"L'Italia del sottosuolo", di Barbara Spinelli
Sono settimane ormai che l´annuncio è nell´aria: il governo Berlusconi sta finendo, anzi è già finito. Il suo regno, la sua epoca, sono morti. È sempre lì sul palcoscenico, come nelle opere liriche dove le regine ci mettono un sacco di tempo a fare quel che cantano, ma il sipario dovrà pur cadere. Anche i giornali stranieri assistono al funerale, nei modi con cui da sempre osservano l´Italia: il feeling, scrive l´Economist, la sensazione, è che la commedia sia finita. Burlesquoni è un brutto scherzo di ieri. In realtà c´è poco da ridere, e il ventennio che abbiamo alle spalle è infinitamente più serio. Non siamo all´epilogo dei Pagliacci, e non basta un feeling per spodestare chi è sul trono non grazie a sentimenti ma a una macchina di guerra ben oleata. Per uscire dalla storia lunga che abbiamo vissuto – non 16 anni, ma un quarto di secolo che ha visto poteri nati antipolitici assumere poi il comando – bisogna, di questo potere, averne capito la forza, la stoffa, gli ingredienti. Non è un …
