"Cig, seicentomila a zero ore. Per loro 7500 euro in meno", di Felicia Masocco
C’è una crisi che dura da molto più tempo di quella di governo. È una crisi di cui governo e maggioranza non si sono occupati e ora dà un po’ la nausea vedere quante energie vengono invece impiegate da falchi e colombe nel mercimonio di voti e poltrone. E se nei Palazzi si contano le ore i giorni per capire chi avrà ancora uno scranno e chi no, 1 milione e 630 mila lavoratori italiani contano le ore non lavorate, le relative paghe che non entrano, i giorni che mancano alla fine di un mese da sbarcare in austerity. Sono uomini e donne che tra gennaio e novembre 2010 sono stati messi – chi più a lungo, chi meno – in cassa integrazione. Tra loro ci sono 600mila lavoratori che negli undici mesi non hanno mai messo piede nella fabbrica, nell’ufficio, nel cantiere nel negozio: sono i cassintegrati “a zero ore”. Un’assenza coatta dal lavoro che tradotta in soldi fa 4 miliardi circa, 7.500 euro per famiglia, 683 euro in meno al mese. È la …
