Anno: 2011

"Docenti neoassunti, stop per 5 anni", di Antimo Di Geronimo

I docenti che sono stati assunti o che saranno assunti a tempo indeterminato con decorrenza dal 1°settembre prossimo non potranno cambiare provincia per 5 anni. Il divieto vale sia per le assunzioni tratte dalle graduatorie dell’anno scorso che per quelle effettuate scorrendo le nuove graduatorie. È questo uno dei chiarimenti più importanti contenuti in una nota emanata dal ministero dell’istruzione il 24 agosto scorso (6705). Il divieto quinquennale di mobilità discende dal comma 21, dell’articolo 9, del decreto legge 70/2001. Il dispositivo prevede in fatti che «i docenti destinatari di nomina a tempo indeterminato decorrente dall’anno scolastico 2011/2012 possono chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altra provincia, dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità». E dunque, secondo l’interpretazione di viale Trastevere, il divieto si applica anche ai docenti nominati con retrodatazione giuridica al 2010/11, sia dalle graduatorie dei concorsi che da quelle ad esaurimento. Ciò perché anche nei confronti di tale personale l’assunzione è effettuata nell’anno scolastico 2011/12, con effetti sul contingente programmato per gli anni 2011-2013. Tanto più che …

"La manovra delle bollicine", di Massimo Giannini

Una volta tanto il presidente del Consiglio è stato di parola. «Ho messo da parte le bottiglie per brindare all´accordo», ha detto durante il vertice di maggioranza ad Arcore. Dopo oltre sette ore l´intesa è arrivata. Ma dall´estenuante braccio di ferro di Villa San Martino è uscito esattamente quello che Berlusconi auspicava: una «manovra-champagne». All´apparenza, spumeggiante e piena di bollicine. Nella sostanza, sempre più inconsistente e piena di buchi. La partita politica dentro il centrodestra si chiude con un esito chiarissimo. Ora tutti alzano i calici, fingendo di aver portato a casa il risultato. La verità è ben diversa. L´unico vincitore è il Cavaliere, che ha messo in riga Tremonti e Bossi. «Non metto le mani nelle tasche degli italiani», aveva tuonato il premier. In nome di questo slogan da propaganda permanente, ha preteso e ottenuto la cancellazione del contributo di solidarietà sui redditi superiori ai 90 mila euro. Così, almeno in parte, ha evitato quel bagno di sangue perpetrato soprattutto ai danni del ceto medio, che avrebbe avuto un costo elettorale per lui insopportabile. …

"Il principio di solidarietà: dal volontariato un nuovo modello di cittadinanza", di Andrea Draghetti

Il volontariato non si sostituisce allo Stato, ma è il co-protagonista in un Paese chiamato a ripensare il suo modello di sviluppo e di coesione sociale – Dibattito sul volontariato alla Festa Nazionale di Pesaro Il 2011 è l’Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva, un tema importante ed una occasione sostanzialmente persa dal Governo Berlusconi ed in particolare dal Ministro Sacconi, troppo presi dai loro slogan (meno Stato, più società, aiuta chi aiuta, la retorica sul dono) per mettere al centro di questo anno il protagonismo e l’esperienza del mondo del volontariato. Il Partito Democratico, al contrario, ha pensato questo appuntamento come una opportunità, uno spazio di confronto con alcuni protagonisti rappresentativi del variegato mondo associativo nel quale milioni di italiani svolgono attività di volontariato e di alcune importanti realtà istituzionali, con i quali provare a ragionare su una dimensione di cittadinanza attiva e corresponsabile nell’ambito delle comunità locali e della situazione del nostro Paese. Non si tratta, quindi, di una mera sostituzione di uno Stato che si ritira, ma …

Una politica più efficiente può migliorare la Pubblica Amministrazione

Lotta alla corruzione e promozione dell’etica pubblica: le proposte del PD Nella sala dibattiti di Piazza del Popolo di Pesaro dove si sta svolgendo la Festa Democratica nazionale, si sono dati appuntamento Andrea Orlando Responsabile Giustizia del Pd nazionale, la Capogruppo Pd Commissione Giustizia alla Camera Donatella Ferrante, la senatrice Pd Fortunata Incostante, il Deputato Pd componente Commissione Giustizia Guido Melis, Andrea De Maria del Dipartimento Organizzazione del PD, responsabile nazionale delle nuove forme dell’organizzazione e della comunicazione politica, l’avvocato Emilio Ricci, moderati da Matteo Mauri giornalista del Messaggero. Un confronto sul tema: ” Lotta alla corruzione e promozione dell’etica pubblica: le proposte del PD.” Ad aprire il dibattito Andrea Orlando che ribadisce la necessità di un miglior funzionamento del sistema legislativo italiano anche per prevenire l’infiltrarsi di fenomeni corruttivi nella Pubblica Amministrazione. “Una PA afflitta da corruzione é una PA inefficiente che non premia il merito e quindi meno capace di svolgere una funzione di governo – sostiene il Responsabile Giustizia del Pd nazionale. Quando c’è corruzione c’è poca trasparenza amministrativa. Occorrono proposte puntuali …

