Anno: 2011

Bersani: governo a fine corsa «Ora l’alleanza con gli italiani», di Simone Collini

«Non possono fare con un provvedimento ciò che non hanno fatto in tre anni». Pier Luigi Bersani osserva a distanza i movimenti del governo sul decreto sviluppo, il va e vieni di ministri a Palazzo Grazioli, le uscite di chi preventiva un pacchetto di misure a costo zero e di chi sostiene che una simile ipotesi sarebbe impraticabile. E la conclusione del leader del Pd non è sotto il segno dell’inedito: «Devono farsi da parte ». Il richiamo dell’Unione europea ad approvare in tempi rapidi riforme strutturali per la crescita costituisce per Bersani un ultimo avvertimento che esporrebbe il nostro Paese a gravi rischi, se disatteso. Ma ormai, dice il vicesegretario del Pd Enrico Letta, è evidente che questo governo «invece di essere costruttore di soluzioni è diventato il problema di questo Paese». E determinate uscite di personalità di primo piano del centrodestra spingono il Pd a stringere i tempi per quella che Bersani definisce l’«alleanza con gli italiani». Un’alleanza che il leader dei Democratici vorrebbe già visibile in piazza San Giovanni, il 5 novembre, …

"Gli indignati e la sinistra", di Alessio Postiglione

La protesta degli indiñados impone a tutti i riformisti di interrogarsi sulla propria identità. Riemergono temi propri della tradizione socialista, come la critica alla “dittatura delle banche”, e nuove progettualità che disegnano la sinistra che verrà: beni comuni e nuovi diritti di cittadinanza, in primis. Questa tensione identitaria, d’altronde, era stata già vissuta dal Pd quando la famosa lettera agostana di Draghi e Trichet che “commissariava” il governo Berlusconi fu resa pubblica. I democrat si dividevano fra chi riteneva le ricette della Bce praticabili e chi le liquidava come pericolosi tecnicismi che attentavano al principio di solidarietà. Il tema, in pratica, era ed è quanto la sinistra possa essere liberale, per rimanere fedele a se stessa, prima di degradare in quel liberismo che vira a destra. La lettera degli indiñados consegnata a Bankitalia indica che l’eclissi della sovranità degli Stati nazionali e la fine del primato della politica sono dei temi molto sentiti. Questi movimenti, evidentemente, non rappresentano l’antipolitica. Essi rivendicano, invece, più politica, ma oltre i luoghi tradizionali della rappresentanza, cioè i partiti. Se …

L’Europa boccia Berlusconi «Ora servono nuove misure», di Laura Matteucci

È «urgente e importante» una «tempistica concreta» sull’adozione delle misure per la crescita, con obiettivi e scadenze «dettagliati». La lettera della Bce non è bastata, l’Italia era e resta un sorvegliato speciale. Nel giorno in cui il Consiglio dei ministri avrebbe dovuto quantomeno discutere il decreto Sviluppo, e invece non s’è nemmeno riunito (ma del resto il decreto «non è urgente», come è riuscito a dire Berlusconi), l’Europa torna a incalzare l’Italia e a sconfessarne il presidente del Consiglio. Con il richiamo del commissario agli Affari economici Olli Rehn, la Ue «prende atto dello slittamento del decreto», rinvio che evidentemente vede con preoccupazione, e chiede al governo chiarezza sulla politica di bilancio e forti misure per lo sviluppo «con la massima urgenza». Perchè l’Italia ha bisogno di «riforme strutturali oltre al consolidamento di bilancio, per liberare il potenziale di crescita e per la creazione di posti di lavoro »: la mancanza di crescita «è il suo tallone d’Achille». Tutta l’Europa è in pressing su Roma: soprattutto Germania, Francia e Olanda attendono indicazioni precise in occasione …

"Prova nazionale INVALSI agli esami di terza media", di A.T. da La Tecnica della Scuola

Il Miur, con apposita nota del 20 ottobre, ha trasmesso la direttiva n. 87 del 3/10/2011 che stabilisce, per l’a.s. 2011/2012, i criteri per la predisposizione da parte dell’Invalsi dei testi della prova scritta a carattere nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Nell’ambito dell’esame di scuola media, la prova scritta a carattere nazionale, che nella sessione ordinaria è fissata, con riferimento all’anno scolastico in corso, per il 18 giugno 2012, “è volta a verificare le conoscenze e le abilità acquisite dagli studenti in italiano e matematica, avendo riguardo agli obiettivi generali e specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni per il curricolo al termine del primo ciclo di istruzione”. Nella direttiva ministeriale si precisa che, a parte la valutazione in sede di esame, “la prova consente all’Invalsi di effettuare la periodica rilevazione nazionale dei livelli degli apprendimenti di base degli studenti al terzo anno della scuola secondaria di I grado”. L’Invalsi, al fine di agevolare le scuole nella predisposizione delle necessarie misure organizzative e di fornire agli studenti e alle loro …

