Anno: 2010

Appello per il Risveglio civile dell'Italia

Con l’Italia che vuole cambiare. Sottoscrivi e diffondi l’appello già firmato da alcuni intellettuali a sostegno della manifestazione di sabato 11 dicembre. Tra i firmatari Bodei, Scola, Urbinati, Schiavone, Galli. L’Italia si trova ad affrontare uno dei passaggi più difficili e preoccupanti della sua storia repubblicana. La crisi economico-sociale rischia di intrecciarsi con la crisi democratica, in una situazione in cui la condizione di giovani, famiglie e imprese risente drammaticamente della recessione degli ultimi due anni e dell’assenza di qualsiasi iniziativa del governo in grado di promuovere una ripresa della produzione e dei consumi, di ridurre le diseguaglianze sociali, di contrastare la disgregazione del Paese, di investire su scuola, università e ricerca quali risorse fondamentali per il futuro. Le manifestazioni di studenti e ricercatori di questi giorni segnalano un disagio che va ben al di là dell’opposizione alla finta riforma dell’Università voluta dal governo. Esse rivelano l’inquietudine di una generazione rispetto all’incapacità di chi ha governato finora di offrire un orizzonte di futuro e di speranza. La condizione e lo stato d’animo dei giovani sono …

"Il Pd vuole addizionali Irpef e Tarsu in un'unica imposta", di Eugenio Bruno

Per vincere la partita sul fisco municipale il Pd punta sull’Ics. Che sta per imposta comunale sui servizi: la nuova “service tax” sugli immobili che i democratici vorrebbero introdurre per accorpare Tarsu, Tia e addizionale comunale all’Irpef e dare una vera autonomia tributaria ai sindaci. Da contrapporre a quella (a loro dire) finta, contenuta nel decreto attuativo del federalismo che è all’esame della commissione bicamerale guidata da Enrico La Loggia (Pdl). Dunque sulla riforma cara al Carroccio il Pd non mollerà di un millimetro. Crisi o non crisi, l’attuazione della delega andrà avanti. Sia con questo governo sia con un esecutivo di transizione. A ribadirlo è stato ieri il segretario Pier Luigi Bersani, nel corso di una conferenza stampa alla Camera: «Noi siamo – ha sottolineato – con le nostre idee, interessati ad una seria riforma federalista. Come siamo interessati ad una seria riforma della legge elettorale». Idee che è stato il capigruppo in bicamerale, Walter Vitali, a illustrare. A partire dal warning sullo stato dell’arte. L’ex primo cittadino di Bologna ha evidenziato come, a …

"Maghi, astrologi, sondaggisti Nell´attesa del D-day via alla guerra dei pronostici", di Filippo Ceccarelli

Si può sempre scherzare sulla magia, e ancora di più su chi s´improvvisa esperto in vaticini politici. E infatti scherzava l´altro giorno il sottosegretario portavoce Paolo Bonaiuti: «Aspettiamo di vedere i maghi e i maghetti dell´opposizione che ora prevedono sconquassi per il governo la sera del 14 dicembre: quando dovranno buttare via il cappello a cono e la bacchetta magica». Non si sa chi fossero esattamente questi maghetti. Ma certo ieri di nuovo Bonaiuti ha insistito con l´argomento in una videointervista sul Corriere.it: «Io ho già protestato contro tutti i maghi, stregoni, cartomanti e chiaroveggenti – qui per la verità il sorridente sottosegretario ha usato la parola francese, claire voyant – che cercano di dire che finirà male. Noi avremo la fiducia sia al Senato che alla Camera». Ora, con tutto che l´arte della previsione politica finisce col ricordare abbastanza da vicino quella degli aruspici etruschi che esaminavano il fegato degli animali (il più celebre è l´antica riproduzione conservata nel museo civico di Piacenza), ecco, tutto lascia credere che quello del portavoce del governo sia …

"Sotto l'albero di Natale il contratto nazionale rischia di scomparire", di Bruno Ugolini

