Anno: 2011

"Pochi figli, è in gioco il futuro", di Roberto Monteforte

Lo chiama il «suicidio demografico» il cardinale Angelo Bagnasco. Per il presidente del Progetto Culturale, cardinale Camillo Ruini si tratta di un «circolo vizioso involutivo da cui il Paese non sembra ancora in grado di uscire». È l’Italia che invecchia inesorabilmente. Non solo perché aumenta l’aspettativa di vita, ma proprio perché con quel tasso dell’1,4 di natalità siamo con il Giappone, fanalino di coda dei paesi industrializzati. Non si fanno figli e così non vi è un gran futuro all’orizzonte. Siamo una società vecchia, che senza ricambi vitali si fa sempre più povera. Non solo in senso economico, ma anche progettuale e culturale. Quando «si interrompe la catena generativa e si blocca il circuito della testimonianza tra le generazioni» si ha di fronte una società più povera e isterilita» osserva il presidente della Cei. La Chiesa, alla domanda sul perché del calo delle nascite, risponde mettendo sotto accusa il modello «più consumo e meno figli». Non è così che si affronta l’emergenza economica. Non è certo colpa di chi vive la precarietà del quotidiano. Occorre …

"Un'indagine parlamentare", di Teresa Bellanova

Maria Cinquepalmi, di 14 anni, uscita un’ora prima da scuola e vittima, dunque, di una sciagurata fatalità, e Matilde Doronzo, 32 anni, Giovanna Sardaro, 30 anni, Antonella Zaza, 36 anni, Tina Ceci, 37 anni, donne morte per meno di 4 euro all’ora, vittime della spirale al ribasso della competizione globale. Pronunciamoli a voce alta i loro nomi perché non li troveremo mai nelle rivendicazioni di chi esce da Confindustria per protesta o nelle lettere della Bce, sono i nomi di quelle persone che non si potranno mai permettere di acquistare pagine di giornali per urlare il proprio «sdegno». Ma sono nomi di quelle persone per le quali l’intera collettività, politica e sociale, dovrebbe reagire con rigore pretendendo che tali sciagure non si ripetano. Mai più. Sono i nomi di lavoratrici che, così come tutte le 12 dipendenti di quel laboratorio e milioni ancora di altre operaie in Bangladesh, Thailandia, India, Cina, Nord Africa, Centro America e ancora altri miliardi di lavoratrici e lavoratori in tutto il mondo, sono costrette ogni giorno letteralmente ad ammazzarsi di …

"Barletta si veste a lutto Fiori bianchi e rosa per le vittime del crollo", di Mariagrazia Gerina

«Le donne reggono il mondo», aveva scritto (su facebook), pochi giorni prima di morire, Antonella. E invece a loro quel mondo pieno di crepe, fatto di magliette da cucire per quattro euro l’ora in uno scantinato, è crollato addosso dischianto. E tra le macerie, ora, si alternano la pietà e la rabbia. Un bigliettino, dei fiori. Le lacrime e l’ultima parola scritta a penna: «Addio». Addio ad Antonella: Antonella Zaza, 36 anni e una figlia già diciottenne. Addio a Giovanna Sardaro, trent’anni, che nella foto sua più recente stringe al petto una bambina di quattro anni, sua figlia. Addio a Matilde Doronzo, 32 anni, timida e triste in quello scantinato. Addio a Tina Ceci, 37 anni, la più “anziana” del gruppo. E addio anche a Maria Cinquepalmi, 14 anni, figlia del “principale”, Salvio, che su quel mondo si era appena affacciata. Chi piange una madre, chi la figlia, chi la compagna. Operaie, precarie, tessitrici. Donne che lavoravano in nero. Perché c’era la famiglia da mandare avanti. Perché non c’era altro, se non quello per campare. …

