occhi di molti c’è la voglia di cambiare questo nostro Paese, senza tradire i valori costituzionali di libertà, giustizia, equità e solidarietà; c’è la convinzione che il patto sociale scritto nella Costituzione nata dalla Resistenza sia il perimetro entro il quale esprimere ed esercitare il nostro diritto di cittadinanza. Negli occhi di molti si legge la passione per un inedito o ritrovato civismo e per la “bella” politica, che pone al centro della propria azione il bene comune e l’interesse generale. Ora c’è l’ultimo miglio. Quello più importante. Dobbiamo soprattutto convincere gli …

“Andate a votare o altri decideranno”

Il segretario PD in videochat su corriere.it Veltroni ancora in videochat. È stata la volta del corriere.it come moderatore Beppe Severgnini. 6.500 le domande giunte per il leader del Partito Democratico. Si discute di tutto passando dai quesiti caldi della campagna elettorale a punti del programma a domande di costume fino ad arrivare al test d’inglese (una domanda inviata dall’Inghilterra) per verificare la conoscenza di questa lingua da parte del candidato premier. E lui non si risparmia. Tanto che sulla battuta di Severgnini sulla somiglianza di Veltroni a Clooney, il segretario ribatte: “ma se lo chiamano il Veltroni dei poveri”. E ancora, è secca la risposta di Veltroni alla domanda su cosa invidia a Silvio Berlusconi.”Pato”, il giovane talento brasiliano del Milan. Rimanendo sullo sport ad un quesito sulla sua squadra del cuore Veltroni afferma “continuo ad essere juventino, anche se da qualche tempo sto allontanandomi dal calcio e sto riversando la mia passione sul basket”. Una risposta coinvolge anche la moglie Flavia infatti alla domanda a chi avrebbe telefonato per primo in caso di …