Tutti gli articoli con tag: formazione

Aspiranti docenti, ecco come acquisire i 24 cfu

Resi noti i contenuti e le modalità di acquisizione dei 24 crediti formativi necessari ai laureati magistrali e diplomati Afam di II livello che vogliano partecipare ai concorsi per accedere al percorso Fit, quello previsto dal nuovo sistema di reclutamento e formazione dei futuri docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Oggi, infatti, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato l’atteso decreto ministeriale che stabilisce i settori disciplinari, gli obiettivi formativi, le modalità organizzative e gli eventuali costi a carico degli interessati. Come preannunciato il primo concorso dovrebbe essere bandito nella primavera del 2018 e sono migliaia gli aspiranti docenti che potranno sfruttare l’avvio dell’anno accademico per conseguire i crediti formativi eventualmente loro mancanti. Potranno, infatti, partecipare al concorso coloro che sono in possesso di una laurea magistrale o di un diploma accademico di secondo livello e abbiano conseguito 24 cfu in quattro specifici ambiti disciplinari: pedagogia; psicologia; antropologia e metodologie e tecnologie didattiche. Ogni studente dovrà acquisire almeno sei crediti in almeno tre dei quattro ambiti. Potranno essere riconosciuti come validi anche …

Dall’Aula “vuota” per il biotestamento al parere sul Decreto sulla scuola

Sono relatrice del decreto legislativo che riforma profondamente il percorso per la formazione iniziale e l’accesso al ruolo dei docenti di scuola media e superiore. In esso si disciplina anche la fase transitoria dal vecchio al nuovo sistema. L’attenzione su questo provvedimento è molto alta da parte dei giovani che desiderano accedere alla professione docente, dei docenti precari e di chi ha interesse alla qualità del nostro sistema di istruzione.Le attese erano molte, come le richieste, in alcuni casi peraltro confliggenti. Sebbene il lavoro non sia finito, poiché il voto sul parere è previsto per giovedì, a valle della discussione in seno alla Commissione, diverse risposte sono già delineate, anche se non è possibile dare riscontro a tutte le istanze. Come vedete, il parere è un testo lungo, complesso, articolato. È frutto di un’analisi approfondita del testo originale e di tutte le sollecitazioni giunte all’attenzione della Commissione, nonché di un confronto in seno ai gruppi parlamentari e al Governo. Ovviamente la sua redazione – e le scelte che l’hanno guidato – ha impegnato gran parte …

Caro Andrea, ecco i meriti del nuovo sistema

Il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto, oggi, su Repubblica, critica il nuovo sistema di formazione e di accesso all’insegnamento dei docenti di scuola secondaria, oggetto di una delega al governo in discussione in Commissione Istruzione di Camera e Senato. Sono relatrice di questa delega, pertanto desidero rispondere ad Andrea Gavosto spiegando quelli che, secondo me, sono le novità e i meriti della riforma. Caro Andrea, il timore che la delega sulla formazione iniziale e accesso al ruolo dei docenti possa modificare in peggio la scuola italiana è totalmente infondato. Il nuovo sistema, infatti, consentirà di preparare docenti competenti nelle discipline e negli ambiti specifici della professione; si avvarrà di commissioni miste di esperti (provenienti da scuola e da università) per valutare, nel corso di un triennio, se la persona in formazione ha e sta acquisendo le qualità necessarie per diventare un docente (se non dovesse conseguirle, avrà un titolo adeguato per intraprendere un’altra strada, diversa dall’insegnamento); formerà docenti in numero coerente con i posti realmente a disposizione, aggredendo concretamente il fenomeno del precariato. L’obiettivo …

