"Il “tetto” bipartisan di studenti e professori", di Giulio Peruzzi*
La protesta contro la riforma Gelmini coinvolge docenti e giovani di ogni colore politico ma con lo stesso obiettivo: salvare l’università e la ricerca. Il mondo dell’Università in questi giorni intensifica le proteste contro il cosiddetto ddl Gelmini. A protestare, levando alto il loro disagio, ci sono studenti, docenti universitari (ricercatori, associati, ordinari), rettori, presidi di facoltà, direttori di dipartimento. Migliaia di persone assolutamente non ascrivibili a una definita parte politica. Sono di destra e sinistra, ma non hanno tanto a cuore la loro appartenenza politica. Hanno a cuore l’alta formazione e la ricerca. Hanno a cuore il futuro di questo Paese, avviato a un masochistico declino, la cui rappresentazione metaforica è l’emergenza rifiuti, i crolli del suo patrimonio artistico, la menzogna eretta a sistema, la travolgente parabola dell’illecito che diventa lecito, il successo mediatico che diventa tout court merito. Le forze politiche, che alla Camera stanno approvando il ddl Gelmini di riforma “epocale” (sic!) dell’Università pubblica, vanno avanti senza nessun interesse per quello che questo significa. Se i “futuristi” di fini approveranno la riforma …
