Anno: 2011

"Governo battuto due volte Camera", da repubblica.it

Approvata mozione Idv, bocciata una Pdl I sì sono stati 275, i no 272. L’esecutivo aveva dato parere contrario. Il testo chiede al governo di rinnovare il parco autobus e quindi di consentire allo stabilimento Fiat di continuare a produrre . Governo battuto due volte in poco più di un’ora alla Camera. La prima su una mozione dell’Idv sul caso Irisbus, approvata con 275 sì, 272 no e il parere contrario del’esecutivo. La seconda volta su una mozione del Pdl, in materia di incidenti stradali, respinta con un voto di scarto. Partiamo dal caso Irisbus. La mozione riguardava lo stabilimento di Flumeri in Irpinia, che appartiene alla Fiat ed è a rischio chiusura 1. Sul risultato hanno pesato le assenze del Pdl, con 22 deputati che non erano presenti alla votazione e 13 che erano in missione. Non erano in Aula, tra gli altri, il segretario Angelino Alfano, Denis Verdini e Claudio Scajola. Mancavano anche Paolo Guzzanti e Francesco Pionati. La mozione dell’italia dei valori chiede al governo di attivare ogni iniziativa per il rilancio …

"Ufo, corsi conflitti d'interesse… Quanti pensieri per la Gelmini", di Franco Labella

Corso di recupero Che la storia costituzionale italiana non sia conosciuta dagli studenti ci può, purtroppo, stare. Se la giovane scrittrice di favole ne elimina lo studio poi il risultato è questo. Che uno colloca l’Aventino nel 1929 anziché nel 1924. Se poi, oltre alla storia, si elimina pure lo studio del Diritto costituzionale può pure accadere di sentire uno che dice, in aula, che i cittadini votano in Italia il Presidente del Consiglio. In genere il rimedio, in questi casi, dopo l’inevitabile voto di insufficienza, è un bel corso di recupero. Magari assistito dall’uso delle nuove tecnologie, così i ragazzi le cose le imparano persino con interesse, piacere e partecipazione. Ma se l’alunno in questione si chiama Silvio Berlusconi e l’aula è un’aula parlamentare durante e dopo il dibattito legato all’ultimo voto di fiducia dopo la bocciatura del Rendiconto generale cosa puoi pensare? Semplicemente che le scuole frequentate dal medesimo erano di quelle dove quelle materie non si studiavano e dove non c’erano manco i corsi di recupero. Insomma la buona, sana , vecchia …

Bersani. "Berlusconi non ce la farà l'esecutivo-ponte è difficile ma si può votare a dicembre", di Goffredo De Marchis

Possiamo andare a votare a dicembre? «Perché no» è la risposta secca di Pier Luigi Bersani. Con un gruppo di deputati democratici, in un corridoio laterale della Camera, il segretario fa un’analisi impietosa della situazione. Prevede lo show down a brevissimo, «la letterina di Berlusconi può far guadagnare 2-3 giorni». E poi? «Se anche l’Europa dovesse accettare questo accordo minimo, ci penseranno i mercati a darci una bastonata. Ormai i nostri titoli di Stato li comprano solo le banche italiane e la Bce. Che succede se la Banca centrale smette di acquistarli? Come fa a ingoiare un’intesa sul nulla?». Pensa già al dopo, Bersani. «Il governo di transizione sul modello Ciampi sarebbe l’ideale, è un’ipotesi che si rafforza in questo momento. Ma da sempre temo che Berlusconi abbia pronto il lanciafiamme e sia pronto ad usarlo contro il Paese. Quindi è una soluzione non facile. Può nascere un governo Letta. Sarebbe un passo avanti ma dovrebbe fare le riforme. E noi rimarremmo all’opposizione». La terza via è il voto anticipato. Non a marzo, è troppo …

"Pompei, cedono altri due muri. Uno era stato appena ristrutturato", di Luca Del Fra

