"La simil-maggioranza del Pdl con tre linee", di Francesco Lo Sardo
Si avvicina il voto di fiducia per Berlusconi ma i suoi non si ricompattano, anzi Apparentemente, a parte la caccia al voto senza risultati esaltanti per il Cavaliere, la fase è di stallo. La maggioranza non c’è – ieri è andata sotto due volte grazie a un asse Fli-Pd-Idv e Udc che ha assegnato al partito di Casini e non al Pdl un seggio supplementare all’europarlamento – però non tutto, da quelle parti, è immobile. La Lega ripete: «Con una maggioranza risicata meglio andare al voto». Ma nel Pdl dilaniato anche dalla questione morale, dalla denuncia della Carfagna contro «l’affarismo », man mano che s’avvicina la fiducia del 14 dicembre, è palpabile l’emergere di tre linee contrastanti che cercano di condizionare le scelte del Cavaliere: quelle già fatte d’intesa con Bossi, quelle da farsi fino al 14 e quelle da fare dopo, a seconda del risultato. C’è una linea dei “neutralisti” – ancora tendenzialmente maggioritaria nel Pdl – che spera in un voto di fiducia per tirare avanti tout court col solito assetto Pdl-Lega: se …