Molti lavoratori rischiano di trovare, in questo tormentato 2010, sotto l’albero di Natale, una triste sorpresa: la scomparsa del contratto nazionale di lavoro. È l’argomento di moda, da Pomigliano, a Mirafiori. Sergio Marchionne vuole un contratto tutto suo,nemmeno riservato al settore dell’auto. E già minaccia, se non verrà obbedito, di portare Mirafiori negli Usa. Non importa se la scelta di cancellare il contratto nazionale avrebbe un effetto a cascata. Ciascun imprenditore sarebbe incoraggiato a inseguire lo stesso obiettivo, magari facendo leva su rapporti di forza, nella propria impresa, sfavorevoli alla presenza sindacale. Sarebbe la giungla e renderebbe inutili anche le organizzazioni «nazionali», rimaste gusci vuoti, come Cgil, Cisl, Uil ma anche Confindustria, Federmeccanica. Come mai si os atanto?E’ chiaro che la crisi economica, l’ondata di casse integrazioni e chiusure, indebolisce il potere sindacale. Una fragilità aumentata dalle divisioni interne, da approcci diversi, tra dialoganti- accomodanti e resistenti ad oltranza. Cade proprio in questi giorni un anniversario importante: 50 anni fa gli elettromeccanici milanesi conun Natale di lotta segnavano una delle prime tappe della riscossa operaia …

Compravendita di deputati: scandalo o reato?

“Berlusconi, ha generato fallimento e instabilità. Il problema di tutto è quella instabilità non ricada sul paese”. Pier Luigi Bersani ha criticato con durezza le voci di compravendita di deputati in vista del voto di sfiducia, martedì prossimo. “Leggo i giornali e mi sorge spontanea una domanda: se ci si rivolge a parlamentari facendo opera di convinzione non solo sotto il profilo politico e culturale, ma anche a quello materiale siamo di fronte a uno scandalo o a un reato di corruzione?”, ha dichiarato il segretario del Pd nel corso di una conferenza stampa a Roma sul federalismo fiscale. “Questo lo vorrei chiedere ai commentatori e agli esperti, ho sentito voci che mi auguro infondato e che mi preoccupano per la salute della democrazia. C’è un’aria che suscita qualche inquietudine”. Dunque, ha aggiunto, “vorrei che ci si occupasse di questa cosa”. Pier Luigi Bersani ha respinto le accuse rivolte dalla maggioranza a chi vorrebbe provocare instabilità e un ribaltone formando un governo di transizione. “Gli argomenti della stabilità e del ribaltone sono al solito un …

Sicurezza: polizia in piazza in tutta Italia, anche ad Arcore

Un centinaio di poliziotti staziona da stamattina davanti a Villa San Martino ad Arcore, ma non per proteggere il premier. Gli agenti, appartenenti a tutte le principali sigle sindacali della polizia, stanno dando vita ad una manifestazione di protesta contro i tagli al bilancio delle forze dell’ordine. Analoghe manifestazioni sono in corso in tutto il territorio nazionale. Sotto accusa il taglio di circa 2 miliardi e mezzo di euro in tre anni; la manovra finanziaria che, dal prossimo 31 dicembre, fissa un tetto massimo allo straordinario e alle indennità operative e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul “comportamento irresponsabile” avuto dal Governo che “sinora ha disatteso ogni impegno assunto in campagna elettorale e nei documenti programmativi sui versanti della sicurezza e delle connesse politiche per il personale”. da rassegna.it ****** Cento agenti a Villa San Martino Protesta contro i tagli alla polizia Il presidio davanti alla residenza di Arcore del premier Silvio Berlusconi. Cortei anche nel resto d’Italia LA MANIFESTAZIONE Tutti a Villa San Martino. Un centinaio di agenti di polizia sta protestando davanti alla residenza …

"Il ciclone wikileaks e il bisogno di capire", di Ezio Mauro

Che dice di noi, il ciclone Wikileaks? Si può cominciare a rispondere, oltre le voci segrete degli ambasciatori americani svelate dai cable che Julian Assange ha rovesciato sul mondo, prima di consegnarsi all´arresto a Londra, per l´accusa di stupro. Questa vicenda parla di tre cose che potremmo riassumere in una formula: informazione, potere e democrazia al tempo di Internet. Internet, oggi giunto alla sua massima potenza, è lo strumento usato da WikiLeaks per scardinare i forzieri della superpotenza diplomatica americana ed estrarne i segreti che riguardano tutto il mondo, dal Medio Oriente alla Cina, all´Iran, all´Europa, alla Corea. Il primo problema è la vulnerabilità dei segreti di Stato. Ovviamente le democrazie – e una grande democrazia come gli Stati Uniti – sono più esposte a queste infiltrazioni dei sistemi chiusi e bloccati come gli Stati autoritari, sia per la libertà dei mezzi d´informazione e l´autonomia dei soggetti sociali, e sia perché seguono regole e procedure collaudate e conosciute nello scambio interno di dati e notizie su alleati, competitori e avversari. Gli Stati – e le …