"Anche l’esercito dice basta a Berlusconi", di Gianni Del Vecchio

Non basta il caos politico, contro il governo anche le organizzazioni di rappresentanza dei militari. Quella appena finita è forse la settimana più brutta per il governo e la maggioranza che lo sostiene. Almeno da un punto di vista elettorale. Il bacino di voti che negli ultimi anni ha premiato Pdl e Lega si sta pian piano prosciugando. Lunedì a Todi il mondo cattolico si è riunito per discutere del post Berlusconi; martedì Confindustria e gli imprenditori hanno ribadito che per il premier il tempo è scaduto; sempre martedì i poliziotti sono scesi in piazza per protestare contro i ripetuti tagli di Tremonti. Giovedì e venerdì infine sono state le giornate di militari e carabinieri: hanno detto basta a questo esecutivo e soprattutto all’ipocrisia dei suoi componenti. Fa impressione il duro attacco venuto dal Cocer interforze, un organismo che rappresenta gli interessi e le esigenze dei militari dell’esercito, della marina e dell’aeronautica (una sorta di sindacato delle forze armate). Nel comunicato si spera addirittura nel crollo dell’esecutivo: «Giudichiamo fallimentare la gestione del sistema di difesa …

"Islamismo e petrolio", di Lucio Caracciolo

L´esecuzione di Gheddafi sarà forse l´inizio della fine della rivoluzione libica. Forse. Di certo è una tappa importante della controrivoluzione geopolitica pilotata dalle petromonarchie del Golfo e dagli islamisti. Ossia dagli esclusi della prima ondata insurrezionale che dal 17 dicembre 2010 ha scosso il Nordafrica, a partire dalla Tunisia e dall´Egitto. Sisma percepito con terrore dall´Arabia Saudita e dai suoi satelliti nel Golfo. Regimi assolutisti che sposano il pubblico purismo islamico (di rado praticato in privato) al vincolo strategico con l´America, fondato sullo scambio fra energia araba e asset militari a stelle e strisce rivolti contro l´arcinemico comune: l´Iran. Dopo il panico, la prima profilassi sotto specie di pioggia di dollari: quasi duecento miliardi elargiti pronta cassa dal re saudita ai suoi grati sudditi, varie decine dagli emiri del Golfo. Ma due eventi chiave marcano quasi contemporaneamente l´avvio della controrivoluzione: l´invasione saudita del Bahrein e la guerra per rovesciare Gheddafi, erratico nemico di Riyad e di quasi tutti i regimi arabi, oltre che degli islamisti. Il 12 febbraio le truppe saudite entrano a bandiere spiegate …

"Questo mio Paese analfabeta", di Mila Spicola

Al World Editors Forum (http://www.worldnewspaperweek.org/event/18th-world-editors-forum ) ha fatto sensazione tra i partecipanti stranieri il tema dell’ analfabetismo funzionale italiano, in quel caso collegato alla scarsa circolazione dei giornali. Si tratta di un dato registrato nello Human Development Report,dell’Onu ( http://hdrstats.undp.org/en/indicators/109.html ) e segnala una situazione italiana particolarmente grave: in questo rapporto, del 2009, gli italiani che hanno problemi di analfabetismo funzionale arrivano al 47% della popolazione.Tradotto: sanno leggere ma non capiscono. Molti di voi, in genere coinvolti in sfiancanti “conversazioni” sui social forum assentite: quante volte vi è capitato di costatare che i commenti a una vostra riflessione tutto facevano tranne che riferirsi a quella? Quanto piuttosto a frasi o opinioni “civetta”, trite e maciullate nella pubblica opinione. E’ sempre più difficile imbattersi nell’autonomia di giudizio e la causa ha un nome: l’ analfabetismo funzionale. Un punto di partenza per questo tema è la definizione offerta dall’Ocse ( il consorzio di associazioni internazionali che si occupa tra l’altro di valutare i livelli cognitivi nelle varie età dei singoli paesi in funzione della necessità di “avere …