Mese: Febbraio 2011

"Il fattore coalizione che stana gli astenuti", di Ilvo Diamanti

Da qualche tempo il dibattito politico ha preso in considerazione le coalizioni, oltre ai partiti. O meglio: più ancora dei partiti. Soprattutto in prospettiva elettorale. Visto che le elezioni anticipate, anche se non appaiono probabili, restano, almeno, possibili. Tuttavia, in una competizione tra coalizioni, la maggioranza di centrodestra perderebbe voti, mentre le aggregazioni alternative ne guadagnerebbero. Se utilizziamo, come base-dati di riferimento, il sondaggio dell’Atlante Politico di Demos di due settimane fa, in una competizione di tipo maggioritario a tre, il Centrodestra otterrebbe il 37% dei voti validi (circa 3 punti in meno rispetto alla somma dei partiti), il Centro salirebbe, invece, al 20% (oltre 6 punti in più) mentre il Centrosinistra raccoglierebbe quasi il 43% (4 punti in più). Diverso il risultato di una competizione a due. La “grande coalizione” tra il Centro con il Centrosinistra e la Sinistra si attesterebbe al 56%, mentre il Centrodestra salirebbe al 43%. L’attuale maggioranza, cioè, guadagnerebbe voti (rispetto alla somma dei partiti) ma perderebbe largamente lo stesso. Vincerebbe solo in caso di alleanza del Pd (da solo) …

Camera, Pd: sono democratiche le parlamentari più produttive di Montecitorio

Ghizzoni prima deputata italiana secondo indice Openpolis. “La capogruppo democratica nella commissione Cultura di Montecitorio, Manuela Ghizzoni è la prima deputata italiana nella classifica redatta dall’associazione Openpolis per monitorare l’indice di produttività dei parlamentari. A seguirla altre 4 donne del gruppo del Pd. Ottimo anche il secondo posto nella classifica generale del capogruppo in Bilancio, Pierpaolo Baretta. Secondo l’algoritmo matematico utilizzato per la valutazione dell’efficacia del lavoro, il gruppo presieduto da Dario Franceschini si piazza nelle più alte posizioni. L’Indice di Produttività Parlamentare prende in considerazione la quantità e l’efficacia dell’attività realizzata da ogni Deputato e Senatore dall’inizio della Legislatura (aprile 2008) sino alla data dell’ultimo aggiornamento. L’intero rapporto è scaricabile sul sito www.openpolis.it”. Lo scrive in una nota l’ufficio stampa del Gruppo del Pd della Camera.

"Libia, ora paghiamo il conto" di Gigi Riva

Berlusconi ha ridotto il rapporto con Tripoli a un’adulazione di Gheddafi. E adesso che il Rais è finito, le conseguenze saranno pessime. Sotto ogni punto di vista, da quello economico a quello umanitario. La Libia, come l’abbiamo conosciuta, non esiste più. La sta distruggendo il dittatore che per 41 anni l’ha tenuta con pugno di ferro e in spregio ai più elementari diritti umani. Davanti alla rivolta non ha esitato a ordinare agli sgherri della sua milizia di sparare contro il popolo: la repressione brutale di un uomo che non accetta di lasciare il potere, minaccia una Tienanmen mediterranea, definisce “ratti” e “drogati” i giovani in piazza, accusa l’Italia e gli Stati Uniti di aver fornito razzi ai suoi oppositori. Questo stesso uomo, Muammar Gheddafi, 68 anni, è uno dei migliori amici del nostro primo ministro Silvio Berlusconi che su questo legame ha basato gran parte di una politica estera sconcertante e di cui ci chiedono conto le cancellerie di mezzo mondo. Quando già parte del suo esercito aveva abbandonato il colonnello, unendosi agli insorti …

