Anno: 2010

"Immigrati e balle mediatiche. C’è un’Italia che non ha paura", di Vittorio Emiliani

Dicono che sono una decina di milioni, ma sono la metà. E che arrivano via mare, mentre è solo una minima parte. E che sono concentrati nelle regioni del centrodestra, Ma è in Emilia che sono di più. Sono ancora recenti le proteste disperate di immigrati irregolari truffati da imprenditori con molto pelo sul cuore. Immigrati sulla gru a Brescia, nelle cui fabbriche venne eletto una ventina di anni fa il primo delegato sindacale extra-comunitario, Amhed se ben ricordo. Immigrati sulla ciminiera di Bresso alle porte di Milano. Necessari alla produzione industriale, al Nord e al Centro. Ma dove si concentrano in Italia gli immigrati regolari? Ci sono “balle mediatiche”, per usare un termine berlusconiano, da sgonfiare. La prima: gli immigrati in Italia sono una decina di milioni o giù di lì. Balle: nel 2010 (dati Caritas) risultano 5 milioni, la metà di quella cifra “terroristica”. La seconda: dal mare arrivavano centinaia di migliaia di clandestini. Balle: erano meno di trentamila all’anno (il grosso arriva, tuttora, via terra, da est). Un’altra ancora: quella immigrazione si …

"Colosseo, restauro flop gli sponsor non ci sono", di Carlo Alberto Bucci e Dario Pappalardo

Il capofila Diego Della Valle alla fine si è ritrovato da solo. Perché la cordata di imprenditori che lo dovevano seguire nell´impresa di salvare il Colosseo si è sciolta. È stata un flop la gara per la ricerca degli sponsor, bandita il 4 agosto, che doveva raccogliere le proposte per il restauro del simbolo di Roma: i pochi candidati che si sotto fatti sotto sono risultati infatti inadeguati al compito. Ma ora rischia di diventare un flop che va oltre la piazza dell´anfiteatro Flavio la formula di finanziamento integrale da parte dei privati di un bene pubblico, che il ministro Bondi aveva definito un «modello da applicare anche ad altri monumenti del nostro Paese». A un mese dalla chiusura delle buste, «l´uovo di Pasqua è stato aperto» ma dentro non c´era la «sorpresa giusta» che aveva sognato il sindaco di Roma Alemanno. Secondo la Uil Beni Culturali, «la commissione che doveva esaminare le domande del concorso internazionale, composta da 5 persone, non si è mai riunita. Ciò che meraviglia è il fatto che il bando …

«Il governo non vuole ascoltarci ma noi adesso non ci fermiamo», di Jolanda Buffalini

La protesta studentesca. Cortei e occupazioni: «Si va avanti almeno fino al 9 dicembre». Assemblea alla Sapienza. «Difendiamo i baroni? Assurdo, lottiamo per il diritto allo studio». La mobilitazione continua. «Saremo in piazza quando il ddl andrà in discussione al Senato». «Gravissima la militarizzazione della città. Il sit in a Montecitorio era autorizzato». Dipartimento di Fisica, palazzina Marconi, città universitaria, Roma: la lotta continua. Fra i cartelloni appesi all’ingresso ce n’è uno con il curriculum di Mariastella Gelmini e un altro che raffronta i tagli a università e ricerca con gli stanziamenti per il Ponte di Messina e per la TAV. Gli studenti sono in assemblea nell’aula Majorana, affollatissima. Discutono su come andare avanti: «Saremo di nuovo in piazza quando il ddl Gelmini andrà in discussione al Senato». Intanto arriva l’appello di tutte le associazioni: «Per quella data occupazione simbolica di tutti i rettorati». Le decisioni di questa assemblea dovranno coordinarsi con quelle delle altre facoltà occupate, alla Sapienza sono Medicina e Giurisprudenza (fatto quasi senza precedenti), Scienze politiche e Lettere. Poi c’è Architettura a …

