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Serve un piano «Formazione Italia» per salvare l’educazione superiore

Il 12 settembre, quindi in tempi relativamente lontani dai commenti del post-voto referendario, pubblicai un articolo nel quale individuavo una parte della cura utile a comporre, a mio avviso, le gravi fratture del Paese. Dico subito che non fu frutto di una particolare capacità precognitiva, ma solo dell’osservazione del corpo sociale italiano negli ultimi 10 anni da un osservatorio particolare (quello di parlamentare). Mentre in treno scendo a Roma per il voto di fiducia al nuovo Esecutivo, ripenso a queste 4 fratture (Sud e Nord, generazionale, di genere, sociale) e mi auguro che il presidente Gentiloni possa affrontare il tema nel proprio intervento alle Camere   Italia terra di tutti dottori? No, è un luogo comune: l’Ocse certifica che l’Italia ha la più bassa percentuale di laureati in Europa. Questo deficit formativo è un enorme ostacolo alla crescita solidale, sostenibile e intelligente del nostro Paese ed è anche il miglior sostegno all’immobilità sociale e al mantenimento delle rendite di posizione, perché la laurea non è un pezzo di carta, bensì un percorso di formazione che …

La finanziaria in pillole per università, ricerca e scuola

UNIVERSITA’ E RICERCA Garanzia di accesso all’università e prosecuzione degli studi, perché nessuno resti indietro Ridefinita la disciplina della tassazione universitaria: per gli studenti dei corsi di laurea, di laurea magistrale e dei corsi AFAM che appartengono ad un nucleo familiare con ISEE fino a 13.000 euro, è istituita la “no tax area”. Per gli studenti con ISEE fino a 30.000 euro è definita una tassazione “calmierata”. Sono inclusi nelle disposizioni gli studenti fino al primo anno fuori corso. I dottorandi di ricerca che non sono beneficiari di borsa di studio sono esonerati dal pagamento delle tasse e dei contributi universitari. Si compensano gli atenei dei mancati introiti con un incremento del Fomdo di finanziamento ordinario di 105 milioni di euro. Aumentato stabilmente di 50 milioni di euro il Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio, che supererà quindi i 216 milioni. Le risorse saranno assegnate sulla base dei fabbisogni finanziari regionali, da attribuire entro il 30 settembre di ogni anno. Si prevede l’istituzione, in ogni regione, di un unico ente erogatore …

Università, si amplia la possibilità di diventare ricercatore (tipo B)

Un’altra buona notizia per la nostra Università. Dopo gli emendamenti in tema di diritto allo studio, la Commissione Bilancio ha approvato un altro emendamento, a mia prima firma, che si propone di sanare un’altra anomalia del nostro sistema di reclutamento dei ricercatori e che amplia il numero di coloro che possono accedere al bando per diventare ricercatore di tipo b, l’anticamera per passare ad associato. Più in generale devo dire che la legge di Bilancio presentata dal Governo riserva una significativa e positiva attenzione al sistema universitario. In particolare prevede aggiuntivi finanziamenti destinati ai dipartimenti di eccellenza, una parte cospicua dei quali potrà essere destinata ad assumere ricercatori a tempo determinato cosiddetti di tipo (b). Com’è noto, si tratta del primo livello della carriera universitaria, quello che, al termine di un triennio, dà la garanzia di chiamata a professore associato purché l’interessato sia in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale e di valutazione positiva dell’ateneo di appartenenza. E qui si inserisce l’emendamento che porta la mia prima firma, ma che è stato poi firmato da tutti i …

Decolla l’Università gratuita per i meno abbienti

Con l’approvazione di un mio emendamento alla legge di stabilità, sottoscritto da tutti i deputati Pd della Commissione Cultura, la no-tax area per gli studenti universitari prende forma più precisa ed estesa. Già il Governo aveva proposto nella versione iniziale della legge di stabilità che gli studenti che appartengono a famiglie con meno di 13.000 euro di ISEE (indice di reddito e patrimonio) non devono pagare alcuna tassa alle università per iscriversi alla laurea triennale, purché siano studenti in corso e attivi, cioè abbiano superato un certo numero di esami, mentre per le famiglie tra 13.000 e 25.000 euro di ISEE la proposta di legge stabiliva un calmieramento alle tasse universitarie in dipendenza dal valore dell’ISEE, con un’aliquota massima dell’8%. Con l’emendamento il provvedimento di sgravio viene esteso alle lauree magistrali e agli studenti fino al primo anno fuori corso, in modo da coprire una fascia assai più ampia di studenti di tutti i corsi di studio e non lasciarli in difficoltà dopo la laurea triennale o nel caso di un piccolo ritardo nel completamento …

Legge Bilancio, nello Student act ci sarà la “no tax area”

“La prossima legge di Bilancio dovrà affrontare un tema non più rinviabile, quello del supporto all’accesso universitario dei ragazzi delle fasce sociali meno abbienti, in particolare quelli che mostrano attitudini verso lo studio, ma che, se non sostenuti economicamente, non potrebbero proseguire la loro formazione. L’Italia è in coda ai Paesi Ocse per numero di laureati: il dato deve preoccupare perché le competenze sono una delle leve fondamentali per garantire l’innovazione necessaria a far ripartire il nostro tessuto economico e permettere la promozione sociale personale. Da componente della Commissione Istruzione della Camera ho lavorato a lungo su questi temi insieme ai colleghi in Parlamento e alla segreteria tecnica del sottosegretario Faraone. La discussione che si è sviluppata all’interno del Pd, e anche nel confronto con le altre forze parlamentari, ha confermato che il problema deve essere affrontato con uno spettro organico di interventi e di impegni finanziari. E’ per questo che, come ha preannunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, la Legge di Bilancio prevedrà un pacchetto di misure attese da tempo da …

Serve un piano «Formazione Italia» per salvare l’educazione superiore

Mentre scendevo a Firenze, mercoledì scorso, per partecipare alla Festa de l’Unità nazionale tematica sulla Scuola, Università e Ricerca, riflettevo su come sarebbe stato opportuno realizzare un patto per la formazione superiore analogo a quanto il Governo sta mettendo in campo con il progetto «Casa Italia» per realizzare un grande piano per la prevenzione sismica basato su conoscenze, competenze e investimenti a medio periodo. Un’idea che grazie anche ai contributi degli altri ospiti al dibattito – la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, il rettore dell’Univerità di Firenze Luigi Dei e Rebecca Ghio della Rete Universitaria Nazionale – si è meglio definita nelle motivazioni e negli obiettivi. Di questo intervento pluriennale per la crescita del nostro capitale umano e quindi dello sviluppo del Paese ne scrivo oggi su Scuola24 del Sole24Ore

Dal 2 al 7 settembre prossimi si svolgerà a Firenze “Costruire il Futuro”, la Festa de l’Unità Nazionale Tematica su Scuola e Università e Ricerca, nell’ambito della Festa del PD Metropolitano di Firenze. Sarà l’occasione per fare il punto sulle Riforme che abbiamo realizzato e che vogliamo attuare sui temi dell’istruzione. “PIÙ VALORE AL CAPITALE UMANO. L’UNIVERSITÀ MOTORE DI SVILUPPO”, questo il titolo dell’iniziativa cui prenderò parte, mercoledì 7 settembre, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Tommaso Nannicini, la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, il rettore dell’Univerità di Firenze Luigi Dei e Rebecca Ghio di Run. L’appuntamento è fissato per le ore 21.00.