Bindi e Franceschini dicono sì al referendum anti-Porcellum", di Mariantonietta Colimberti
Tutti contro il Porcellum, e questo si sapeva già; sempre più numerosi quelli “per” il Mattarellum, e questa è una notizia. Perché dalla riunione del coordinamento dem di domani (che si occuperà anche del caso Penati e della manovra), potrebbe emergere un orientamento diverso dalle conclusioni della direzione dello scorso 19 luglio, quando con soli tre voti contrari (di Arturo Parisi, Giulio Santagata e Sandra Zampa) era stato approvato un progetto di riforma della legge elettorale – sistema maggioritario con collegi uninominali a doppio turno, recupero proporzionale su base circoscrizionale e una piccola quota nazionale come diritto di tribuna – relegando in soffitta le proposte referendarie in campo, sia i quesiti proporzionalisti di Passigli sia quelli pro-Mattarellum di un fronte che già allora si prospettava ampio: da Castagnetti a Parisi, Bindi, Veltroni e molti altri. Perché dinanzi al pericolo che la battaglia parlamentare possa non arrivare mai o risultare fiaccata dalle insidie del palazzo, si va facendo sempre più strada la convinzione dell’utilità del referendum, sia come strumento di pressione, sia, in ultima istanza, per …
