Mese: Maggio 2015

Edilizia scolastica, Ghizzoni “E’ il grande tema di tutta la legislatura” – comunicato stampa 29.05.15

L’attenzione all’edilizia scolastica è il grande tema che caratterizza tutta questa legislatura, dal Governo Letta al Governo Renzi: la conferma arriva dalla deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera, che elenca tutti i provvedimenti che, proprio in queste settimane, si stanno definendo in questo ambito. Ecco la sua dichiarazione: “Ho partecipato in mattinata a Modena all’inaugurazione dell’installazione “La mia scuola è”, in piazza Roma. Si tratta davvero di una bella iniziativa, promossa da Cittadinanzattiva, che, ancora una volta, dobbiamo ringraziare per la continua opera di stimolo alle istituzioni, sia nazionali e locali, sui temi legati all’edilizia scolastica. Non è un caso che questa installazione che mette a confronto due strutture scolastiche, una in negativo e un’altra in positivo, venga inaugurata a Modena proprio il 29 maggio, il giorno della seconda scossa che provocò nuovi crolli e morti nella Bassa. L’edilizia scolastica è il grande tema che attraversa tutta questa legislatura, dal Governo Letta al Governo Renzi. Proprio oggi il ministro Giannini firma il decreto che approva la programmazione nazionale triennale …

“Mattarella: da settori Stato ostacoli a verità strage di Brescia” – askanews 28.05.15

E’ “sconfortante” la mancata condanna dei responsabili della strage di piazza della Loggia: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito, in un messaggio, l’importanza della memoria e della ricerca della verità, e non ha trascurato di sottolineare il ruolo di “settori” dello Stato nell’ostacolarla. “Sono con voi, e con i cittadini di Brescia, che non dimenticheranno mai – ha scritto – la tremenda strage del 28 maggio 1974. Quel vile attentato stroncò otto vite umane, provocò il ferimento di un centinaio di persone e produsse una ferita profonda non solo nell’animo sconvolto dei familiari ma nell’intero corpo sociale del nostro Paese”. “Fu un’azione eversiva, il cui scopo – ha detto il capo dello Stato – era quello di destabilizzare l’ordine democratico e costituzionale. La solidarietà umana, che tutta la comunità nazionale deve a Brescia, e in particolare a coloro i quali piangono i parenti e gli amici scomparsi, non può essere disgiunta dalla mobilitazione civile: la bomba di piazza della Loggia aveva come bersaglio la convivenza, la partecipazione, la libertà politica e sindacale. Di …

Carpi – Festa Nazionale ANPI

La Festa Nazionale dell’ANPI nel 70° Anniversario della Liberazione e in un luogo a poca distanza dal Campo di Fossoli – gestito dai fascisti e di “smistamento” per destinazioni terribili – assume un significato profondo e importante. Dal 30 maggio al 2 giugno sarà una grande iniziativa popolare particolarmente impegnata sui temi dell’antifascismo, della Costituzione, della democrazia. E sarà anche un’occasione per raccontare il nostro Paese, in continuità tra i sogni di ieri, dei combattenti per la libertà, e quelli di oggi, di giovani e adulti che ogni giorno, seppur in maniera diversa, resistono. Ore 18,00-20,00 | Piazza Re Astolfo Forum Il punto sul contrasto politico e giuridico ai neofascismi. Presiede Guido Caldiron, Giornalista e storico. Intervengono: Vania Bagni, ANPI provinciale di Firenze, Manuela Ghizzoni, Deputata, Raffaele Mantegazza, Docente di Pedagogia Interculturale – Università Bicocca di Milano, Carla Marcellini, Storica e membro del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI), Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale ANPI

“Immagini da Medioevo Ma dobbiamo risvegliarci”, di Raffaele La Capria 24.05.15

M a è davvero esistito un tempo in cui si rideva delle battute di Flaiano, si andava da Rosati, si parlava dell’ultimo libro e dell’ultimo film e il mondo ci pareva normale? Sembra impossibile. Siamo passati in breve dall’età dell’oro all’età del ferro, dall’età moderna al Medioevo, dall’età dell’uomo all’età della bestia, delle orde selvagge, delle teste tagliate. E migliaia di disperati in fuga dalle guerre, le bombe, gli stupri, di disperati con mogli e con figli,vaganti per mesi, per anni nei deserti, in viaggi interminabili di fame e di sete di freddo, fino a un mare infido dove molti affogano quando sono vicini alla meta, fino a un’isoletta troppo piccola per accoglierli tutti, fino a un Paese troppo povero e in grandi difficoltà nonostante gli sforzi che fa. Com’è diventata insopportabile la vita che facciamo quando tanto dolore ci invade attraverso gli schermi della televisione mentre stiamo nella stanza sul divano a guardare quelli che sono inghiottiti dal mare! Io non trovo le parole per dire come all’improvviso mi sembra strano e inopportuno continuare …

“Ho inventato io la “Buona Scuola” ma non convinco i colleghi”, di Marco Lodoli – La Repubblica 22.05.15

E’ la mattina del 5 maggio e nella mia scuola a Torre Maura, a Roma, succursale dell’Istituto professionale Falcone-Pertini, ci siamo solo io e la preside, arrivata dalla centrale per aprire il portone e garantire agli studenti le ore di lezione. Ma di studenti nemmeno l’ombra. SONO tutti in sciopero insieme agli insegnanti. La preside ci tiene a mostrare una certa serenità, da ammiraglio che non perde la calma, anche quando la nave sembra paurosamente inclinata. Vago per i corridoi deserti con le mani dietro la schiena e penso che qualcosa in questa riforma non è andato come doveva, visto che i miei colleghi sono compattamente, convintamente ostili. Mi sento ancora più dispiaciuto perché ho partecipato a tante riunioni al ministero della Pubblica Istruzione, ormai un anno fa, per progettare la Buona Scuola. Sono stato proprio io, in una mattinata di luglio, a suggerire il nome. Doveva chiamarsi “la scuola dell’unità e delle convergenze”, o qualcosa di simile, una formula astratta e incomprensibile che alza una cortina di fumo sulla verità quotidiana, e allora presi …

Se la donna tira la carretta, di Chiara Saraceno – La Repubblica 21.05.15

Le donne italiane hanno mantenuto i, bassi, livelli occupazionali precedenti la crisi, a differenza degli uomini che invece hanno perso centinaia di migliaia di posti di lavoro e sono lontani dal recuperarli nonostante la piccolissima ripresa di questi mesi. L’effetto di questo andamento opposto, secondo quanto emerge dal rapporto annuale Istat presentato ieri, è stato duplice. Da un lato si è ridotto il gap di genere nei tassi sia di occupazione sia di attività, nonostante non ci sia stato un effettivo miglioramento per le donne, che partivano da una situazione di forte svantaggio. Dall’altro lato è aumentata la percentuale di famiglie in cui l’unico percettore di reddito è una donna: dal 9,6 per cento del 2008 al 12,9 per cento del 2014, pari a circa due milioni e mezzo di famiglie. Il fenomeno è più netto nel Mezzogiorno, dove è più visibile la contestuale diminuzione delle famiglie non di pensionati in cui l’unico percettore di reddito è un uomo, stante la maggiore gravità della perdita occupazionale in quelle regioni. Come era stato già rilevato nel …