Anno: 2010

"Cig, seicentomila a zero ore. Per loro 7500 euro in meno", di Felicia Masocco

C’è una crisi che dura da molto più tempo di quella di governo. È una crisi di cui governo e maggioranza non si sono occupati e ora dà un po’ la nausea vedere quante energie vengono invece impiegate da falchi e colombe nel mercimonio di voti e poltrone. E se nei Palazzi si contano le ore i giorni per capire chi avrà ancora uno scranno e chi no, 1 milione e 630 mila lavoratori italiani contano le ore non lavorate, le relative paghe che non entrano, i giorni che mancano alla fine di un mese da sbarcare in austerity. Sono uomini e donne che tra gennaio e novembre 2010 sono stati messi – chi più a lungo, chi meno – in cassa integrazione. Tra loro ci sono 600mila lavoratori che negli undici mesi non hanno mai messo piede nella fabbrica, nell’ufficio, nel cantiere nel negozio: sono i cassintegrati “a zero ore”. Un’assenza coatta dal lavoro che tradotta in soldi fa 4 miliardi circa, 7.500 euro per famiglia, 683 euro in meno al mese. È la …

"Chi paga il prezzo dei tagli all'istruzione", di Tito Boeri

In tutti i paesi avanzati è stato il lavoro poco qualificato a pagare il conto più salato nella Grande Recessione. Negli Stati Uniti un quarto dei lavoratori con meno di 12 anni di istruzione ha perso il lavoro tra il 2007 e il 2009. A chi aveva studiato anche solo quattro anni in più è andata molto meglio: “solo” uno su dieci ha vissuto il trauma della perdita del lavoro. Nell’area dell’euro il tasso di disoccupazione tra chi ha al massimo completato la scuola dell’obbligo è aumentato di più di quattro punti percentuali in due anni Quello dei laureati è rimasto quasi invariato. Oggi la probabilità di essere disoccupato tra chi ha una laurea è un terzo di quella di chi ha solo un diploma di scuola secondaria inferiore. Prima della crisi il rapporto era di uno a due. Le cose in Italia non sono molto diverse: l´unica differenza è che da noi molte persone con basso livello di istruzione rimangono ai margini del mercato del lavoro. I divari nei tassi di occupazione tra laureati …

"Se non è libera che ricerca è" Michele Ainis

Un doppio intervento di Elena Cattaneo su «Embo Reports», giornale dell’European Molecular Biology Organization (il primo è un’intervista, il secondo un articolo scritto insieme a Gilberto Corbellini) accende i riflettori della comunità scientifica internazionale sul difficile rapporto fra politica e ricerca in Italia. Ma per illuminare i fatti, bisogna innanzitutto rievocare l’antefatto. L’anno scorso il ministero della Salute ha pubblicato un bando di finanziamento sulle cellule staminali, escludendo espressamente i progetti che contemplassero l’uso di staminali embrionali umane. Da qui il ricorso di tre ricercatrici (la stessa Cattaneo, con Elisabetta Cerbai e Silvia Garagna), dato che la legge 40 non vieta d’utilizzare queste cellule, e dato inoltre che l’articolo 33 della Costituzione protegge espressamente la libertà della scienza, che è in primo luogo libertà dalla politica, dai suoi artigli, dai suoi pantagruelici appetiti. Risultato? Prima il Tar del Lazio, poi il Consiglio di Stato hanno respinto l’istanza di sospensione del bando. Sul merito del ricorso si vedrà più avanti, ma per l’appunto i segnali non sono affatto incoraggianti. Nel frattempo succede, per esempio, che lo …

“Stupida esibizione di bullismo politico contro i giovani Pdl”

La condanna dell’on. Manuela Ghizzoni e del segretario Pd Davide Dalle Ave: “Ha avuto l’unico risultato di oscurare la civilissima protesta della grande maggioranza dei ragazzi”. Una condanna “senza se e senza ma” dell’episodio di intolleranza contro un gruppo di giovani carpigiani del Pdl arriva dal segretario del Pd di Carpi Davide Dalle Ave e dall’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura della Camera. “E’ stata una stupida esibizione di bullismo politico – ha commentato l’on. Ghizzoni – che ha avuto come unico risultato quello di oscurare la civilissima protesta della grande maggioranza dei ragazzi e dare fiato alle trombe di chi, come sempre, non aspetta altro che gettare fango sulle legittime richieste che arrivano dal mondo della scuola. Come opposizione abbiamo contrastato i provvedimenti del governo e condividiamo le critiche ai tagli del governo da parte del mondo della scuola – ha aggiunto la parlamentare del Pd – e oggi mi pare importante sottolineare la maturità degli studenti che hanno dato vita a una protesta pacifica e responsabile grazie alla responsabilità …

L'università affonda, l'italia non cresce: ultimi in Europa per risorse all'università e penultimi al mondo per la crescita.