"Il Paese che spreca giovani e donne", di Stefano Lepri

L’ Italia scoraggia le intelligenze, perché ha meno laureati degli altri Paesi avanzati, continua a produrne di meno, e non riesce nemmeno a dare un lavoro adeguato a tutti quanti, tanto che spesso i più brillanti vanno all’estero. L’Italia spreca energie di donne, perché troppe non lavorano rispetto agli altri Paesi avanzati; spreca le energie di molti giovani, costretti a lunghi anni di precariato con paghe magre e scarse prospettive di carriera . L’Italia sottoutilizza gli immigrati mentre ne sfrutta il lavoro, perché è incapace di offrirgli una prospettiva credibile di inserimento; sottoutilizza gli italiani del Sud, dove la malavita scoraggia l’impresa legale e protegge il lavoro nero. Così, guardando alle persone, si può riassumere la malattia di un Paese la cui economia non cresce perché non aumenta la produttività. In concreto vuol dire che continuiamo a perdere tempo prezioso per fare cose molto semplici, che non ci impegniamo di più nel lavoro perché non ne vediamo il vantaggio; che l’azienda non si rinnova perché tanto fa profitti lo stesso avendo pochi concorrenti o perché …

"Siate affamati. Siate folli", di Steve Jobs

Steve Jobs ai neolaureati di Stanford, 14 giugno 2005. “Il vostro dovere è non accontentarvi e pensare l’impossibile”. Sono onorato di essere con voi oggi, per la vostra laurea in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Ad essere sincero, questo è la cosa più vicina ad una laurea, per me. Oggi voglio raccontarvi tre storie che mi appartengono. Tutto qui. Niente di particolare. Solo tre storie. La prima storia parla di unire i puntini. Ho smesso di frequentare il Reed College dopo i primi 6 mesi, ma gli sono rimasto attorno per altri 18 mesi prima di lasciarlo definitivamente. Perchè lo feci? Tutto cominciò prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane studente universitaria nubile e decise di darmi in adozione. Sentiva nel suo cuore che io dovessi essere adottato da un laureato, così venne preparata la mia adozione, alla nascita, per un avvocato e sua moglie. Solo quando vidi la luce questi decisero all’ultimo momento di desiderare una bambina. Quindi i miei genitori, che erano in lista …

Sergio Mattarella nuovo giudice costituzionale

Al quarto scrutinio, il Parlamento in seduta comune con 572 voti ha eletto Sergio Mattarella nuovo giudice della Corte Costituzionale. Un’elezione sofferta e raggiunta solo al fotofinish per un solo voto di scarto con quorum ai 3 quinti dei componenti dell’Assemblea. Mattarella succede al giudice Ugo De Siervo che lo scorso 29 aprile aveva completato il suo mandato. Dopo diverse votazioni senza esito positivo, lo scorso 9 settembre il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano aveva scritto ai presidenti di Camera e Senato invitandoli a trovare “soluzioni concordate per l’elezione dei membri della Consulta e del Csm” con i gruppo parlamentari. Sergio Mattarella, professore universitario di Diritto parlamentare è stato più volte ministro. Figlio dell’ex ministro Dc Bernardo Mattarella e fratello di Piersanti, il presidente della Regione Siciliana assassinato davanti alla sua abitazione a Palermo il 6 gennaio 1980. Deputato dal 1983, è noto per il suo impegno contro la Mafia e per essere il padre della precedente legge elettorale (da cui il nome Mattarellum). È stato ministro per i Rapporti con il Parlamento nei governi …

"La rivolta contro il potere e le tentazioni populiste", di Carlo Galli

L´illusione tecnocratica, l´assalto ai governanti “tutti ladri e corrotti”: analisi di un fenomeno che da decenni attraversa la storia della Repubblica. L´indignazione non è contro un sistema da abbattere ma contro un ceto che ha deluso e che viene rifiutato con la stessa energia con cui lo si era amato. C´è già chi si prepara a sfruttare ancora una volta, dopo la prima nel 1994, la stanchezza dei cittadini per costruirci sopra una nuova carriera. Antipolitica è molte cose. È la disperazione di Adelchi morente: «non resta che far torto o patirlo. Una feroce forza il mondo possiede». La politica ha in sé, per sempre, lo stigma del peccato, della violenza che si replica nei secoli. Antipolitica è essere persuasi che la politica è l´Inferno in terra. Antipolitica è anche l´ostinazione di Antigone a uscire dall´implacabile logica amico/nemico che il re Creonte codifica nelle sue leggi: chi ha combattuto contro la città va messo al bando dall´umanità, anche da morto; va escluso dalla sepoltura. Ma un´uscita verso una comunità d´amore e non d´odio – quell´uscita …