"Silvio e il falò delle vanità", di Filippo Ceccarelli
Polvere di stelle, ma un po´ anche polvere di stalle, dopo le rivelazioni di WikiLeaks che del presidente Berlusconi hanno appena cominciato a mettere in evidenza l´inadeguatezza politica, la vanità personale, lo stile di vita borderline, le condizioni di salute preoccupanti e più in generale l´impressione che egli non continuerà a guidare ancora per molto una nazione come l´Italia. Ciò nonostante, o forse proprio per questo, il Cavaliere ha ieri trovato il modo di proclamare ancora una volta ciò che lui pensa di se stesso: «Io sono stato la star degli ultimi due summit internazionali. Tutti venivano a farsi le foto con me – ha aggiunto – non solo per la mia esperienza, ma anche perché tutti mi conoscono come un tycoon e non come un politico». Sottinteso, come tutti gli altri «maneggioni» che mai potrebbero rappresentare l´Italia come faccio io, io, io, io e via dicendo secondo i moduli della più scontata e pervicace egolatria. Ora, solo la faccenda delle foto è teneramente inedita, nella sua ingenuità quasi infantile, e forse è perfino accaduto …
