Anno: 2008

Violenza, una sintesi difficile

L’on. Ghizzoni risponde ai quesiti che la consigliera comunale Daniela De Pietri ha rivolto alla politica sul fenomeno della violenza contro le donne, dalle pagine del settimanale “La Voce” di Carpi. Ecco di seguito il testo del suo intervento “In Italia e in Europa le donne tra i 15 e i 60 anni muoiono più per violenza che per incidenti o malattie. Quindi non è per distrazione o per sottovalutazione del problema se il disegno di legge Pollastrini non è ancora legge dello Stato. Anzi, si potrebbe dire, paradossalmente, che è per eccesso di attenzione e di soluzioni proposte se ancora oggi non abbiamo una legge dedicata. All’esame della Commissione Giustizia della Camera, infatti, ci sono ben sedici progetti di legge abbinati a quello governativo, che rappresentano i diversi approcci con i quali si presume di contrastare il fenomeno. La proposta del Governo – emendabile e pertanto perfettibile – attiene non soltanto ai profili repressivi e punitivi ma anche a quelli preventivi di natura socio-culturale e di sostegno della vittima e, per la prima volta …

“L’incoscienza di una sfida”

Clara Sereni spiega, in questo suo intervento pubblicato dall’Unità dell’8 agosto, perché ha accettato l’incarico di coordinatrice della lista per Veltroni in Umbria Avevo detto mai più. Mai più politica «politicante», mai più incarichi, mai più responsabilità di governo delle cose e delle persone. Quelli che ho avuto in passato mi avevano fatto passare la voglia e la fantasia, tanto più che ambizioni non ne ho mai coltivate. E le cose di cui non ho smesso di occuparmi – scrittura e volontariato – mi sembrano da tempo sufficienti ad assolvere il mio debito con l’umanità: perché scrivere e occuparsi degli ultimi è comunque un modo di fare politica, generalmente più congeniale alle mie capacità (dunque foriero di ansie minori), e anche ai miei desideri.

Veltroni riesce a farsi ascoltare

Una nota di Manuela Ghizzoni a margine dell’intervista a Walter Veltroni realizzata da Monica Maggioni alla Festa dell’Unità di Modena Veltroni parla con convinta pacatezza, senza concedere distrazioni all’ascoltatore. È un efficace narratore, persuasivo per passione e per argomenti. Discorre di politica con invidiabile semplicità, senza ricorrere alle astruse formule magiche del politichese; al contrario si riferisce costantemente all’orizzonte degli ideali e dei valori e richiama alla nostra attenzione quanto sia appagante impegnarsi per gli altri e per il proprio Paese. Veltroni, in questo modo, riesce a farsi ascoltare anche da quanti ritengono la politica italiana ormai una fiera delle vanità, priva di virtù; ed è per questo che Veltroni rappresenta la figura di sintesi del futuro Pd. Nella conversazione con Monica Maggioni alla Festa dell’Unità di Modena, Veltroni ha illustrato l’Italia che vorrebbe ed ha approfondito alcuni temi – già presenti nel suo “manifesto di Torino” – con cui dovrà confrontarsi il nascente Pd: lotta alla precarietà, sicurezza dei cittadini, merito e valorizzazione dei talenti, fiducia e ottimismo, orgoglio di essere italiani. Noi – …

“La pericolosa disperazione dell’antipolitica“

Nei giorni scorsi un lettore del Sole 24 Ore che dichiara di versare al fisco 900mila euro di Irpef ha scritto al giornale una lettera sconsolata nella quale confessa di essere fortemente tentato di evadere le tasse in quanto, spiega, continua a dare soldi allo Stato senza avere in cambio servizi efficienti né una Pubblica amministrazione che funzioni. Al cittadino deluso risponde il ministro dell’Ecnomia Tommaso Padoa Schioppa con una lettera al giornale che riportiamo qui di seguito. Caro direttore, mi rivolgo all’autore della sconsolata lettera («Pago 900mila euro di Irpef ma so che saranno buttati») che il Suo giornale ha pubblicato ieri. L’autore è un cittadino esemplare: «non mi è mai pesato pagare le tasse»; «lavoro in effetti moltissimo: mi sveglio alle 4,45 ogni mattina»; «non lavoro per i soldi»; «uno stile di vita morigerato»; «mi impegno al massimo e cerco di trattare con la stessa attenzione sia le pratiche piccolissime che quelle ingenti».

Approvata la Finanziaria 2008

21 dicembre 2007 – Il Parlamento non ha peggiorato la Finanziaria dal punto di vista degli effetti sulla finanza pubblica. Anzi l’ha migliorata. Ha ridotto di 400 milioni il saldo netto da finanziare e si sono ampliate le questioni affrontate, trovando le risorse attraverso modifiche alle entrate e alle uscite. Non vi è stato, insomma, l’assalto alla diligenza, sebbene non siano mancati gli interventi localistici e microsettoriali. Ecco diseguito un commento dell’on. Maino Marchi. In allegato una sintesi dei provvedimenti contenuti in Finanziaria. Il Senato ha concluso la maratona di approvazione della Finanziaria, confermando il testo già approvato dalla Camera dei Deputati. In questi giorni si sono sentiti diversi commenti sulla Finanziaria, sulla sua “lievitazione” rispetto all’impostazione originaria del Governo, sugli aspetti fiscali, sulla dimensione della spesa pubblica, sull’equità e sui problemi di competitività del Paese. In una fase dove la politica e le istituzioni non sono certo al centro delle benevolenze del Paese, va innanzitutto sottolineato che il Parlamento non ha peggiorato la Finanziaria dal punto di vista degli effetti sulla finanza pubblica. Anzi …

Giunta per gli studi storici, garantire risorse e autonomia

Restituire alla Giunta centrale per gli studi storici e agli istituti ad essa collegati gli strumenti di autogoverno e l’autonomia scientifica dal potere politico che il precedente governo ha tentato di mettere in discussione. E’ questo l’obiettivo principale della proposta di legge sul riordino del prestigioso organismo scientifico che ha come prima firmataria l’on. Manuela Ghizzoni. La Giunta centrale per gli studi storici – che con l’attuale proposta di legge diventa Giunta storica nazionale – è un organismo nazionale che dal 1934 coordina l’attività degli istituti e degli enti di ricerca storica italiani. La Giunta rappresenta un fondamentale punto di riferimento per gli studiosi italiani e stranieri data l’eccellenza delle iniziative scientifiche promosse a sostegno della cultura storica. Tanto che nel passato le cariche di presidente e di membri della Giunta e degli istituti sono state ricoperte da storici come Gaetano De Sanctis, Aldo Ferrabino, Raffaele Ciasca, Armando Saitta, Federico Chabod.

MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO

Palazzo del Quirinale , 31 dicembre 2007 A voi che mi ascoltate, e a tutti gli italiani, in patria e all’estero, sento di dovere una risposta, insieme con il più sincero, cordiale augurio. Una risposta alla domanda che più ci inquieta: come dobbiamo guardare all’anno che sta per iniziare, con quali preoccupazioni e con quali motivi di speranza e di fiducia? E’ una domanda non facile, alla quale vorrei provarmi a rispondere partendo da quel che dell’Italia ho visto e ho potuto intendere lungo tutto il 2007, attraverso un gran numero di visite e di incontri.