Anno: 2008

Auguri di Buon Anno

Care amiche e cari amici, care democratiche e cari democratici, auguri a tutti voi di un felice anno nuovo. Davanti a noi lo spettro della recessione certamente non ci spinge ad essere molto ottimisti, come vorrebbe il Presidente del Consiglio, il quale forse farebbe bene a spendere le sue energie per il nostro Paese, invece di dedicarsi ad altre amenità. A causa della crisi, qualcuno ha trovato sotto l’albero ferie più lunghe, altri la cassa integrazione, mentre altri ancora temono che i loro contratti non verranno rinnovati. Il 2009 ci inquieta. Ma dobbiamo guardare con fiducia al futuro, confidando soprattutto nella forza del nostro Paese, l’Italia, che proprio nei momenti più difficili ha saputo tirare fuori tutta la sua forza e le sue virtù. Manuela Ghizzoni

On. Ghizzoni: “Treno per Auschwitz, valutazione errata del ministero”

L’on. Ghizzoni: “E’ evidente la scelta del ministero di declassare il progetto. Fossoli è un luogo di grande significato per la memoria collettiva nazionale” L’on. Manuela Ghizzoni replica alla precisazione del ministero dell’Istruzione sul patrocinio negato al progetto “Un treno per Auschwitz”. Ecco la sua dichiarazione. “In attesa di avere una risposta ufficiale dal ministro Gelmini alla mia interrogazione sul patrocinio negato al progetto «Un treno per Auschwitz», ribadisco quanto da me già sottoscritto: il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ha espresso l’avviso che fosse l’ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna a concedere il proprio patrocinio «dato il carattere locale dell’iniziativa». Quindi è evidente la scelta del ministero di declassare il progetto – che dal 2006 si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dal 2007 ha il patrocinio dei Presidenti di Camera e Senato e dello stesso ministero della Pubblica Istruzione – a iniziativa di mero interesse locale. Una valutazione errata non solo dal punto di vista politico-istituzionale ma anche da quello storico, in quanto dal campo di concentramento di Fossoli, tra il …

Ciampi: “Salvati dall’euro”, di Paolo Passarini

«Sì, certo, ricordo benissimo». Nella memoria di Carlo Azeglio Ciampi scattano i fotogrammi di una certa mattina di dieci anni fa. «Stavo andando all’aeroporto, ma decisi di fare una sosta alla Zecca, perchè sapevo che coniavano i primi euro. Ricordo che presi tra le dita la prima di quelle monete, con l’uomo di Leonardo sul “verso”, come avevamo voluto. L’immagine più bella che si potesse mettere sull’euro». Qualcuno scrisse che le spuntò una lacrima… «Ero certamente commosso. Avevo vissuto ogni fase della storia dell’euro, prima come governatore della Banca d’Italia, poi come ministro del Tesoro e, infine, come presidente del Consiglio. Si può dire che tutta la mia vita pubblica si è svolta nel solco dell’euro». E, naturalmente, ricorda anche i momenti difficili. «Intanto ci furono tutte le difficoltà connesse alla decisione di dare vita all’euro. Ma poi ci furono quelle per realizzare le condizioni necessarie a far entrare la lira nonostante avessimo molti dati contro. Il più importante era il rapporto tra deficit pubblico e prodotto interno lordo, che nel ’96 aveva chiuso al …

Gerardo D’Ambrosio: «La corruzione ci impoverisce può salvarci l’indignazione», di Claudia Fusani

Italia, ritrova la capacità di indignarsi. Di riscoprire il merito e di dire basta alle scorciatoie. È il grido-appello del senatore Gerardo D’Ambrosio (Pd), capo del pool di Milano ai tempi di Mani Pulite. Questa intervista inizia un viaggio tra alcune voci significative del Paese nel tentativo di mettere a nudo l’Italia paese dei favori. Senatore D’Ambrosio, la corruzione è tornata o non è mai andata via rispetto agli anni Novanta? «C’è stato un attimo di pausa quando i burocrati hanno avuto paura delle inchieste della magistratura. Era il 1992, avevamo arrestato Mario Chiesa. La pausa è durata un paio d’anni, circa…».Poi cosa è successo? «È cominciata l’opera di delegittimazione molto violenta contro la magistratura. E piano piano il sistema della corruzione ha ripreso a funzionare. E non si è più fermato». Quando dice burocrati cosa intende? «I tecnici, quelli che lavorano negli uffici pubblici, degli enti locali, dei ministeri. Sono loro che preparano i contratti, i bandi delle gare d’appalto e poi mandano alla firma dell’assessore o del ministro di turno. I politici da …

