"La camera salva Bondi, Pompei no", di Simone Verde
Rinviata la sfiducia: a metà dicembre il ministro-poeta sarà ancora ministro? Quarto, forse quinto crollo a Pompei. Questa volta, due muri nella via Stabiana, mentre sulle rovine del sito archeologico si fanno affari: un contratto italo-bulgaro per il film I tesori di Pompei di Michelle Bonev, attrice tanto cara a Silvio Berlusconi, già generosamente sovvenzionata per un milione di euro da RaiCinema (ieri la Corte dei conti ha aperto un fascicolo sulla passerella veneziana della Bonev sponsorizzata dal ministro). Invece di rassegnare le dimissioni, il ministro Sandro Bondi invita a non drammatizzare. Per ora gli è stata risparmiata la mozione di sfiducia, dopo la decisione della conferenza dei capigruppo di chiudere Montecitorio fino al voto del 14 dicembre. Dopo, chissà se Bondi sarà ancora ministro. Il bilancio di due anni di lavoro al ministero resta megativo, ma sbaglia chi lo accusa di non avere a cuore il conto economico. I tagli parlano chiaro: 1 miliardo in tre anni, quasi il 20% del totale, che hanno investito soprattutto la tutela dei beni artistici, ridotta di 157 …