L’ultimo crollo di Pompei, avvenuto ieri, ha interessato due muretti di recente fabbricazione: uno delimitava la necropoli esterna a porta Ercolano, in via dei Sepolcri, l’altro era un muro di contenimento. Cosa vedrà il commissario Unione Europea Johannes Hahn oggi nella sua visita a Pompei finalizzata a sbloccare il finanziamento di 105 milioni di euro per il sito archeologico? Potrà osservare come oltre ai crolli che si susseguono da quasi due anni di Domus,terrapieni, Scholae e antiche mura, ora vengano giù perfino le costruzioni moderne. L’ultimo crollo di Pompei, avvenuto ieri, ha interessato infatti due muretti di recente fabbricazione: uno delimitava la necropoli esterna a porta Ercolano, in via dei Sepolcri, l’altro era un muro di contenimento. Come nel caso del muro sgretolatosi venerdì, la causa sarebbero le recenti piogge, ma decisiva è l’annosa incuria del sito. La soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro certifica non esserci stato «alcun coinvolgimento di strutture di interesse archeologico» ma, bontà sua, in una situazione così tragica qui non si teme di cadere nel ridicolo, visto che «manufatti di recente fabbricazione» …

"Una truffa da 17 milioni. Firenze, Verdini indagato", di Marco Gasperetti

L’accusa: ottenuti finanziamenti illeciti per l’editoria. C’era una cooperativa che in realtà non era una cooperativa. E che aveva acquistato il 51% di una società editoriale. Un modo ingegnoso, ma illegale secondo i magistrati, per truffare lo Stato e intascare ogni anno finanziamenti pubblici: tanti soldi, più di un milione di euro l’anno, oltre 17 milioni dal 1998 a oggi. Un «tesoretto» che sarebbe finito nelle casse della società proprietaria del Giornale della Toscana, (dorso locale del Giornale) e del settimanale Metropoli. A dirigere le operazioni, secondo la Procura di Firenze, c’era Denis Verdini, 60 anni, coordinatore nazionale del Pdl, massimo azionista del quotidiano e proprietario del Credito cooperativo fiorentino, banca finita anch’essa nella bufera giudiziaria. Verdini, già nel mirino dei magistrati toscani per le inchieste sulla P3, sul Credito cooperativo e sui grandi appalti del G8, stavolta è indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato insieme ad altre diciotto persone tra le quali la figlia Chiara Diletta e la nipote Erika Bertini. Tra gli inquisiti il nome di un altro politico: il parlamentare …

"Mettere il Paese davanti a tutto", di Ferruccio De Bortoli

Prima il Paese. L’Italia non è la Grecia. È la settima economia al mondo, la seconda industria manifatturiera d’Europa. Ha più patrimonio che debiti. È ricca il doppio della Spagna. È perfettamente solvibile. Fine. Non merita ironie e sarcasmi. Ma il rispetto deve conquistarselo. E poi pretenderlo. Le misure che l’Europa ci chiede sono sempre state necessarie. Ora lo sono anche per gli altri, per la salvezza dell’euro. Le avessimo adottate per tempo, non correremmo il rischio di confezionarle in fretta e male. Da commissariati. Qualcuno dice: no al diktat di Bruxelles. Bene, ma non scordiamoci che: siamo un Paese fondatore dell’Unione europea; che chiediamo ogni anno 200 miliardi in prestito; che viviamo di export e moriremmo di autarchia (è già accaduto). Il resto sono chiacchiere in libertà e perniciose illusioni. Sarà anche ingiusto, ma oggi siamo percepiti come il lato debole dell’Europa. Perché non siamo più credibili. Abbiamo annunciato per mesi provvedimenti poi smentiti o non attuati. Varato sì una manovra da 59,8 miliardi, di cui 20 però incerti, ma per la crescita, che …

Biennale. Ghizzoni, Galan adesso scelga il presidente in base a competenze

“Le parole arroganti pronunciate dal ministro Galan rispetto alla bocciatura della nomina di Giulio Malgara a presidente della Biennale di Venezia sono assolutamente ingiustificate. L’esito del voto suggerirebbe cautela tanto nelle dichiarazioni quanto negli atti da assumere. Evidentemente in ministro non si è posto l’obiettivo di scegliere il candidato migliore in base alle competenze per ricoprire un ruolo così prestigioso, bensì quello di gratificare personalmente la fedeltà di un amico”. Lo dice Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera. ****** Biennale. Pd, Galan riveda la scelta di nominare Malgara “Il ministro Galan ha poco da essere soddisfatto dopo la bocciatura, da parte della commissione Cultura, della nomina di Giulio Malgara a presidente della Biennale di Venezia. Questo voto dimostra che sarebbe opportuno coinvolgere anche le istituzioni locali e nazionali prima di calare dall’alto le nomine. Il presidente della Biennale, manifestazione di prestigio internazionale, non può essere trattato alla stregua di un qualsiasi direttore marketing, figura che può essere individuata all’interno del Cda; e questo al di là della persona di Malgara. Galan adesso …