"La sconfitta finale per gli stregati dalle dittature" di Bernard-Henri Levy
Quante se ne sono sentite! La guerra si era impantanata. Gli insorti erano disorganizzati, indisciplinati, buoni a nulla. Il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) era diviso, spaccato in fazioni rivali, dilaniato da faide tribali. D’altro canto, al momento opportuno le tribù fedeli a Gheddafi avrebbero opposto, nei loro bastioni della Tripolitania, una resistenza accanita, di lunga durata. E, quanto a Nicolas Sarkozy, si era imbarcato in un’avventura incerta, mal programmata e in cui i suoi stessi alleati politici cercavano solo di salvarlo. La verità è che, ancora una volta, abbiamo assistito alla contrapposizione tra due grandi partiti vecchi come la politica. Da un lato, l’eterna famiglia non tanto dei nemici dei popoli, o degli amici dei despoti, ma di chi è paralizzato dal Potere e stregato dalla Tirannia; l’eterna famiglia, sì, di coloro che non riescono a immaginare, e sottolineo immaginare, che l’ordine della dittatura sia transitorio, effimero come tutti gli ordini umani, se non di più. E, dall’altro, il grande partito di coloro ai quali questa strana passione, questa paralisi dell’anima inflitta dalla Gorgone …