Il referendum elettorale agita il partito Franceschini: "Dobbiamo appoggiarlo", di Annalisa Cuzzocrea

Il capogruppo pd porrà il tema al coordinamento di giovedì. Ma già oggi a Ferrara potrebbe parlarne con Bersani. Romano Prodi firmerà domani in piazza Maggiore a Bologna per il referendum che vuole abrogare la legge elettorale. E nel Pd, la tentazione si fa forte: appoggiare il comitato anti-porcellum significa lottare senza se e senza ma per liberarsi di una norma che ha reso il Parlamento più debole e i partiti più chiusi. I tempi sono stretti, servono 500mila firme entro il 25 settembre per portare il quesito al vaglio della Corte di Cassazione. Ieri il Professore ha ufficializzato sul suo sito la decisione anticipata da Repubblica: «Se l´adozione di una nuova legge risultasse oggi impraticabile, per abrogare il testo Calderoli ben venga un referendum che, ripristinando il Mattarellum, solleciti il Parlamento a sostituirlo». Il nodo è lì, nel ruolo delle Camere, cui aveva richiamato il segretario Bersani a inizio luglio per mettere fine alle divisioni interne al partito. Allora, Walter Veltroni aveva fatto un passo indietro nel suo appoggio ai nostalgici del mattarellum e …

"Manovra, accordo dopo il vertice. Salta il contributo di solidarietà", da www.repubblica.it

Ad Arcore l’atteso incontro Lega-Pdl per discutere i nodi del provvedimento anticrisi. Una legge costituzionale per sopprimere le province. Nessuna modifica all’Iva, riduzione dei vantaggi fiscali per le cooperative. Intervento sulle pensioni: esclusi gli anni di servizio militare e università nel conteggio dell’anzianità. Salvi i piccoli comuni. Nel pomeriggio l’attacco di Alemanno: “Manovra da azzerare”. Cancellazione del contributo di solidarietà, abolizione per via costituzionale di tutte le province, dimezzamento del numero dei parlamentari, 2 miliardi in meno di tagli agli enti locali e nuovi interventi sulle pensioni. Sono alcuni di punti dell’accordo raggiunto al termine del lunghissimo vertice Lega-Pdl che si è svolto oggi ad Arcore per discutere i nodi più controversi della manovra -bis 1. “Molto bene”, ha commentato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti in uscita dalla residenza del premier. Contrariamente a quanto ipotizzato, nessuna modifica verrà invece apportata all’Iva – ma l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto sarà prevista nella delega fiscale – mentre sarebbe stato raggiunto un accordo sulla riduzione dei vantaggi fiscali per le società cooperative. Pensioni, esclusi dal conteggio università e …

Mille Sindaci in piazza per un No al governo

A Milano manifestazione di protesta indetta dall’Anci, contro i tagli del governo agli enti locali. Zoggia: “I Sindaci difendono le esigenze dei cittadini”. Fassino “Accorpare servizi, ma non abolire i piccoli Comuni”. Pisapia: “Ritirare la parte della manovra bis che introduce tagli ai Comuni”. “In questo momento chi dà una mano affinché questo Paese rimanga forte e i cittadini non si sentano abbandonati in balia della crisi sono i Sindaci e non certo il governo”, ha dichiarato Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Partito Democratico, commentando la manifestazione di protesta indetta dall’Anci contro i tagli del governo agli Enti Locali. Sono stati un migliaio i Sindaci arrivati da tutte le parti d’Italia a Milano e che si sono riuniti nella piazza Duca d’Aosta che ospita il Pirellone per dire no alle misure previste dalla manovra bis. In un tripudio di fasce tricolore i rappresentanti di Comuni anche piccoli e piccolissimi, che rischiano di essere cancellati, hanno manifestato tutti insieme, contro il governo, a prescindere della loro appartenenza politica. “La protesta di oggi testimonia proprio questo …