"L'esperienza vince se il futuro è incerto", di Luigi La Spina

La legge delle primarie nel centrosinistra non ha fatto eccezioni neanche a Torino, ma la sorpresa, questa volta, non è venuta dalla scelta per la candidatura a sindaco, ma dalla grandissima partecipazione al voto, un vero record di affluenza. Il favorito, Piero Fassino, ha ottenuto così un grande successo, con circa il doppio dei consensi raggiunti dal più giovane compagno di partito, Davide Gariglio. La vittoria dell’ex ministro ed ex segretario Ds premia il coraggio di aver accettato, dopo una lunga e prestigiosa carriera di leader nazionale, di tornare nella sua città per rimettersi in gioco nella lotteria delle primarie, una gara fratricida e insidiosa. Dal punto di vista nazionale, invece, conforta le speranze del partito di Bersani che vede non solo il candidato prescelto per la successione a Chiamparino trionfare nettamente, ma soprattutto essere eletto con un amplissimo consenso popolare. Un segnale positivo che, dopo le delusioni di Bari, Firenze e Milano pare confermare, per il Pd, i sintomi di ripresa che i sondaggi indicano nelle ultime settimane. La straordinaria partecipazione alle primarie torinesi …

"Il Cavaliere pronto a tutto per l´appoggio della Chiesa", di Nadia Urbinati

Quanto ci costerà in termini di beni pubblici – come la legge, la scuola, i diritti individuali – la sopravvivenza di questo governo? La domanda non è per nulla retorica visto lo stile da riscossa ideologica con il quale un presidente del Consiglio sempre più debole, in picchiata nei sondaggi, cerca di riprendere in mano le sorti della sua carriera politica.Alla disperata ricerca di sostegno nei settori dell´opinione pubblica a lui più tradizionalmente vicini, il premier ha messo in cantiere un sostanzioso paniere di beni pubblici da offrire alle gerarchie vaticane in cambio di un appoggio. La cronologia non inganna. Il 18 febbraio la delegazione del governo italiano, guidata da Berlusconi incontra la delegazione vaticana con Bertone e Bagnasco. Al centro del colloquio i temi di politica interna e di cosiddetta etica: l´assistenza spirituale negli ospedali e nelle carceri, la legge sul fine vita, la scuola paritaria e il “quoziente familiare”. Il vertice è cortese ma si svolge con qualche imbarazzo: non c´è, ad esempio, il faccia a faccia con il premier. “Non era previsto”, …

"Ma a quella scuola che dice di difendere ha tolto 8 miliardi", di Virginia Lori

Oggi il premier smentisce e si fa paladino di un’istruzione che ha massacrato di tagli: – 130 mila insegnanti, – 45 mila tecnici Ata. E nelle aule si studia in 35. L’Ocse: siamo ultimi per investimenti. Il Calvario della scuola pubblica in questi quasi tre anni di governo Berlusconi si riassume in pochi numeri. Otto miliardi di euro di tagli in tre anni, tagli puri, decisi per fare cassa a spese di un“bene” considerato del tutto inutile, e poi camuffati dalla cosiddetta riforma Gelmini, quella del maestro unico e del grembiulino.130mila insegnanti tagliati, più 45mila tecnici Ata. Un’ecatombe, che ha attaccato al cuore la scuola primaria, che fino a quel momento era uno dei fiori all’occhiello del sistema scolastico italiano, smontando il modulo dei tre maestri che ruotavano su due classi. Per non parlare del tempo pieno, con le domande delle famiglie in aumento e le risposte congelate a quel25%su base nazionale che, in molte zone, significa dire a no a più della metà delle richieste. Non è un caso che per due anni scolastici …

"Dal Cavaliere un colpo di grazia dovremo ricostruire sulle macerie" . Franceschini: "Patetico che dica di essere stato travisato", di Giovanna Casadio

«Berlusconi peggiora sempre di più». E il Pd chiama alla piazza gli insegnanti: siete diventati movimentisti, onorevole Franceschini? «Una parte determinante e centrale del nostro lavoro è in Parlamento e nelle istituzioni. Ma ci sono momenti in cui la coscienza civile di un paese si sveglia ed è una prova di vitalità e di democrazia mostrare indignazione». Dopo le donne il 13 febbraio, ora l´onda della scuola? «Le belle piazze italiane del 13 febbraio erano stracolme di donne e di uomini senza bandiere o simboli di partito. E ora potrebbero riempirsi di italiane e di italiani che difendono la scuola pubblica e il ruolo degli insegnanti». In piazza quindi il 12 marzo, dal momento che gli organizzatori della manifestazione per la Costituzione hanno accolto e rilanciato la sua proposta? «Grande cosa, sarà un´occasione di protesta pacifica e di indignazione civile». Berlusconi ha poi rettificato. «Patetico che dica di essere stato travisato. Le parole del premier scoprono il deserto culturale e la devastazione dei valori di cui è interprete e protagonista. Di fronte alle scuole che …