"Finmeccanica, il silenzio di Tremonti", di Raffaella Cascioli
Si stringe il cerchio delle indagini sulla società di Guarguaglini e il premier attacca l’inchiesta Siamo il paese di Romolo e Remo, del Conte Ugolino, di chi ha rubato il futuro dei propri figli creando il terzo debito pubblico più grande del mondo, di chi ogni giorno nega un presente ai propri giovani. Siamo un paese autolesionista. Detto questo, è impensabile che un presidente del consiglio, seppure da giorni sotto pressione per lo sgretolamento della maggioranza di governo, intervenga di peso su un’indagine in corso invocando un attacco all’Italia. Il tutto, per giunta, a mercati aperti. Mercati che fortunatamente lo hanno ignorato. Nel giorno in cui la procura di Roma ha disposto perquisizioni nelle sedi dell’Enav e di alcune società legate a Finmeccanica nell’ambito dell’indagine su presunti fatti di corruzione e frode fiscale, il premier perde la testa e a mercati aperti si lascia andare a dichiarazioni quantomeno inquietanti. A proposito dell’indagine che ha visto indagati i vertici dell’Enav e la responsabile della Selex sistemi integrati, Marina Grossi (moglie del presidente di Finmeccanica Guarguaglini), Berlusconi …