Serve un piano «Formazione Italia» per salvare l’educazione superiore

Il 12 settembre, quindi in tempi relativamente lontani dai commenti del post-voto referendario, pubblicai un articolo nel quale individuavo una parte della cura utile a comporre, a mio avviso, le gravi fratture del Paese. Dico subito che non fu frutto di una particolare capacità precognitiva, ma solo dell’osservazione del corpo sociale italiano negli ultimi 10 anni da un osservatorio particolare (quello di parlamentare). Mentre in treno scendo a Roma per il voto di fiducia al nuovo Esecutivo, ripenso a queste 4 fratture (Sud e Nord, generazionale, di genere, sociale) e mi auguro che il presidente Gentiloni possa affrontare il tema nel proprio intervento alle Camere   Italia terra di tutti dottori? No, è un luogo comune: l’Ocse certifica che l’Italia ha la più bassa percentuale di laureati in Europa. Questo deficit formativo è un enorme ostacolo alla crescita solidale, sostenibile e intelligente del nostro Paese ed è anche il miglior sostegno all’immobilità sociale e al mantenimento delle rendite di posizione, perché la laurea non è un pezzo di carta, bensì un percorso di formazione che …

Università, si amplia la possibilità di diventare ricercatore (tipo B)

Un’altra buona notizia per la nostra Università. Dopo gli emendamenti in tema di diritto allo studio, la Commissione Bilancio ha approvato un altro emendamento, a mia prima firma, che si propone di sanare un’altra anomalia del nostro sistema di reclutamento dei ricercatori e che amplia il numero di coloro che possono accedere al bando per diventare ricercatore di tipo b, l’anticamera per passare ad associato. Più in generale devo dire che la legge di Bilancio presentata dal Governo riserva una significativa e positiva attenzione al sistema universitario. In particolare prevede aggiuntivi finanziamenti destinati ai dipartimenti di eccellenza, una parte cospicua dei quali potrà essere destinata ad assumere ricercatori a tempo determinato cosiddetti di tipo (b). Com’è noto, si tratta del primo livello della carriera universitaria, quello che, al termine di un triennio, dà la garanzia di chiamata a professore associato purché l’interessato sia in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale e di valutazione positiva dell’ateneo di appartenenza. E qui si inserisce l’emendamento che porta la mia prima firma, ma che è stato poi firmato da tutti i …

Lo StudentAct visto da me: quattro gambe per il tavolo che sorregge l’art. 34 della Costituzione

Una misura mai applicata in Italia, la no tax area, e tre provvedimenti complementari in grado di allargare la risposta a diverse sfaccettature dello stesso bisogno, il diritto allo studio universitario. Una sorta di tavolo con quattro gambe: tutte insieme garantiscono l’equilibrio, se ne viene a mancare una, il tavolo si ribalta. Il tavolo, nel mio immaginario, è il dettato dell’articolo 34 della Costituzione, laddove dice che “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Le quattro gambe sono i provvedimenti contenuti nella legge di bilancio appena presentata dal Governo. In quelle quattro gambe c’è molto del mio lavoro, ma anche di quello di tutti i colleghi del Pd e delle altre forze politiche che, in questi anni, si sono interessati al diritto allo studio. Nel luglio scorso, alla Camera è stata approvata una mozione a mia prima firma sull’accesso all’università, promossa anche a fronte degli sconfortanti dati circa le percentuali di immatricolati e di laureati del nostro Paese. Quella mozione impegnava il Governo …

Serve un piano «Formazione Italia» per salvare l’educazione superiore

Mentre scendevo a Firenze, mercoledì scorso, per partecipare alla Festa de l’Unità nazionale tematica sulla Scuola, Università e Ricerca, riflettevo su come sarebbe stato opportuno realizzare un patto per la formazione superiore analogo a quanto il Governo sta mettendo in campo con il progetto «Casa Italia» per realizzare un grande piano per la prevenzione sismica basato su conoscenze, competenze e investimenti a medio periodo. Un’idea che grazie anche ai contributi degli altri ospiti al dibattito – la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, il rettore dell’Univerità di Firenze Luigi Dei e Rebecca Ghio della Rete Universitaria Nazionale – si è meglio definita nelle motivazioni e negli obiettivi. Di questo intervento pluriennale per la crescita del nostro capitale umano e quindi dello sviluppo del Paese ne scrivo oggi su Scuola24 del Sole24Ore