La vera emergenza italiana è la ricerca. L’università è la sede primaria della ricerca. L’università italiana arranca: un buon livello medio, vette di eccellenza, ma difficoltà sempre maggiori nella competizione internazionale. Siamo in grande ritardo per numero dei laureati e dei ricercatori, investimenti per gli studenti, apertura internazionale. Siamo ultimi in Europa per investimenti in università (solo lo 0,8% del PIL, media UE/OCSE 1,3%). La ricerca è la via per uscire dalla crisi. La crescita e la produttività sono legate alla ricerca e all’innovazione. Gli altri paesi per uscire dalla crisi puntano tutto sulla conoscenza: la Francia ha investito 11 miliardi per l’università e 8 per la ricerca, nessun paese europeo ha ridotto gli investimenti in ricerca. Per tutti, ma non per l’Italia, fanalino di coda per crescita economica. Negli ultimi 10 anni l’Italia è cresciuta del 2,43%: siamo penultimi al mondo, peggio di noi solo Haiti. Il governo Berlusconi in 3 anni ha ridotto gli investimenti in università del 20%, oltre 1,3 miliardi di euro. Mentre spendeva 6 miliardi per Alitalia e per togliere …

"Libri come scudi o book blocks, storia di un'idea nata alla Sapienza di Roma e arrivata fino a Londra" di Andrea Franceschi

La protesta degli studenti italiani e inglesi si salda sotto il segno dei cosiddetti «book blocks». Lo dicono le immagini delle manifestazioni gemelle di Londra e di Roma e lo dice un comunicato sul sito Indymedia London: gli studenti inglesi adottano l’idea dei «libri scudi» su ispirazione e in solidarietà con gli studenti italiani. I classici della letteratura contro i manganelli «Questa protesta (quella contro l’aumento delle rette universitarie ndr.) è una forma di difesa di ciò che è sotto attacco: università, librerie pubbliche, letteratura, pensiero, cultura e lavoro. In queste settimane – si legge nel testo – abbiamo provato a protestare pacificamente, ma abbiamo incontrato i manganelli della polizia. Portando i libri nelle strade vogliamo mettere in evidenza che questa violenza non è rivolta ai singoli individui, ma al pensiero, all’educazione e alla libertà di espressione». L’idea nata alla Sapienza di Roma L’idea di armarsi di scudi di gommapiuma colorati con i titoli dei grandi classici della letteratura è nata un pomeriggio di novembre all’università La Sapienza di Roma. La definizione «book blocks» invece …

"Marchionne disprezza l´Italia ma dimentica che qui è monopolista", di Roberto Mania

Parla il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: “Sul contratto nazionale non può decidere la Fiat”. E accusa: “La mossa del Lingotto indebolisce il sistema di Confindustria, ma nasce dalla loro volontà di destrutturare le regole” «Marchionne deve smetterla di disprezzare l´Italia. E non per gli aiuti che la Fiat ha ricevuto in tanti anni. Ma perché questo Paese ha permesso alla Fiat di essere monopolista, gli ha garantito un grande mercato interno e un importante portafoglio marchi, tra cui quello dell´Alfa Romeo. Grazie a tutto questo la Fiat di Marchionne ha potuto scalare la Chrysler». Susanna Camusso, segretario generale della Cgil da poco più di un mese, sta tornando a Milano dopo aver partecipato alla manifestazione del Pd. La sfida con Marchionne sarà la sua prova del fuoco da leader della Cgil. Lei non sarà la “signora del no”, ma su tutto vuole trattare rispettando le regole del gioco e non facendosele imporre dagli altri. Chiama in causa la Confindustria: «Spetta alla Marcegaglia invitare Cgil, Cisl e Uil a un confronto sull´eventuale contratto nazionale …