Uniformarsi a Ue su donne? Sì ma in tutto. Più servizi, più contributi figurativi, più sostegno dopo nascite

Sulle donne uniformarsi alla Ue? Siì ma in tutto, non solo sull’età pensionabile. In un articolo su ‘Il Cerino’, la rivista on line del Cer – Centro Europa ricerche (clicca qui per leggere l’articolo di Laura Dragosei “La pensione delle donne: uniformarsi all’Europa? Sì, ma in tutto!), si mettono in luce “i fatti” che “giustificano” la differenza in Italia nell’età pensionabile tra uomini e donne: lo scarso sostegno economico alle madri con figli piccoli, le differenze salariali tra i due generi e dunque i rispettivi profili contributivi, i bassi tassi di occupazione, e anche gli inadeguati servizi alle famiglie. L’Unione europea, ricorda il ‘Cerino’, chiedeva agli stati membri di monitorare se eventuali differenziazioni normative tra uomini e donne in campo pensionistico (età, reversibilità, contribuzione figurativa), trovassero ancora giustificazione. Molti paesi Ue, si legge nell’articolo, “hanno recentemente eliminato tale differenziale, mentre hanno incrementato i riconoscimenti per i periodi di cura dei figli in termini di contribuzione figurativa”. L’Italia invece, fa notare Laura Dragosei, non ha fatto altrettanto. Innanzitutto ci sono da “considerate le più generose forme …

Fuoco e macerie

Fassino: “Tutto deve essere fatto in queste ore per far tacere le armi, evitando che un nuovo incendio bruci il Medio Oriente”. Piove. Un diluvio di bombe da più di 24 ore si abbatte su Gaza, quartier generale degli estremisti islamici di Hamas. Morti tra gli israeliani, morti tra i palestinesi. In 24 ore le vittime sono state oltre 400 e pare non si riesca a fermare la girandola impazzita di raid, contro-raid a suon di missili e promesse di attentati kamikaze. Ieri Israele ha sferrato massicce incursioni aeree contro Hamas nella Striscia di Gaza, uccidendo circa 230 palestinesi e ferendone altri 400 in rappresaglia alla ripresa dei lanci di razzi dal territorio controllato dagli integralisti islamici. E’ guerra, e secondo il presidente palestinese Abbas “questo massacro si poteva evitare”. Nella striscia di Gaza domenica segna il secondo giorno di un conflitto che conta già un bilancio drammatico: oltre 270 vittime ieri e 620 feriti, tra cui molte donne e bambini. All’alba nuovi massicci raid dell’aviazione israeliana mentre una salva di razzi, sparati da Gaza, …

“Buon anno, siamo in Crisi”, Remo Bodei

In un discorso a Indianapolis del 12 aprile 1959, John F. Kennedy fece notare come il termine cinese weiji, tradotto con “crisi”, fosse composto da due ideogrammi, indicanti, rispettivamente, “pericolo” e “opportunità”. Aggiunse poi che, di fronte ai crescenti progressi tecnologici e scientifici dell’Unione Sovietica, bisognava reagire al rischio di una imminente perdita di terreno spronando gli americani a vincere la sfida per la conquista dello spazio e a utilizzare l’energia atomica, l’automazione e lo sviluppo dei mezzi di comunicazione per sconfiggere dovunque la povertà. Da allora questa parola cinese è stata variamente citata per accreditare la tesi del capovolgimento delle situazioni di crisi in preziose occasioni di risanamento. Peccato che – come ha osservato qualche esperto di lingua cinese – wei designi effettivamente “pericolo”, ma ji indichi il “punto cruciale” e non (o non tanto) l’opportunità. Se, filologicamente, la spiegazione del nesso tra wei e ji non è del tutto vera, certo è ben trovata e, come artificio retorico, può risultare abbastanza efficace non solo nel sorreggere le speranze e nel mobilitare le energie …