"Anche la lingua ha fatto la storia d'Italia", di Michele Ainis

Lo Stato italiano ha 150 anni, la lingua italiana 7 secoli. Ma la Repubblica italiana ha mai saputo imbastire una politica linguistica? A parte qualche legge che prescrive l’italiano nell’etichettatura del cacao o nei fogli informativi dei giocattoli, la risposta è no. O meglio, una legge ci sarebbe: la n. 4 del 1974, che ha vietato a tutti gli uffici pubblici di usare le parole lebbra, lebbroso, lebbrosario. Qui però non s’affaccia l’esigenza di proteggere la lingua italiana, ma casomai l’opposto, perché vi si prescrive che questi termini vengano sostituiti da «Morbo di Hansen» o da «hanseniano». Dunque una legge all’insegna del politicamente corretto, anche a costo di suonare incomprensibile per chi non abbia in tasca un paio di lauree in medicina: difatti negli usi collettivi sentirsi dare del lebbroso significa ricevere un insulto, mentre se apostrofi qualcuno chiamandolo hanseniano otterrai in cambio uno sguardo stralunato. In compenso c’è un fiume normativo che si riversa sulle minoranze linguistiche, dividendole però in figli e figliastri (il gruppo tirolese di lingua tedesca è fra le minoranze più …

A Caserta con Cosentino camorra e politica a braccetto. Voti contro favori

A Caserta con Cosentino camorra e politica a braccetto. Voti contro favori La procura di Napoli conclude le indagini preliminari sull’ex sottosegretario accusato di concorso esterno in associazione camorristica per favorire lo scambio di voti. Orlando, Fiano e Picierno: lasci la guida del PDL campano Nicola Cosentino ha venti giorni di tempo per presentare le memorie con cui difendersi dall’accusa di concorso esterno in associazione camorristica per rapporti che avrebbe intrattenuto con il clan dei casalesi. Al parlamentare del Pdl è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari in cui i pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci gli contestano di aver intrecciato rapporti ”nella prospettiva dello scambio voti contro favori. Secondo i magistrati, Cosentino avrebbe ricevuto sostegno elettorale a partire dalle elezioni provinciali a Caserta nel 1980 passando per quele regionali del 1995 fino a quelle nazionali alla Camera dei Deputati nel 1996, nel 2001, nel 2006 e nel 2008. In cambio, e’ la tesi dei pm, avrebbe garantito ”il permanere dei rapporti tra imprenditoria mafiosa, pubbliche amministrazioni ed enti a partecipazione pubblica” oltre …

"Il buon alleato è un incapace", di Lucio Caracciolo

Berlusconi può essere insieme “incapace, vanitoso e inefficace” e il “migliore amico degli Stati Uniti”? I messaggi riservati dell´ambasciata Usa a Roma sono coerenti con la esibita santificazione del nostro presidente del Consiglio da parte di Hillary Clinton, ieri ad Astana? Paradossalmente sì. Anzitutto sotto il profilo formale. I cablogrammi di Palazzo Margherita sono riservati, come tali sinceri. Le dichiarazioni del segretario di Stato sono per i media, come tali difficilmente sincere. Se esprimono un´autorevolezza assai superiore a quella dell´ormai celebre signora Dibble – autrice materiale del non lusinghiero ritratto di Berlusconi – non necessariamente debbono riflettere il pensiero della Clinton. Malgrado Assange – anzi oggi più che mai – un certo grado di doppiezza fra linguaggio pubblico e privato resta costitutivo della diplomazia e della politica. Sotto ogni latitudine. Non ci meraviglieremmo perciò se fra qualche tempo scoprissimo che mentre la signora Clinton lodava il capo del nostro governo, nei suoi stessi uffici circolavano giudizi meno estasiati su Berlusconi e sulla sua politica estera. Ma anche nella sostanza, Dibble e Clinton non sono incompatibili. …

Governo, l'Udc annuncia la sfiducia Camera chiusa fino al 14

«Se il 14 dicembre non avremo una forte e consistente fiducia e ci sarà impedito di continuare a governare» saranno usate tutta una serie di nuove tecnologie «nella prossima campagna elettorale». Lo scrive nel sito ”Forza Silvio” il presidente del consiglio Berlusconi mettendo in chiaro così l’intenzione di chiedere il voto nel caso in cui la fiducia non ottenesse numeri consistenti. Nel messaggio inviato al suo network online il presidente del Consiglio cerca di mostrare fiducia, forte della convinzione di essere ”il governo del fare”. «Lo abbiamo dimostrato – precisa il premier – anche in queste ultime difficili settimane, lavorando per portare a compimento i cinque punti di programma sui quali abbiamo avuto la fiducia alla fine di settembre, conseguendo importanti successi in politica estera, intervenendo, tra mille difficoltà, per risolvere la nuova emergenza rifiuti di Napoli, approvando alla Camera la riforma dell’università». «Lasciamo agli altri – aggiunge Berlusconi – le manovre e gli agguati di palazzo. Lasciamo agli altri le chiacchiere e le polemiche inutili. Noi continuiamo a lavorare e a cercare di comunicare …